Perché i giovani sputano
Non è raro, visitando chiese di qualche secolo, leggere, inciso sui marmi e ben in vista "vietato sputare per terra".
Ebbene ancora oggi, camminando sui marciapiedi, assistiamo abbastanza frequentemente alla disinvolta liberazione della gola da ingorghi vari, che taluni preferiscono lasciare in strada piuttosto che in robusti fazzoletti di carta.
Lo "sputo" è un fenomeno frequente nei giovani
Forse abbiamo notato come con tranquillità i giovani hanno questa abitudine, da soli o in presenza di amici coetanei. Trattasi generalmente di saliva, una specie di dispersione salivare emessa con decisione.
Ma cosa esprime tale comportamento?
Evidentemente non è una necessità, un bisogno fisiologico impellente e incontrollabile. È piuttosto un'espressione che poggia su basi personali, psicologiche e antropologiche.
Se andiamo a guardare anzitutto le componenti, si tratta quasi sempre solo di saliva, prodotta tutti i giorni in bocca. Per la maggior parte è costituita da acqua a cui si aggiunge un muco prodotto dalle ghiandole salivari, più alcuni altri prodotti chimici tra cui ossitocina e cortisolo. E, come sappiamo, posssiamo trovarvi l'aggiunta di batteri vari.
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Un gesto dalla connotazione negativa e atto liberatorio
Ha il significato di disprezzare, respingere. Usiamo spesso ad es. l'espressione "sputare addosso" nel senso di portare fuori, dire cose che non hanno attinenza e rispetto. Usiamo anche il detto "sputare nel piatto in cui si mangia", "sputare veleno" etc.
Si tratta anche di un gesto liberatorio di qualcosa di dannoso o pericoloso. Più di 3.000 anni fa nelle pratiche magiche degli antichi egizi erano contemplati gli "sputi", come azioni efficaci per incantesimi e liberazione dai demoni.
Ancora oggi, alcuni stregoni africani si cimentano in rituali e formule magiche che includono soffi e sputi.
Nel compiere questo gesto c'è senza dubbio un simbolismo, come altre funzioni corporee di base.
"Sputare" è un atto di "spurgo", si può dire che sputare significa liberare se stessi da una brutta sensazione o da una paura paralizzante.
Questo simbolismo è ancora molto forte e alcuni che sono superstiziosi credono, ad esempio, che sputare tre volte al risveglio da un brutto sogno, possa essere utile a sbarazzarsi dalla sfortuna.
Proprio come era in uso presso gli antichi egizi e in molte culture che seguirono, ancora oggi lo sputo è simile, si avvicina al significato di incantesimo su di una persona perché sputare può rappresentare rabbia e odio (allontanare).
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Sputare come affermazione
Alcuni sociologi danno allo sputo anche una connotazione più maschile, di marcatura del territorio. Molto simile a ciò che fanno gli animali con la pipì. E' un modo di apparire più forti e segnare il proprio spazio. Ciò naturalmente è un "atteggiamento" e non un'azione volta razionalmente a ciò.
Durante le competizioni sportive e nei campi di calcio in particolare, gli sputi dei giocatori e degli atleti sono quasi parte integrante della situazione. Non sono fastidiosi agli occhi degli spettatori ma sono accettati come se in quel momento i protagonisti potessero permettersi qualunque cosa, purché funzionale al successo.
È visto come una preparazione, un rinfrescarsi, un liberarsi, un concentrarsi. Anche qui i significati magici e scaramantici sembrano prevalere e dominare sia i protagonisti che gli spettatori.
Questo uso "pubblico" e quasi naturale dello sputo da parte degli idoli sportivi, rinforza lo stesso comportamento nei giovani attraverso un processo imitativo dei propri "eroi".