Diagnosi di tumore e suicidio, aumenta il rischio fra i pazienti più giovani
Una diagnosi di tumore rappresenta una notizia dirompente nella vita di qualunque persona che si confronta immediatamente con l'idea della propria morte e la possibilità di non farcela, nonostante siano sempre di più i sopravvissuti e quindi gli ex pazienti oncologici che, grazie ai progressi della Medicina, riescono a vincere la malattia e a recuperare una buona qualità di vita.
Quando una scoperta di questo tipo riguarda personalmente è difficile (se non impossibile) mantenere la lucidità necessaria per non pensare subito all'esito peggiore, soprattutto se la maggior parte della vita è ancora da vivere o si ha la responsabilità di figli ancora piccoli, che si immaginano orfani e sopraffatti dalla sofferenza per la perdita di mamma o papà.
La reazione alla diagnosi dipende da tanti fattori: non solo la gravità della diagnosi e la presenza di disturbi psicologici, ma anche l'età e la condizione familiare sono fondamentali nel determinare quale rappresentazione del futuro sarà dominante nella mente del paziente e quale sarà il suo grado di disperazione.
Una ricerca condotta in Svezia ha dimostrato che il rischio di commettere o tentare il suicidio cresce notevolmente quando un giovane scopre di essere ammalato: analizzando i dati relativi alle condotte suicidarie dei malati oncologici e confrontandole a quelle della popolazione generale i ricercatori hanno stabilito che per chi riceve la diagnosi fra i 15 e i 30 anni di età il rischio di tentare di togliersi la vita o morire per suicidio cresce del 150% in particolare nel periodo immediatamente seguente la scoperta di essere ammalato e nell'anno successivo, restando superiore a quello della popolazione generale anche in seguito. Il rischio di morire riguarda in particolare i maschi, mentre le femmine commettono un maggior numero di tentativi di togliersi la vita non riusciti.
Ricerche simili sono state condotte anche in altri Paesi: i ricercatori in precedenza avevano stimato che negli USA la diagnosi di tumore è correlata al raddoppio del rischio di suicidio e che in Centro Italia il rischio aumenta soprattutto nei 6 mesi successivi alla diagnosi.
In tutti questi casi il rischio di suicidio rimane superiore a quello della popolazione generale anche diversi anni dopo la prima diagnosi.
I ricercatori concludono che, alla luce del rischio di suicidio evidenziato dal loro studio, è molto importante che i giovani che ricevono una diagnosi oncologica siano monitorati e sostenuti dal punto di vista psicologico per evitare che arrivino a compiere gesti estremi che conducono alla morte o ad un peggioramento ulteriore della vita del paziente, che si trova ad essere sia malato di cancro, sia sopravvissuto ad un tentato suicidio.
L'impatto dello stato psichico sul sistema immunitario è documentato da numerose ricerche e la depressione rappresenta sicuramente un fattore di rischio non secondario per la mortalità anche in campo oncologico, perchè ostacola la guarigione e la capacità del paziente di attingere alle proprie risorse psicologiche per far fronte alla malattia, "uccidendo" la speranza e la sua capacità di pensare che può farcela.
Il supporto psicologico è importante non solo come prevenzione del suicidio, ma anche come strumento utile a contrastare il deterioramento della qualità della vita e ad incrementare le probabilità di guarigione, che dipendono anche dallo stato d'animo del paziente, dalle sue aspettative, dai livelli di depressione e dalla motivazione più o meno consistente che lo spinge a voler ritornare alla propria vita: un obiettivo oggi sempre più raggiungibile.
Fonti:
- "Suicide and suicide attempt after a cancer diagnosis among young individuals", Annals of Oncology
- "Incidence of suicide in persons with cancer", Journal of Clinical Oncology
- "High suicide mortality soon after diagnosis among cancer patients in central Italy", British Journal of Cancer
- "Stress, depression, the immune system, and cancer", The Lancet Oncology
- "Screening for Emotional Distress in Cancer Patients: A Systematic Review of Assessment Instruments", Journal of the National Cancer Institute
- "A Randomized, Wait-List Controlled Clinical Trial: The Effect of a Mindfulness Meditation-Based Stress Reduction Program on Mood and Symptoms of Stress in Cancer Outpatients", Psychosomatic Medicine
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