Consultori: informazioni per l'utente

s.pozzi
Dr. Stefano Pozzi Psicologo, Psicoterapeuta

Cosa sapere quando ci si rivolge a un consultorio? 
Prima di tutto il consultorio non è un Centro di Salute Mentale (in Lombardia: CPS, Centro Psico-Sociale) e non si occupa quindi di salute psichica nè di psicopatologia. 
Di questo si occupano i Centri di Salute Mentale, dove sono presenti sia psicologi sia medici psichiatri.

I consultori non si occupano di qualunque problema: sono nati per occuparsi di temi legati alla procreazione e alla nascita, vita e termine dell'unione matrimoniale (vedi elenco competenze).
Possono occuparsi quindi di temi legati alla salute sessuale, alla contraccezione, alle difficoltà di relazione di coppia e famiglia.
In Lombardia i consultori familiari integrati hanno competenza anche in altre aree sempre riferite alla vita della famiglia (es: adozioni) e alla mediazione culturale.
I consultori privati possono avere inoltre mission specifiche legate ad es. all'ambito della scuola o ad altri contesti.

I cosultori non sono tutti uguali: ci sono consultori pubblici e privati, che lavorano diversamente.

Nel consultorio pubblico, che è un struttura territoriale dell'ASL, c'è la certezza di essere ricevuti e seguiti da personale con i titoli adeguati: psicologi e medici ginecologi, oltre ad assistenti sociali ed avvocati (ove previsto).
Nei consultori privati, laici o ad ispirazione religiosa, questa certezza non è invece assoluta: può succedere di essere seguiti da "consulenti familiari" che non sono psicologi e che tendono a non qualificarsi in alcun modo, lasciando all'utente l'idea di essere seguiti da uno psicologo.
Può quindi accadere che chi vi si rivolge in cerca di una prestazione psicologica sia ricevuto da altre figure, come il "consulente familiare" o laureati in discipline diverse dalla Psicologia (come ad es. in Filosofia) o persone attive nell'ambito della scuola (insegnanti di scuole cattoliche) o in altri contesti, compresi eventuali volontari.

Quando ci si rivolge ad un consultorio è perciò importante chiedere:

che tipo di assistenza si potrà ricevere: se c'è necessità di interventi ben precisi (consulenza psicologica, sostegno picologico, psicoterapia)

chi (a che titolo) la fornirà: il "consulente familiare" NON è una figura dai connotati precisi e NON ha la formazione dello psicologo

per quanto tempo si potrà essere seguiti: in alcuni casi sono previsti cicli prefissati di N colloqui, che di solito corrispondono al numero di colloqui per i quali si paga il ticket nel consultorio familiare dell'ASL

La chiarezza è importante ed è necessario pretenderla sia nel publbico sia nel privato, per assicurarsi che il percorso che si sta iniziando abbia le caratteristiche che ci si aspetta.

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Data pubblicazione: 20 marzo 2013 Ultimo aggiornamento: 25 marzo 2013

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