Depressione post-divorzio, a rischio chi ne ha già sofferto
La fine del proprio matrimonio rappresenta uno degli eventi stressanti che generano fenomeni di temporaneo disadattamento in chi la affronta, a causa della necessità di riadattarsi a un nuovo status che implica importanti modificazioni nella propria identità personale e sociale.
I cambiamenti di vita che riguardano variazioni nel proprio status matrimoniale/di coppia sono in cima alla lista dei life events stressogeni nella Scala di Riadattamento Sociale di Holmes e Rahe, utilizzata per misurare le probabilità che un soggetto si ammali a causa dell'impatto di eventi stressogeni in un certo periodo della sua esistenza: la morte del coniuge, la separazione coniuale e il divorzio sono considerati gli eventi a maggiore impatto nella vita di una persona per la pervasività delle loro conseguenze sulla salute e sulla vita quotidiana.
Le conseguenze del divorzio non sono le stesse per tutti: non dipendono solo dall'aver deciso o subito questa decisione, e quindi dalla diversa posizione dalla quale si affronta, ma anche dalla resilienza di un individuo intesa come capacità di affrontare le avversità senza riportare serie conseguenze e, anzi, uscendone rafforzati.
Una conseguenza possibile del divorzio è lo sviluppo di un disturbo depressivo, evenienza molto concreta che nasce ogni volta che si affronta un distacco ed è quindi necessario elaborare il lutto per una perdita che non è esclusivamente la morte di una persona cara, ma più in generale la perdita di qualcosa su cui la persona aveva investito affettivamente (un rapporto interpersonale, il lavoro, la casa dalla quale si trasloca, ma anche un'aspirazione che si deve abbandonare o l'immagine di sè che si deve modificare quando ci si scontra con la realtà).
Qual è il rischio di ammalarsi di depressione dopo un divorzio?
Una ricerca ha permesso di stabilire che il rischio di sviluppare un episodio di Depressione Maggiore dopo il divorzio riguarda solo chi ha sofferto di depressione in precedenza ed è quindi concreto principalmente in presenza di antecedenti specifici nell'anamnesi del soggetto.
Questo significa che la depressione colpisce le persone divorziate più vulnerabili al distacco e alla separazione, che hanno reagito negativamente anche in passato a fronte di altre separazioni (la depressione nasce sempre come reazione ad una perdita).
Analizzando la situazione delle persone che partecipavano al Midlife Development in the United States (MIDUS) Study i ricercatori hanno stabilito che chi ha sofferto in precedenza di Depressione Maggiore ha il 60% di probabilità di ammalarsi nuovamente dopo un divorzio, mentre il rischio scende al 10% per chi non ne ha già sofferto.
E' importante sottolineare che lo studio considera solo una forma clinicamente severa di depressione, la Depressione Maggiore, e non i disturbi dell'umore meno gravi che possono colpire una significativa percentuale di divorziandi e divorziati come normale reazione al riadattamento a una nuova condizione di vita.
La fine di un matrimonio (o di una lunga convivenza) rappresenta un fattore di rischio importante per lo sviluppo di un Disturbo dell'Adattamento indipendentemente da quale sia la sua severità e un sostegno psicologico è utile per agevolare il compimento della transizione al nuovo status oltre che per elaborare le emozioni e il lutto per la perdita di un rapporto che è stato importante, anche se è ormai terminato.
Fonte: "Marital dissolution and Major Depression in midlife: a propensity score analysis"