Mamme agitate perchè i piccoli non dormono

larafranzoni
Dr.ssa Lara Franzoni Psicologo, Psicoterapeuta

In queste righe ci fermeremo a riflettere su un fenomeno che riguarda le mamme e papà, alle prese con neonati da poco entrati a far parte di una nuova famiglia! Quello del sonno è un discorso sempre presente nelle conversazioni tra genitori, proprio perché la mancanza di questo nei piccoli, e quindi anche nei loro genitori, può avere diversi effetti sulle mamme e sui papà. L’importanza di questo tema è anche documentata dalla pubblicazione negli anni di diversi testi sull’argomento, tra cui noti sono “Il linguaggio segreto dei neonati” di Tracy Hogg e “Fai la nanna” di Eduard Estvill, contenenti idee e suggerimenti diversi sulla “strategia” da adottare con i più piccini, tanto da suscitare diverse critiche e dibattiti tra mamme e non solo.

 

Ma vediamo perché il sonno è così importante.

Un regolare ritmo sonno veglia è fondamentale per un adulto che ricopre diversi ruoli e responsabilità, che fa diverse cose e che cura un bambino così piccolo: un compito meraviglioso ma allo stesso tempo così stancante fisicamente. Nuovi ritmi e notti insonni sono normali e frequenti nella nuova routine dei neo genitori, soprattutto nei primi mesi, dove il bimbo si adatta alla nuova realtà ai nuovi ritmi ..e i genitori insieme a lui.

Talvolta però le difficoltà dei neonati a dormire la notte, possono proseguire anche successivamente: per questa ragione la mamma (ma a che il papà) che dorme poco o si sveglia molte volte di notte e non riesca a ritagliarsi del tempo per dormire di giorno, prova spessissimo una dose enorme di stanchezza e talvolta anche la sensazione di non farcela o di avere troppo da fare per le energie a disposizione. Inoltre la stanchezza che segue la mancanza di sonno, può avere diversi effetti sia sull’efficienza fisica sia sull’umore: chi dorme poco e male può sentirsi giù, sia fisicamente sia nel morale!

È poi importante ricordare che i tutti bambini, chi più chi meno, fanno normalmente dei risvegli nel corso della notte: ad esempio un po’ di sete, un raffreddore, un cambiamento di lettino, uno scatto di crescita, un dentino, sono solo alcuni dei motivi per cui anche i bambini più “tranquilli” si svegliano.

 

Vediamo allora qualche breve indicazione che può aiutare le mamme e i papà nell’affrontare questa situazione naturale e comune a moltissime neo famiglie.

Non colpevolizzatevi. Non è colpa vostra se il vostro piccolo non dorme. Per questo potete ascoltare i consigli di tutte coloro che vorranno dispensarvi indicazioni utili sull’argomento, ma poi scegliete voi cosa fare. Ogni giorno che passa conoscerete meglio il vostro piccolo e saprete cosa va bene per voi e cosa invece no. Una soluzione che può aver funzionato per qualcuno può essere difficile da praticare per voi e questo non significa che sia colpa vostra. Ogni piccolo e ogni genitore è a sé.

Create delle routine. I più piccoli amano le routine. Questo permette loro di “sapere cosa succederà dopo”, cioè cosa state per fare insieme e questo li rassicurerà. Stiamo parlando di routine semplici, cioè ad esempio il fatto di fare sempre alcune cose prima della nanna: potrebbe essere mettere la tutina della nanna e poi la lettura di una favola o un po’ di coccole o l’ascolto insieme del carillon. Per alcuni neonati il bagnetto è un’esperienza che stanca e quindi predispone al sonno, per altri è eccitante e quindi rende il piccolo ancora più arzillo.. quindi osservate e poi scegliete se il bagnetto può essere la vostra routine!

Chiedete il cambio. Fatevi aiutare: non siete l’unico adulto responsabile della vostra famiglia, quindi quando non ce la fate più chiedete il cambio. Ogni tanto è meglio essere addormentati da una nonna o da una zia riposata che da una mamma o da un papà stravolto. Non rifiutate gli aiuti, non abbiate timore a chiedere e a riconoscere quando siete al limite delle energie.

Intercettate l’ora della nanna. I neonati hanno un momento x in cui sono potenzialmente pronti a fare la nanna: giorno per giorno riconoscerete questo momento magico grazie a piccoli segnali. Sbadigliano, si strofinano gli occhietti, guardano “nel vuoto”… questo è il momento! Infatti aspettando troppo i piccoli anziché stancarsi di più, si innervosiscono e faranno fatica ad addormentarsi.

Confrontatevi con amiche che ci sono già passate: state alla larga da chi vi racconta storie perfette su bambini perfetti e parlate con chi ha esperienze simili alle vostre. Se non ne avete, ricordate che in rete stanno aumentando vertiginosamente i mummy blog, cioè blog di mamme che raccontano le loro esperienze, dubbi e piccoli consigli.

Ricordate che rimane fondamentale il dialogo sempre aperto con il pediatra di famiglia, lo specialista che meglio di ogni altro saprà indicarvi le modalità con cui gestire le difficoltà di sonno dei vostri piccoli, capirne le ragioni nonché suggerirvi le soluzioni che meglio si adattano ai vostri casi. Non dimenticate che non siete soli ad affrontare il meraviglioso compito di essere genitori!

 

Data pubblicazione: 24 gennaio 2013

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