Shame: oltre il sesso
Ormai da qualche settimana viene proiettato in alcune sale di Roma un interessantissimo film: Shame.
La pellicola racconta di un brillantissimo professionista ossessionato dal sesso.
Brandon – l’attore principale – si dedica ad ogni tipo di attività sessuale quale la masturbazione compulsiva, usa continuamente la seduzione per attirare a sé donne per portarle poi “a letto”, paga prostitute per ottenere prestazioni sessuali in cambio, frequenta moltissimo i siti pornografici.
Nel film ,tutta l’ansia e l’angoscia del personaggio, si esprimono o meglio si sfogano attraverso il sesso. La sua vita è centrata esclusivamente nello scarico sessuale che è l’unico strumento usato per fuggire da se stesso, dalle paure, dai sentimenti.
Un uomo che, per soddisfare “quella tensione”, non riesce a creare una relazione duratura, che usa il sesso non per ricercare un piacere più intimo ma per scappare dalle sue emozioni.
Ecco che, nel momento in cui incontra una donna che sembra vedere oltre il semplice rapporto sessuale, lui si ritira,evitando successivamente di reincontrarla. La sua difficoltà sessuale di quel momento esprimeva tutta la sua paura d’incontrare emozioni più profonde e quindi la possibilità di essere aiutato ad indirizzarsi verso una strada diversa. La difficoltà di relazionarsi con l'universo femminile in un modo diverso sembra spaventarlo.
Uomini come Brandon, negli ultimi tempi ce ne sono sempre di più. Il sesso, in questi casi, diventa il loro padrone, non permette di essere liberi ma sempre alla ricerca di quella “droga”-perché il sesso compulsivo è una droga – che possa soddisfarli, anche solo per qualche ora. Ansia e angoscia sono gli stati d’animo da evitare continuamente perché, forse, lo riporterebbero in un passato poco piacevole non sapendo però che quella è l’unica strada percorribile:incontrare i propri fantasmi che continuamente lo spaventano.