Il narcisismo perverso: Narciso batte Edipo?

alessandro.raggi
Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta

La psichiatra francese Marie France Hirigoyen, dopo i successi dei suoi libri “Molestie morali. La violenza perversa nella famiglia e nel lavoro” (Einaudi, 2005), e “Sottomesse. La violenza sulle donne nella coppia” (Einaudi, 2006), in cui ha descritto le caratteristiche dell’autore delle molestie morali, che ha definito “perverso narcisista”, propone ora un nuovo lavoro: “Abus de faiblesse et autres manipulations” (abuso di debolezza e altre manipolazioni). In questo testo, ancora non edito in Italia, l’autrice entra ancor più nel merito del problema della perversione morale e del narcisismo, mettendo in discussione le caratteristiche della nozione di “consenso” da parte della vittima degli abusi morali.

Il narcisista perverso, nella descrizione della Hirigoyen, è simile ad un vampiro, che prosciuga le energie delle proprie prede fino a dominarne completamente la psiche. Questi individui, sono socialmente molto integrati e non hanno consapevolezza delle loro gravi problematiche psicologiche, che invece, si riflettono nella relazione profondamente disturbata che instaurano con gli altri.

I soggetti psicologicamente più deboli, che apparentemente sottostanno alle manipolazioni del narcisista perverso, appaiono come consenzienti, mentre in realtà sono semplici vittime del plagio, spesso seducente, tipico del narcisista perverso. Si tratta di abili manipolatori, privi di scrupoli e di morale, che considerano l’altro un oggetto da sfruttare. Sono soggetti pericolosi e molto esperti nel cogliere le caratteristiche psicologiche altrui, ma del tutto incapaci di provare una genuina empatia verso le altre persone.

L’autrice, forte anche di una robusta esperienza clinica personale, narra di come questo tipo di comportamenti, siano in qualche modo più legati che in passato ai mutamenti sociali, arrivando a ipotizzare in qualche modo il superamento di Edipo da parte di Narciso. Dai tempi di Freud, infatti, il rapporto degli individui con il senso del limite, del divieto, dello scrupolo di natura morale, fonte dei conflitti inconsci all’origine dei sensi di colpa e delle nevrosi, è profondamente mutato. Il contesto attuale, dove tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge appare come possibile, porta molte persone a doversi confrontare con limiti spostati sempre più verso l’alto, rispetto ai quali alcuni individui si sentono inadatti, insufficienti. Il narcisista perverso, si colloca in questo quadro socio-psicologico e la sua patologia è una risposta al senso d’inadeguatezza che deriva da un’immagine di se non corrispondente ai canoni imposti dalla società. I dubbi circa la propria identità del narcisista perverso, la sua mancanza di autostima, lo conducono a comportamenti compensatori megalomani.

Nel testo della psichiatra francese, si mostra la differenza tra atteggiamenti narcisistici sani e patologici, poiché il narcisismo non è di per sé patologico anzi, esiste un narcisismo sano e adattivo in molte personalità. La spinta senza scrupoli verso la scalata sociale e il cinismo con cui i perversi narcisisti affrontano la carriera, invece, lasciano poco spazio alla possibilità di smascheramento di questi individui, anche perché si camuffano applicando meticolosamente le regole del “sistema”, motivo per il quale non è difficile che vengano addirittura premiati ed elogiati pubblicamente.

Insomma, quella del narcisista perverso è una patologia che cela una violenza insidiosa e nascosta, le cui vittime sono persone più vulnerabili che vengono a trovarsi in condizioni di subdola sottomissione psicologica rispetto al manipolatore.

 

Data pubblicazione: 24 aprile 2012

8 commenti

#4
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Buonasera ho letto con interesse l'articolo soprattutto dove si parla di atteggiamenti narcisistici sani.A riguardo volevo sapere:se uno subisce un danno fisico permanente (per esempio io ho una paralisi al piede)questo può provocare una ferita narcisistica?Se sì,il modo di reagire ad essa da cosa dipende?Grazie dottore.

#5
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Dr. Alessandro Raggi

gentile utente,
se le interessa l'argomento del narcisismo sano e patologico, c'è un bel libro di Alexander Lowen "il Narcisismo". Lo stesso Lowen si auto definisce narcisista (a suo dire, ovviamente sano, ma questo lo dicono tutti i narcisisti di loro stessi, ivi inclusi i più gravi narcisisti patologici).
Venendo alla sua domanda, mi viene da pensare che in primis il problema (la ferita) è nell'arto, piuttosto che nel suo narcisismo, ma lei coglie un punto interessante: può una ferita fisica intaccare il nostro senso d'identità? Evidentemente in questa sede possiamo rispondere solo per ipotesi e in vie generali, però, secondo Adler (non me ne vogliano colleghi Adleriani più esperti di me sul punto), effettivamente un organo compromesso può rappresentare un elemento attorno al quale si attiva un complesso specifico, che Adler definisce d'inferiorità, il quale implica una ferita narcisistica che deve essere rimarginata. In realtà per Adler ogni essere umano nasce già con una ferita narcisistica e con il suo complesso d'inferiorità, poiché l'uomo, come specie, è quello che richiede cure e attenzioni parentali maggiori e più prolungate tra tutti gli altri viventi. Insomma nasciamo già predisposti all'inferiorità per Adler: ma questo consente all'individuo di sviluppare tutta una serie di caratteristiche psicologiche che compenseranno questo complesso, portando quello stesso individuo a desiderare il continuo miglioramento e ad aspirare addirittura alla superiorità attraverso lo sforzo e la tensione creativa.

#6
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Ex utente

Quindi la nevrosi per Adler nasce laddove l'individuo non mette in atto quelle caratteristiche di compensazione.Giusto?Alle superiori (tecnico dei servizi sociali)ho studiato un po'di psicologia e questa cosa di Adler mi ha sempre attirato (anche se il mio preferito era e rimane Jung per vari motivi) e forse non era un caso visto che non da molto mi era successo il trauma alla gamba.A 16 anni e mezzo ho dovuto ricominciare tutt'altra scuola rispetto a quella che facevo per via della gamba!Comunque la ringrazio davvero per la risposta e del libro che mi ha consigliato.A presto

#7
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Utente 995XXX

Salve
cosa fare quando si ha il sospetto quasi fondato che sia la propria psicoterapeuta una narcisisita,quando dopo essere riusciti a distaccarsi da una figura così controversa che per mesi ha minato la mia sicurezza psichica in modo subdolo e accusatorio,freddo falso e autoritario.Come sanare una ferita inferta da chi doveva "curarmi"?
Per il bene comune è auspicabile fare una segnalazione a qualche ente competente o è meglio pensare al bene proprio e cancellare tutto cio che si è vissuto ben sapendo che nulla risarcirà tale ferita e che uno psicoterapeuta narcisisita può esser capace di distruggermi in 1000 modi diversi?
Grazie

#8
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Utente 353XXX

salve, vorrei sapere se un uomo che tradisce in maniera seriale e' un narcisista patologico. dice di amarmi ma non rpova piu attrazione per me. mi vuole sentire ogni giorno ma per poco. ho scoperto che invece si incontra quotidianmente con una ragazza del popolo, che ha poca cultura. oltre a lei vedo che ha anche altre relazioni. ma a me non mi abbandona. sto molto male.

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