Ansia: quale psicoanalisi? Un libro per capire
Se ci ponessimo una domanda del tipo: “ho un disturbo d’ansia”, “soffro di rimuginazioni ossessive”, “sono spesso colto da attacchi di panico” , “sono depresso” …..oltre a cercare il da farsi avremmo un grosso aiuto ottenendo informazioni anche su cosa non dovremmo fare. Ma gradiremmo che tali informazioni avessero una base concreta.
Esistono ricerche basate su osservazioni qualitative (studi su casi clinici) e studi basati su osservazioni empiriche (valutazione del rapporto causa-effetto).
I primi verrebbero tacciati come privi di valore statistico e quindi non rappresentativi di un gruppo o di una popolazione, i secondi, invece, sarebbero accusati di essere freddi e legati principalmente a situazioni di laboratorio, i cui risultati potrebbero non essere esportabili in gruppi non sperimentali.
Tuttavia, i primi hanno il pregio di cogliere l’individualità del singolo, i secondi quello di stimare un fenomeno su un livello più vasto e di valutare il vero rapporto di causa ed effetto della somministrazione di uno stimolo terapeutico e la relativa guarigione. Entrambi vanno quindi a compensare i limiti dell’altro e, sinergicamente, rappresentano una risorsa per la comprensione dei fenomeni clinici.
Spesso la ricerca clinica (basata sul confronto dei singoli casi) è il preludio di una ricerca empirica che può confermare o meno ciò che è emerso durante la valutazione clinica.
Questo è il lavoro che ho cercato di fare con la stesura di questo libro, ossia mettere alla prova dei fatti il metodo di cura psicologica più popolare oggi esistente, quello psicoanalitico. Effettuando un confronto tra la ricerca empirica esistente e, soprattutto, un confronto tra osservazioni cliniche riportate da colleghi di diverso orientamento (psicologi-psicoterapeuti e medico-psichiatri) ho evidenziato su cosa la terapia psicoanalitica funziona davvero e su cosa non funziona e perché. Ricerca empirica e ricerca clinica qualitativa fanno da supporto alle osservazioni espresse nel testo, completato da una postfazione del neuroscienziato Sergio Della Sala.
Lontano dall'ansia e dalla psicoanalisi?
Perizia sulla validità dei processi psicoanalitici
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