L'ansia, la maratona e le mutande sporche
In questi giorni ho ricevuto moltissime mail di sportivi (e non) che mi chiedono un approfondimento più tecnico sull'argomento ansia nella corsa. Tutte richieste che fanno seguito ad un mio articolo, pubblicato in un altro mio blog, nel quale racconto la mia esperienza personale alle prese con la prima mezza maratona.
Le domande più frequenti sono state:
1) è normale provare ansia prima di una prestazione sportiva?
2) l'ansia può peggiorare/migliorare la prestazione sportiva?
Veniamo alle risposte.
Innanzitutto è normale provare ansia. Punto. L'ansia è un'emozione molto frequente, seppur spiacevole. Se l'ansia è un'emozione normale, perchè non dovremmo provarla prima di (oppure durante) una prestazione sportiva?
In generale possiamo affermare che l'ansia è legata al tipo di investimento (psicologico ma anche fisico) che abbiamo effettuato, in questo caso, per preparare la gara. Più l'investimento è stato intenso, maggiore sarà l'ansia che ci aspettiamo di provare soprattutto prima della competizione. Il perchè appare piuttosto ovvio: temiamo di buttar via tutte le fatiche, di annullare tutti i sacrifici fatti. Fatichiamo quotidianamente un po' per tutto, ma abbiamo sempre in mente un "traguardo" gratificante, che renda i nostri sforzi fruttuosi e significativi. Altrimenti perchè soffrire così tanto?
Penso alle ore passate a preparare la mezza maratona sotto il sole cocente di luglio, sull'asfalto bresciano in mezzo ai campi di mais, zero aria, oppure ai 15 giorni di sudate sul lungomare di Alghero, giù fino a Fertilia e ritorno. Stringevo i denti e pensavo alla soddisfazione che avrei provato tagliando il traguardo della Maratonina di Cremona. L'importante non era il tempo, ma finirla era indispensabile. Ecco perchè i giorni prima della manifestazione ero tesissimo.
Veniamo al secondo quesito. Dipende: l'ansia troppo intensa peggiora la performance, mentre livelli moderati di ansia (arousal, attivazione) mi permettono di convogliare meglio le mie energie preparando il mio corpo ad affrontare le fatiche sportive. L'arousal inoltre mi aiuta a mantenere la concentrazione, fondamentale per sostenere una prova sportiva impegnativa.
Che l'ansia sia una compagna frequente dello sportivo lo dimostrano i rituali che più o meno tutti gli atleti (dal professionista all'amatore) seguono prima di una performance: io ad esempio metterò le stesse mutande (lavate, ovviamente) anche il 17 novembre, alla Mezza di Crema.
Buona corsa a tutti.