Le memorie traumatiche si possono neutralizzare?

La memoria umana non è statica, come un magazzino nel quale si ripongono e prelevano i ricordi, ma il suo funzionamento è estremamente dinamico e legato sia al contesto situazionale ed emotivo, sia alla qualità e quantità di rievocazioni che sono già avvenute di uno specifico ricordo.

Chi studia il fenomeno della testimonianza in ambito giuridico (Psicologia della testimonianza) sa bene che assistere ad un evento non significa essere in grado di rievocarlo oggettivamente. Il ricordo diventa sempre meno accurato e più distorto e lacunoso quanto più tempo è trascorso dall'evento stesso e soprattutto quante più volte la persona ha ricostruito il fatto avvenuto, perchè ogni volta che si ricorda qualcosa ci si basa automaticamente sul ricordo richiamato alla mente la volta prima, e non sul ricordo originario.

Una ricerca finlandese ha dimostrato che si può rendere neutro un ricordo sgradevole appena formato se si interviene adeguatamente, senza lasciare che il contenuto episodico ed emotivo si consolidino nella memoria. Sfruttando il fisiologico meccanismo di "rievocazione della precedente rievocazione" di un ricordo (e non del ricordo di partenza) è possibile abbattere, rievocazione dopo rievocazione, la carica emotiva di uno stimolo negativo e renderlo incapace di provocare emozioni negative, come la paura.

Nello studio in questione un'immagine neutra era stata resa emotivamente carica (spaventosa) presentandola ai soggetti accompagnata da una scarica elettrica: rivedendo l'immagine le persone che avevano subito questo trattamento avevano naturalmente paura, ma ripresentandogliela più volte (senza la scarica elettrica) l'attivazione emotiva che suscitava si rendeva sempre meno importante fino a scomparire. Tutto questo è avvenuto in un tempo ristretto, senza che il soggetto avesse modo di consolidare la memoria traumatica e di trovarsi quindi nelle condizioni di spaventarsi alla successiva presentazione del medesimo stimolo.

L'esperimento ha utilizzato uno stimolo neutro, ma il meccanismo studiato e le possibilità di intervento indagate aprono la strada alla creazione di nuove tipologie di intervento nella riabilitazione precoce dei soggetti traumatizzati e nella terapia dei disturbi fobici.

 

Fonte:

 

Data pubblicazione: 29 settembre 2012 Ultimo aggiornamento: 15 ottobre 2012

10 commenti

#2
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Dr.ssa Flavia Massaro

Ti ringrazio. Spero che queste scoperte possano contribuire a creare nuovi protocolli d'intervento per es. nei casi di violenza sessuale, quando la vittima si rivolge all'ospedale e magari un domani potrà ricevere in quel momento anche un trattamento psicologico d'urgenza utile a circoscrivere la portata traumatica dell'aggressione subita.

#3
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Utente 269XXX

Leggevo in un altro blog che l'ipnosi può evocare falsi ricordi. Ma allora se l'ipnosi altera la memoria in modo così significativo, non si può usare questa capacità dell'ipnosi per modificare il ricordo traumatico e renderlo meno traumatico?

Ho letto anche che una delle tecniche di maggior successo è l'EMDR nel trattamento delle memorie traumatiche e che questo viene usato per il trattamento dei soldati di ritorno dalle zone di guerra e che hanno subito traumi.

C'entrano qualcosa queste tecniche?

#4
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Dr.ssa Flavia Massaro

I risultati di questo studio sono interessanti perchè mostrano che è possibile intervenire PRIMA che si consolidi la memoria traumatica (ricordo+emozioni), mentre le tecniche attualmente impiegate servono a lavorare dopo che questo processo si è concluso.

#5
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Dr. Giuseppe Santonocito

>>> se l'ipnosi altera la memoria in modo così significativo, non si può usare questa capacità dell'ipnosi per modificare il ricordo traumatico e renderlo meno traumatico?
>>>

In ipnosi clinica esiste in effetti una tecnica, chiamata talvolta "cambio di storia", che consiste nel cambiare/ristrutturare l'evento traumatico in modo da alterarne il ricordo e diminuire la carica dolorosa a esso associata. Si veda ad es. "L'uomo di febbraio" di Erickson.

Tuttavia è possibile, anche senza ricorso all'ipnosi, agire per via psicoterapeutica in modo da lasciare viva la memoria, riducendo o annullando però la sola componente emotiva. Ossia il ricordo rimane tale e quale, ma non fa più male.

