Eiaculare precocemente. Ma per finta

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta

Che l'Eiaculazione Precoce (EP) sia uno dei disturbi maggiormente lamentati dai maschi di tutto il mondo è ormai informazione consolidata. La diagnosi di EP apparentemente sembra scontata: avviene prima che il soggetto lo desideri.

In realtà il quadro diagnostico non è proprio lineare:

1) numero di spinte (da 8 a 15 a seconda degli studi presi in esame)

2) IELT (Intravaginal Eiaculatory Latency Time, ovvero tempo di permanenza nel tratto vaginale prima che avvenga l'eiaculazione, da 1 a 7 minuti, a seconda degli studi)

3) auto-controllo (secondo alcuni autori si parla di EP quando un uomo non è in grado di controllare volontariamente la propria eiaculazione, anche se non è ancora del tutto chiaro "quanto" del meccanismo eiaculatorio sia controllabile versus automatico)

4) soddisfazione soggettiva (secondo Master e Johnson parliamo si EP quando l'uomo non è in grado di rendere soddisfacenti per sé e per il partner almeno il 50% dei rapporti).

Un'altra classificazione vede i diversi tipi di EP distinti in base all'esordio:

a) lifelong, ovvero un'EP presente fin dal primo rapporto sessuale, che potremmo definire cronica.

b) acquired, ovvero acquisita, EP che si manifesta improvvisamente dopo un periodo di apparente normalità eiaculatoria.

c) natural variable, ovvero EP che si presenta occasionalmente e normalmente.

 

A complicare il quadro arriva anche il finto eiaculatore precoce. Chi è costui?

E' il maschio con un'eiaculazione assolutamente normale, con IELT addirittura sopra la media, ma che si sente eiaculatore precoce. Questi soggetti hanno una percezione soggettiva alterata rispetto alla latenza eiaculatoria, al punto da sviluppare un corollario di risposte emotive negative del tutto sovrapponibile ai maschi con diagnosi di EP reale.

Tutto questo distress emotivo finisce per influenzare significativamente la performance, il desiderio sessuale e la qualità della relazione. Questi soggetti, preoccupati quanto i loro cugini precoci, posso infatti sperimentare la stessa sensazione rispetto all'incapacità di ritardare l'eiaculazione.

Questo nuovo quadro diagnostico ha un nome: premature-like ejaculatory dysfunction. Insomma, una finta eiaculazione precoce.

Ma perchè una persona dovrebbe sviluppare una tal sindrome?

Di certo oggi molti individui vivono la sessualità soprattutto in termini quantitativi (dimensioni, durata, frequenza, ecc.) quasi fosse un qualcosa di atletico. Probabile risulato dei preconcetti legati al mondo del porno.

Ecco perchè diversi uomini percepiscono se stessi in difetto, come nel caso della premature-like ejaculatory dysfunction. Tra i miei pazienti, questi sono i peggiori, in quanto ostinatamente propensi al melius abundare quam deficere. Difficile convincerli del contrario.

 

Data pubblicazione: 11 novembre 2013

1 commenti

#1
Foto profilo Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Caro Daniel,
la pornografia ha instillato nell'immaginario dei giovani due elementi terrificanti per la salute sessuale: "dimensione e durata".

La dimensione dei genitali e la durata del rapporto sono due variabili che facilitano la "dismorfofobia peniena" e la "falsa e.p" come giustamente fai notare tu.

La falsa e.p., correla spesso con un quadro di anorgasmia coitale delle partner, che obbliga spesso gli uomini, falsamente, a durare di più.

Allego un canale sull'e.p, approfittando della tua ospitalità, redatto a quattro mani con il Dr Piscatori ed una mia news.
Valeria

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/119-eiaculazione-precoce.html



https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3854-si-puo-prevenire-l-eiaculazione-precoce-quell-incontrollabile-fretta-del-piacere.html

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