Estate, stagione a rischio di contagio sessuale
L’estate è la stagione degli amori, dei flirt sotto l’ombrellone, delle ore piccole in discoteca, delle non regole e dei possibili rapporti a rischio, sia di contagio di malattie sessualmente trasmissibili, che di gravidanze indesiderate.
L’estate è sicuramente la stagione caratterizzata da un incremento di comportamenti sessuali scarsamente consapevoli e responsabili, nutriti dal desiderio di trasgressione, di innamoramento e dal desiderio del desiderio.
Uno dei tanti temi trattati a Taormina, durante il congresso nazionale congiunto SIC (Società italiana della contraccezione) e FISS (Federazione italiana di sessuologia scientifica), svoltosi nel mese di Maggio c.a, è stato proprio quello relativo all’ “emergenza estate e sessualità”.
Con l'estate alle porte, i ginecologi e gli psicologi che si occupano di sessuologia, mettono in guardia i ragazzi dai possibili rischi correlati ad una sessualità non consapevole.
Durante le vacanze infatti, si registra una vera pandemia di contraccezione d'emergenza, con un incremento del 12% rispetto all'inverno, con 34.000 confezioni vendute nell'agosto scorso.
Ad estate conclusa, a ragione ritrovata ed in concomitanza dei controlli settembrini, iniziano i guai, con un aumento notevole dei casi di malattie sessualmente trasmissibili (MST), gravidanze indesiderate ed un +30% di visite negli studi dei ginecologi, per fastidi, bruciori e ritardi o assenze dei cicli mestruali.
L’Italia, è il paese dell’assenza di metodi contraccettivi stabilmente adoperati, della contraccezione caratterizzata dal coito interrotto, dall’antico quanto inaffidabile Ogino Knaus ed adesso della contraccezione d’emergenza, equiparata nell’immaginario degli adolescenti quasi ad un metodo contraccettivo.
Molti studi, hanno testimoniato, che sono in continuo aumento anche le donne over-35 che non utilizzano né la pillola né il preservativo, ma in balia dell’onda emotiva ed ormonale, si affidano al partner o peggio alla sorte.
In Italia, non vi è l’obbligatorietà all’educazione sessuale, quel percorso formativo ed informativo, che aiuta i giovani che si affacciano per la prima volta ad una vita sessuale, a ricevere informazioni chiare, fruibili e soprattutto veritiere, sulla loro genitalità, salute sessuale e riproduttiva, contraccezione, rischi di malattie sessualmente trasmissibili e tanto altro.
La vita emozionale e sessuale degli adolescenti oggi, è spesso scissa da un sentire profondo, ma viene improntata ad un " fare" di tipo squisitamente sessuale, più che emozionale, scevra da apprendimenti sani ed adattivi, ma spesso improntata all’inseguimento di falsi miti e leggende metropolitane correlate alla sessualità.
La possibilità di confrontarsi con un clinico, formato al fine di fornire loro contenimento emozionale, informazioni scientifiche e veritiere, ascolto attento ed empatico, scevro da giudizio e critica, credo sia un primo passo in avanti al fine di avere giovani di oggi, più consapevoli e responsabili e, con meno gravidanze non volute o esperienze di interruzioni di gravidanza precoci ed inconsapevoli, ed adulti di domani, con meno disfunzioni sessuali ed uno storico sessuale confuso ed irrisolto.
L’educazione sessuale, a mio avviso, sarebbe utile per tutte le fasi della vita:
dalle prime tempeste ormonali, al corpo che cambia, al corpo in gravidanza, alla vita sessuale nel dopo parto, alla menopausa... per le svariate “esperienze sessuali”, che ogni individuo si trova ad esperire in funzione del ciclo vitale e del momento storico della sua esistenza, dentro o fuori la coppia.