Il primo amore
Oggi ricorre l’anniversario della morte di John Steinbeck (1902 – 1968), premio Nobel per la letteratura. Sono suoi La Valle dell’Eden, Furore, e Uomini e Topi, ma è noto anche per il vasto epistolario attraverso il quale trasmette emozioni, punti di vista, insegnamenti preziosi.
Vorrei riportare la lettera scritta da Steinbeck al figlio adolescente che gli confessa di essersi innamorato, suppongo per la prima volta.
“Caro Thom, abbiamo ricevuto la tua lettera questa mattina. Ti risponderò dal mio punto di vista e di certo Elaine farà lo stesso.
Primo, se sei innamorato è una buona cosa, è la miglior cosa che ti possa capitare. Non lasciare che nessuno la sottovaluti o sminuisca in alcun modo.
Secondo, ci sono diversi tipi di amore. C’è una cosa egoistica, meschina, avida che usa l’amore per darsi importanza. Questo è il tipo di amore più brutto e debole. L’altro invece è una profusione di tutte le cose buone che hai dentro di te – di considerazione e rispetto- non solo il rispetto delle buone maniere, ma il rispetto più grande , che è il riconoscimento dell’altra persona nella sua unicità e valore.
Il primo tipo di amore può farti star male, renderti piccolo e debole ma il secondo può darti una forza, un coraggio, una bontà e perfino una saggezza che non credevi di possedere. Hai detto che non si tratta di una cottarella. Se provi sentimenti così profondi, certamente non è una cottarella. Ma non credo tu mi stessi chiedendo di dirti quello che provi. Lo sai meglio tu di chiunque altro.
Quello che mi hai chiesto è di aiutarti a capire cosa fare al riguardo. E questo posso dirtelo. Rallegratene e sii felice e grato. L’oggetto dell’amore è il migliore e il più bello. Cerca di esserne all’altezza. Se ami qualcuno non può fare alcun male dirlo, solo cerca di ricordare che certe persone sono timide e quindi nel dirlo dovrai tenere conto della loro timidezza. Le ragazze hanno un loro modo di sapere e sentire le cose che tu senti, ma solitamente apprezzano anche sentirselo dire. Se mai accadesse che quel che senti non sia ricambiato, per una ragione o per l’altra, ciò non renderà i tuoi sentimenti meno veri e belli. Per finire, so cosa provi perché lo provo anch’io e sono felice per te. Saremmo contenti di conoscere Susan. Sarà la benvenuta. Ma a questo ci penserà Elaine perché in queste cose è brava e ne sarà felicissima. Anche lei conosce l’amore e forse saprà aiutarti più di me. E non avere paura di perdere. Se così deve andare, così andrà. La cosa più importante è non avere fretta. Le cose belle non scappano via. Con amore, Pa
Questa lettera mi sembra un ottimo faro dal quale lasciarsi guidare quando, da genitori, ci si trova spiazzati di fronte a questo nuovo passaggio della vita che riguarda tutti i componenti della famiglia.
Lo si scopre per caso, o viene rivelato serenamente dal figlio o dalla figlia. In ogni caso è un piccolo (o grande) shock. Sono tutti un po’ turbati, ma in qualche genitore la faccenda assume contorni angoscianti.
“Soffrirà?”
“L’altro è una brava persona?”
“Non sarà troppo presto?“
Tutte le preoccupazioni nascondono la difficoltà ad accettare che il proprio figlio stia iniziando il suo passaggio alla vita adulta. Non è così, o comunque lo è in misura minore, per i genitori che hanno conservato la dimensione di coppia, di marito e moglie, di uomo e donna che hanno una vita sentimentale e sessuale piena e appagante, complementare al loro essere genitori. E se ci si trova ad essere un padre o una madre senza partner, è essenziale avere una vita che non si completi esclusivamente nell’essere genitore.
La difficoltà a trattare argomenti che riguardano l’affettività o la sessualità, talvolta è da imputare alla difficoltà che i genitori hanno in questo ambito, altre volte alla chiusura ermetica dei ragazzi di fronte ad un aspetto così privato della propria vita.
Ogni genitore ha diritto di trasmettere i valori che ritiene più giusti e saggi rispetto alla propria cultura di appartenenza e alle tradizioni familiari.
Ma non si può prescindere da alcuni aspetti universali, da tenere a mente in ogni relazione, a qualsiasi età: il rispetto per se stessi, il rispetto per l’altro, la gioia dell’attesa che alimenta il desiderio e dà vitalità, non cedere al pericolo di perdere di vista il proprio valore se l’amore non è corrisposto.
Sul come fare, ognuno se la vedrà da sé. Ciò che conta è avere chiaro l’obiettivo che si vuole ottenere.
Però, come sempre, gli scrittori lo dicono meglio.