Instagram mondo di immagini: ma l'intimità esiste ancora?
L'intimità sopravvive ai tempi dell'etere?
Dimenticate le vecchie cartoline o le fughe all' estero in luoghi lontani e riservati, oggi Twitter, Facebook ed Instagram, accorciano le distanze ed azzerano l' intimità.
Ogni vacanza, momento di intimità, luogo visitato, viene documentato da uno scatto ed immediatamente pubblicato su qualche profilo. Più condivisioni e "mi piace" verranno associati all' evento ed il protagonista della vacanza sarà felice ed appagato dalla sua "dimensione online" e dalla sua esistenza.
L'intimità ed il pudore, sembrano ormai essere stati totalmente sostituiti da una tendenza alla "pubblicazione ad oltranza", da condivisioni di tipo compulsivo e da una totale assenza di privacy.
Il mondo cambia, si evolve o involve, l' etere e le sue seduzioni ed immediatezze, ha modificato le relazioni, abbattendo due variabili fondamentali, due cardini indispensabili delle relazioni: "spazio e tempo".
Per approfondire:Pro e contro dei selfie
Quali sono le motivazioni dietro a questa moda?
Perché gli adolescenti, sono totalmente pervasi da un bisogno di condividere, mostrare e mostrarsi? Il vecchio diario segreto, sigillato con un lucchetto, la propria capsula del tempo, si è trasformata in un blog o in una pagina su Facebook, dove emozioni, sensazioni, immagini, pudore ed “intimità”, vengono mostrate ed esibite.
Facendo un veloce excursus storico, vediamo come in passato regnava la "dimensione elitaria" del legame, trattasi di amicizie, di amori o di colleghi, l'intimità e la riservatezza abitavano e regolamentavano le relazioni a due.
Lentamente, ma costantemente, questa dimensione di riservatezza è stata traslata, facilitata dalla rete, ad una dimensione di "condivisione", dove il pubblico ed il privato, spesso si confonde e si mescola senza alcun controllo.
I social network sono un grande esercizio di esibizionismo collettivo, un luogo dove essere belli, brillanti, altro da sé, dove inventarsi la vita che si desidera..., una ginnastica mentale ed emozionale continua. Facebook, luogo dell' etere, dove accumulare un "mi piace", funge da amplificatore emozionale e da nutrimento per un narcisismo imperante.
Oggi la "vista" sembra essere l'organo di senso più adoperato in assoluto.
Molti giovani avvertono prepotentemente l'esigenza di guardare, più che leggere, di condividere e pubblicare, più che di sentire e custodire... quello che una volta stava "dentro", in una dimensione di riservatezza e pudore, oggi transita al mondo esterno.
Fenomeno che il Prof. Pasini chiama exitimia e cioè l'esatto opposto dell'intimità e di cui il sexting ne è un'importante rappresentazione epocale.