Facebook: controllare le avvertenze, potrebbe avere effetti collaterali!

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Sono passati circa otto anni, da quando Mark Zuckerberg ed i suoi compagni di college diedero vita a Facebook.
La nascita di questo social network era dapprima riservata ai colleghi universitari di Harvard, ma l’epidemia facebook, da li a breve, invase il mondo intero.
Oggi, questo social network viene tradotto in oltre settecento lingue ed è il più potente mezzo di comunicazione e pubblicità esistente online.
Il fenomeno facebook, dilaga a macchia d’olio creando seguaci, dipendenti, vittime e traditori seriali, fino a parlare di una forma di “autismo tecnologico” di cui soffrono molti giovani, che comunicano esclusivamente online.

Il “Sole 24 ore”, ha proposto un simpatico "libretto delle istruzioni", in allegato all’utilizzo di facebook, tra il serio ed il faceto, allerta gli assidui utilizzatori sui rischi e sulla possibile dipendenza.
Come ogni “bugiardino” che si rispetti, il foglietto illustrativo mostra la sessione posologia, avvertenze, controindicazioni ed istruzioni per l’uso, proprio come si fa per un medicinale.
Tra gli effetti collaterali, vi è senza dubbio la “dipendenza” che ,come la dipendenza da internet, appartiene alle nuove “dipendenze senza sostanza”.

La “dipendenza da connessione”, prende il nome di “social network addiction” e “friendship addiction”; queste forme di dipendenza oltre ad obbligare chi ne soffre a stare sempre connesso, gli genera una vera e propria assuefazione da web.
Questa dipendenza obbliga chi ne soffre ad aggiornare il loro profilo di continuo, quasi in tempo reale, pubblicare link e stare sempre online; questo gli procura una sensazione di grande benessere ed appagamento.

Di questo nuovo sentire, però chi ne soffre, ne ha bisogno ogni giorno sempre di più e sempre in dosi maggiori, traslando la vita dal reale al virtuale.
Tra gli effetti collaterali, abbiamo un’alterazione del ritmo sonno veglia, emicrania, irritabilità, stress e tachicardia.
Il concetto di intimità, oggi si è profondamente modificato, a seguito della comunicazione online, perdendo quell’alchimia data dall’incontro con l’altro, con la sua corporeità e dall’incontro di pelle e sensi.

Il patrimonio di caleidoscopiche sensazioni ed emozioni, non possono attraversare il monitor del computer ed anche se bene rappresentate dal verbale, non possono sostituirsi al sensoriale.
Moltissimi adolescenti, spesso timidi e spauriti dalle relazioni con i coetanei e con l’altro sesso, trovano degli ostacoli emotivi per rapportarsi agli altri, rifugiandosi spesso nel pc, e trovando nel monitor e nell’identità online, una confortevole “esistenza alternativa”.

Molti adolescenti hanno un utilizzo patologico della tecnologia, dei social network, delle chat, con connotazioni spesso “consolatorie di mascherate solitudini”.
Internet diviene l’amico del cuore, l’amante passionale, il genitore confortevole, il terapeuta consolatorio ed il medico online, rappresenta comunque un “ rifugio mentale”.
La seduzione della rete, porta ad un iperinvestimento del mentale, togliendo voce al corpo, ai suoi bisogni, desideri, necessità.

Molti adolescenti, dimenticano di avere un corpo, alterano il ciclo sonno-veglia, attutiscono il senso di fame e di sazietà( spesso mangiano davanti al pc, dormono con il pc acceso), alterano profondamente la percezione dello scorrere del tempo, il tempo diviene un tempo dell’etere, con altre connotazioni spazio-temporali rispetto al tempo reale.
Facebook si, ma a piccole dosi!

Data pubblicazione: 20 aprile 2012

5 commenti

#1
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Utente 248XXX

Salve dottoressa io ho 31 anni mi sono lasciato 6 mesi fa con la mia ex ragazza non ho mai avuto problemi di erzione anche per un solo bacio o semplicemente guardandola ma d'Asia che mese ho notato di avere una erezione solo toccandomi o masturbandomi e la mattina mi capita raramente di alzarmi con il pene in erezione.Da poco ho una nuova ragazza e pochi giorni fa mi ha toccato ma non ho avuto nessuna reazione può essere l'ansia del primo appuntamento anche perché se mi tocco da solo l'erezione c'è ed anche duratura ma cmq sono un po preoccupato potrebbe darmi qualche suo pensiero al riguardo aspetto una sua risposta grazie

#2
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Ragazzo
Se la vulnerabilita' erettiva e' intermittente, cioe' e' presente all' interno di una relazione ed assente con l' autoerotismo, fa propendere per una problematica di natura psicogena o relazionale, il che non vuol dire che lei non abbia nulla, ma che le cause sono altre ed altrove.
Diventa indispensabile effettuare una diagnosi corretta del suo disagio sessulogico e valutare il da farsi calibrandolo alla sua storia di vita, emozionale e sessuale.
Legga nel mio blog o nel mio sito, trovera' tantissimo materiale sull' argomento da lei richiesto.
Cordialmente.
Valeria Randone

#3
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Utente 248XXX

Ok grazie mille io non penso di avere niente di grave era un po di preoccupazione anche perchè con la mia ragazza non voglio affrettare le cose per via di delusioni e forse non ho avuto reazione perchè ero molto in ansia e poi sono sotto stress per via di esami universitari e questo penso che possa incidere....Un altra cosa la mattina per forza bisogna avere uno stato di erezione perchè quando ero più giovani mi succedeva spesso adesso molto di meno può essere normale a 30 anni grazie per il suo prezioso tempo che mi ha dato Cordiali Saluti

#4
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Utente 248XXX

Ok grazie mille io non penso di avere niente di grave era un po di preoccupazione anche perchè con la mia ragazza non voglio affrettare le cose per via di delusioni e forse non ho avuto reazione perchè ero molto in ansia e poi sono sotto stress per via di esami universitari e questo penso che possa incidere....Un altra cosa la mattina per forza bisogna avere uno stato di erezione perchè quando ero più giovani mi succedeva spesso adesso molto di meno può essere normale a 30 anni grazie per il suo prezioso tempo che mi ha dato Cordiali Saluti

#5
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Dr.ssa Valeria Randone

Lo stress e l'ansia non sono buoni alleati sotto le lenzuola!
Aspetti che l'intimità cresca tra di voi e, se la problematica divesse ripresentarsi, valuti di approcciarla adeguatamente.
I suoi anni, mi sembrano veramente pochi per fare paragoni con quando era più giovane.....
L'assenza di erezioni mattutine e spontanee, potrebbe correlare allo stato d'ansia ed al monitoraggio di tipo mentale della sua capacità erettiva, quella che noi clinici chiamiamo "spectatoring", l'auto-osservazione dei genitali, cattiva e disfunzionale abiudine che correla con la vulnerabilità erettiva.

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