#6
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Dr. Willy Murgolo

Restando in ambito clinico ma anche giuridico è da sfatare la credenza secondo la quale l’ipnosi può permettere di rievocare eventi dimenticati, o falsi ricordi. Il fenomeno della “ipermnesia” è molto controverso. Non è detto infatti che quanto rievocato sotto ipnosi corrisponda ad eventi realmente vissuti.

Un individuo, senza esserne consapevole, può inserire scene solo immaginate e convincersi di averle realmente vissute. In questo modo si spiegano anche le “regressioni a vite passate” ottenute sotto ipnosi che non sarebbero altro che immersioni in suggestive fantasie. In pratica tutto il capitolo “false memorie” ,di scottante attualità, segnala quanto all’insegna della prudenza vanno trattati questi argomenti

Ciò premesso, gentile utente, va detto che l’ipnosi in mani esperte può rappresentare un valido aiuto, in primis nella psicoterapia, anche se va riservato un piccolo spazio all’Ipnosi ludica, una realtà istruttiva a che può anche divertire. Quanto sopra non va confuso con spettacoli da palcoscenico nei quali la conduzione viene affidata spesso ad individui dalla personalità disturbata e spesso alienata con conseguenze immaginabili.

Gentile Mr. Ciò che lei chiede riveste un carattere di ambiguità quando riflette che dal momento che l’ipnosi può evocare falsi ricordi, “perché non utilizzarla per modificare il ricordo traumatico e renderlo meno traumatico? “ Non ritiene che questa “riduzione” sarebbe comunque falsa ?

Per quanto riguarda l’EMDR (acronimo di Eye Movement Desensitization end Reprocessing) ritengo, ma è una mia personale opinione, che altri non sia che una modificata tecnica ipnotica che prevede la chiusura degli occhi quando l’ipnotizzatore pronuncia numeri pari e l’apertura con numeri dispari.

Per finire, ricorderei come la presenza in questo settore di ciarlatani sia consistente e che il Codice penale art. 613 e 728, assieme al Testo unico di Pubblica sicurezza , art. 128, fanno esplicito riferimento all’ipnosi, sia dal punto di vista legale che da quello morale.

Cordialità




#7
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Utente 269XXX

Salve Dott. Murgolo, sinceramente non credo che la riduzione sarebbe falsa, anche perchè mi sembra di ricordare che l'unica vera flasità riguardo alla memoria sia propria che è solida... E poi, allora anche togliere emotività sarebbe comunque flasare il ricordo, dato che se lo ricordo con l'emotività, comunque sto modificando il ricordo. No?
Se io una cosa la ricordo fino a ieri come fa male, e dopo una qualsiasi tecnica psicoterapeutica la ricordo diversamente, ho comunque alterato il ricordo.
Ma questo credo avvenga normalmente, se io ricordo una persona come buona e dopo che so qualcosa di diverso, rivedo il ricordo della persona e la definisco come non più buona.

Anche io personalmente ho alterato ricordi dolorosi in ricordi piacevoli. Ricordo un incidente di cui ero molto spaventato e dopo che è arrivato il rimborso dell'assicurazione, ero molto contento.
Anche in questo caso ho alterato un ricordo e diminuito l'emotività, no? E questo senza terapia alcuna.

#8
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Dr. Willy Murgolo

Gentile Mr.,

Cercherò di esprimerle il mio pensiero nel miglior modo per me possibile anche se confido sulla sua capacità di riflettere con attenzione su ciò che le dico perché in quest’area è facile cadere in convinzioni che poco hanno a che fare con la scienza e molto con la fede.

Mi riferisco alla sua replica dove testualmente così scrive : <<.. Salve Dott. Murgolo, sinceramente non credo che la riduzione sarebbe falsa, anche perchè mi sembra di ricordare che l'unica vera flasità riguardo alla memoria sia propria che è solida... E poi, allora anche togliere emotività sarebbe comunque flasare il ricordo, dato che se lo ricordo con l'emotività, comunque sto modificando il ricordo. No?..>>

Le segnalo che “credere” non vuol dire “conoscere” Nel campo dell’Ipnosi, poi, poche sono le certezze e molte le ipotesi e le congetture. Una situazione che suggerisce estrema prudenza nell’accostarsi a questa disciplina e piena disponibilità di mettersi in ascolto con quei pochi che qualcosa sanno.

