Il narcisismo ai tempi di Facebook
Che Facebook, con tutti gli altri social network, abbia portato cambiamenti nelle abitudini di un intero mondo, si sapeva, e si vede. Dato che inizialemente è scoppiata come moda, e poi sempre più è entrata, in maniera prorompente nelle case di tutti, peggio che la televisione, è curioso anche notare, come ad usufruirne di più siano i cosiddetti "narcisisti".
Cos'è il narcisismo?
In breve, mi dilungherò in un altro momento, il narcisismo è quando una persona sopravvaluta le sue capacità e ha un eccessivo bisogno di ammirazione e affermazione.
Da questa brevissima definizione si può capire come, effettivamente, facebook rappresenta lo strumento principe del narcisista.
Un articolo del "Sole 24ore", di qualche tempo fa, affermava che i risultati di una ricerca pubblicati sulla nota rivista americana "Personality and individual differences" mettevano in evidenza proprio il collegamento esistente tra narcisismo e social network.
Quali sono gli atteggiamenti del narcisista su facebook?
In sostanza gli atteggiamenti dei narcisisti "facebookkiani" sono: accettare amicizie da sconosciuti, non ricambiare l'attenzione ricevuta da altri in modo paritario, ad esempio con la risposta o un commento sulla bacheca. E ancora: aggiornare di frequente la propria foto del profilo, taggare spesso le immagini, aggiornare status e il news feed.
Basta notare che gli studi condotti sul collegamento tra narcisismo e social network, negli ultimi anni, sono diventati una vera e propria area di studi della psicologia. E proprio all'università di Melbourne, la dottoressa Tracii Ryan (ricercatrice del dipartimento di psicologia), aveva scoperto che livelli più elevati di narcisismo e più bassi di autostima, sono collegati con una maggiore attività nelle reti sociali online.
Pare, quindi, che siamo alle solite, ovvero domandarci se viene prima l'uovo o la gallina, cioè se è facebook (o altri social network) che creano questi "mostri" oppure se non sono altro che un'attrazione per chi vuole smplicemente apparire.
Per approfondire:Micro-cheating: i piccoli tradimenti online