Come superare un tradimento

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Il tradimento, che sia occasionale o seriale, è tra gli eventi più destabilizzanti e dolorose, con cui la coppia spesso deve fare i conti.

Dal punto di vista antropologico, il tradimento, ha cambiato veste , sia per qualità che per  frequenza.

Il “rapporto clandestino”, è sempre stato esclusivamente di monopolio maschile, la donna non aveva accesso al tradimento legalizzato  ed era deputata alla pazienza ed alla sottomissione.
Anticamente la donna infatti, chiudeva gli occhi davanti ad una possibile scappatella del marito, perché detentore del potere ed abitato da furore testosteronico, considerato in assoluto  maggiore di quello femminile; sopportava, tollerava, faceva finta di non vedere, soffrendo in silenzio.

Oggi la donna tradisce come e quanto l’uomo e la coppia si trova a fare i conti con il “tradimento”, come se fosse un terzo protagonista della coppia in crisi.

L’adulterio, immorale, insopportabile per alcuni, forse per tanti, diventa uno strumento perverso per fare funzionare un matrimonio, per sentirsi ancora vivi e per non scegliere mai del tutto.
Le relazioni clandestine, per quanto emozionanti, sono sempre e comunque l’espressione di una profonda insoddisfazione personale e  coniugale.

  • Cosa succede dopo la scoperta di un tradimento?
  • Esistono strategie anti-dolorifiche?
  • Cosa dovrebbe fare una coppia, per rimanere coppia?

Molte coppie, dopo la scoperta di un tradimento, attraversano dolorose “mareggiate matrimoniali”, distruggendosi, danneggiandosi,  accusandosi, effettuando una caccia alle streghe per conoscere il colpevole e l’altra\o, inquisito oggetto del desiderio.

Alcune coppie si lasciano, altre si perdonano, altre fanno finta che nulla sia accaduto, altre ancora rimangono insieme  da separati in casa, altre ancora si mettono in discussione cercando di comprendere “oltre”  il danno subito.

Il perdono, che a volte caratterizza la fase successiva al tradimento, è una delle tappe più dolorose e difficoltose che la coppia dovrà vivere.
La parola perdono, contiene in sé, la parola “dono” e “danno”, parole che fanno trasparire la misura della difficoltà del percorso possibile.

Chi subisce un tradimento, subisce un danno e per essere capace di perdonare, deve passare dalla possibilità di offrire un dono al partner, cioè il perdono.
Per essere capaci di perdonare , soprattutto senza rigurgiti di dolore ed acredine, diventa indispensabile attraversare la fase dell’elaborazione del lutto subito, tramite aiuti specialistici.


La non elaborazione del sentire e l’adattamento al compromesso, è sempre la brutta copia dell’amore!

Per approfondimenti:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2231-amo-un-uomo-sposato-ma-lui-non-lascia-la-moglie.html

Data pubblicazione: 22 maggio 2012

10 commenti

#7
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Utente 356XXX

Salve mi chiamo sharon e quasi un anno fa ho scoperto che mio marito mi ha tradito con la sua ex moglie quando ero in attesa della nostra bambina io ho accettato di perdonarlo ma da oggi a sta parte vedo che nn riesco ad accettarlo e molto difficile perché penso sempre a loro due insieme e mi faccio dei film in testa assurdi vorrei dei consigli per come fare perché è un continuo litigio e lo tratto male per favore aiutatemi a capire come fare

#8
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Sharon,
Come avrà letto nell' articolo, il tradimento non può essere superato facendo finta che nulla sia accaduto, perché non solo è accaduto, ma ha generato una profonda ferita narcisistica in chi lo ha subito.
La gravidanza è spesso un momento di grande vulnerabilità per la coppia: l' uomo si sente trascurato, estromesso dalle attenzioni della donna e sente il clima di fusione simbiotica tra la madre ed il suo bambino.
Vi suggerisco una consulenza di coppia, luogo simbolico entro il quale affrontare le vostre emozioni, anche quelle dirompenti e tormentate, soltanto così potreste ritrovarvi realmente.
Valeria Randone

#9
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Ex utente

Non capisco perchè un tradimento debba essere superato a tutti i costi. tutte le coppie che conosco, che dopo un tradimento hanno continuato a stare assieme, hanno peggiorato enormemente la qualità della vita. insicurezze, tensioni, aggressività, frustrazioni, vita sessuale inesistente o rara e scadente. siamo nel 2015, ognuno dovrebbe ambire alla felicità (che forse non esiste, ma almeno l'ambizione devi esserci altrimenti la vita non ha più senso), vivere all'interno di una coppia in cui qualcuno tradisce significa negarsi qualsiasi ambizione alla felicità, significa vivere nell'attesa della morte per abbandonare quell'inferno che è diventato la propria vita terrena. Che senso ha stare insieme per limiti propri, per insicurezza, per incapacità di cambiare e rischiare? e quale deve essere il compito di un terapeuta? convincere il cornuto a stare insieme ad un traditore? e perchè i terapeuti cercano di voler fare assieme le coppie nonostante i tradimenti? non è meglio separarsi e ricominciare da zero? non è più dignitoso per un tradito riprendersi la propria vita, riconquistare la stima di sè rinunciando a qualcuno che non lo merità? la verità è che dopo un tradimento, la vita di coppia diventa una schifezza e resta tale finchè la coppia dura. solo chi non ha esperienza di vita può pensare che dopo un tradimento si può tornare ad essere felici assieme.

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