eiaculazione precoce e training autogeno
Spesso i disturbi sessuali sono legati all’ ansia. Di questi un esempio è sicuramente quello che colpisce una percentuale sempre maggiore di uomini, indipendentemente dall’età : l’eiaculazione precoce.
Secondo alcune statistiche un uomo su tre soffre di questo disturbo , e una buona percentuale non riesce ad affrontarlo per vergogna.Il primo passo da fare , sicuramente è quello di rivolgersi al proprio medico curante o ad un andrologo , al fine di valutare la natura del disturbo. Due possono essere le cause : di natura organica e di natura psicologica.
Ma una volta che il medico ha escluso la causa organica, cosa bisogna fare? Come dobbiamo comportarci?
A questo punto si dovrà decidere di affrontare la situazione in un altro modo. Diventa indispensabile condividere con la propria partner il nostro disturbo, anche al fine di ricercare in lei una complice indispensabile per il processo di guarigione . Il passo successivo è quello di affidarci ad un esperto della psiche.
Considerando che sono disturbi legati all’ansia, un metodo veloce da utilizzare, potrebbe essere quello del training autogeno .
La pratica del training autogeno è una tecnica di rilassamento che permette un maggior controllo dello stress e dell’ansia,una generale riduzione della tensione emotiva e il recupero delle energie.
Sicuramente non è indicato per tutti, per esempio non è assolutamente indicata a coloro che si trovano in una condizione di depressione importante, o dove vi sono segni di scissione della personalità .
Gli esercizi principali sono sei, e con circa otto incontri si può dare al paziente una buona base affinchè possa fare suo questo metodo ogni qual volta lo volesse utilizzare.
Una volta imparato la base del training autogeno, con il conduttore, sarà necessario allenarsi privatamente, nella propria casa, anche più volte al giorno. In tal modo si comincia ad avere maggiore dimistichezza con la tecnica. Dai 3 ai 6 mesi è il tempo necessario affinchè la tecnica possa essere utilizzata al meglio. Questo preclude, quindi, una forte motivazione dell'individuo.
Tale rilassamento affievolisce l’ansia nella persona portandolo verso la guarigione.
Risulta importante anche valutare insieme al terapeuta se tale tecnica utilizzata sola, possa bastare, o se poi è indispensabile fare anche qualche seduta terapeutica.