Ma c’è anche la possibilità di scivolare in malintesi ed equivoci o anche in convinzioni paradossali. Prendiamo ad esempio la parte iniziale della sua domanda dove così si esprime : <<.. Leggevo in un altro blog che l'ipnosi può evocare falsi ricordi. Ma allora se l'ipnosi altera la memoria in modo così significativo, non si può usare questa capacità dell'ipnosi per modificare il ricordo traumatico e renderlo meno traumatico?..>>

Sarebbe come affermare che se una rapina riesce bene in un supermercato allora l’ideatore di questo misfatto potrebbe tranquillamente insegnare “tecniche di assalto” in una idonea facoltà . Forse le ho reso le cose ancora più confuse, ma quando si parla di ipnosi pochi sanno poco. E quindi la conversazione langue. Ci consola il fatto che l’Ipnosi funziona, anche se non sappiamo il perché. Non demorda, caro Mr. E continui a studiare perché solo in questo modo potrà allargare il campo delle sue conoscenze.. MI consenta di segnalarle un ottimo libro sull’Ipnosi, per chi intende cominciare seriamente ad erudirsi su questa meravigliosa materia << L’IPNOSI UMANA ED ANIMALE>> del Dott. Volghiesy . Edizioni Piccin..

In ogni caso, come ho già riferito, in mani esperte l’ipnosi può regalare autentiche soddisfazioni, ma….la massima attenzione. Sono qurant’anni che lavoro in questo settore e i falsi miti sono duri a morire. Cordiali saluti.



#9
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Utente 269XXX

Gentile Dott. Murgolo,

> insegnare “tecniche di assalto” in una idonea facoltà

ma questo già succede nelle carceri dove si dice che s'impari dal più bravo.
C'era un film in bianco e nero dove il ladro esperto insegnava a borseggiare ai suoi adepti utilizzando un manichino con i campanellini!

Non per niente di fronte a colpi simili si cerca quelli con precedenti simili e persone loro vicine.

Grazie del libro. Lo cerco.

#10
Foto profilo Dr. Willy Murgolo
Dr. Willy Murgolo

Caro Mr.

Capisco il suo pensiero e spero di conoscere il mio, ma mi chiedo, dal momento che altri possono leggere quanto scriviamo, se ciò che abbiamo espresso risulti chiaro agli eventuali lettori interessati. Lei saprà infatti come a volte la distanza tra coerenza e ciò che non lo è non raramente sia di relativo spessore di fatto alimentando la possibile nascita di un malinteso o equivoco, che dir si voglia, circostanza questa che andrebbe quanto prima individuata e sistemata, data la natura del nostro argomento.

Quanto le ho riportato sopra era solo un esempio di correlazione logica e non il resoconto di una realtà da lei, a mio avviso, involontariamente posta all'attenzione di tutti, incombenza che merita qualche considerazione attenta.

1. L'inconscio è amorale, cioè non distingue tra il bene e il male. "Beve" letteralmente tutto ciò che gli arriva, se confezionato secondo le regole della suggestione.

2. Quando lei segnala come esempio <<..Leggevo in un altro blog che l'ipnosi può evocare falsi ricordi. Ma allora se l'ipnosi altera la memoria in modo così significativo, non si può usare questa capacità dell'ipnosi per modificare il ricordo traumatico e renderlo meno traumatico?..>> , di fatto alimenta la discussione con materiale radioattivo.

3. Cerco di spiegarmi. Lei inizia il paragone ponendo all'attenzione cosciente Il potere dell'Ipnosi nel creare falsi ricordi e sviluppa il suo pensiero riflettendo se questa capacità possa essere utilizzata per lenire il decorso traumatico.

4. Esterni lettori, di tutti i tipi, mentre noi coscientemente stiamo argomentando sulla possibilità dell'ipnosi di trasformare il "cattivo in buono" leggi "falsi ricordi in meno dolore", stiamo pur certi che una silente massa di outsiders, senza averne coscienza si chiederà " Se l'Ipnosi ha questo potere, ma allora perché non utilizzarlo...."

5. Mi fermo qui pere consentirle di ragionare su quanto le ho segnalato. A puro titolo di esempio Le segnalerei un caso del quale io sono stato diretto testimone dove, a seguito di una imprudente gestione nell'utilizzo dell'Ipnosi per la rimozione di una paralisi isterica al braccio destro di un ricoverato, il medesimo provvedeva all'uccisione dei propri genitori con un coltello. Con il braccio e mano destri una volta liberati dal significato psicodinamico del sintomo paralizzante.


Cordialità




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