Chi fuma è meno intelligente?

E’ studiato da decenni e risaputo che il fumo assolve a diverse funzioni che rivelano aspetti del fumatore e della sua autostima, perché chi fuma in genere cerca il modo di sentirsi meno insicuro, meno stressato, meno annoiato, meno isolato, e così via.
Che però fosse anche meno intelligente nessuno lo aveva ancora dimostrato.

Uno studio pubblicato da “Addiction” e condotto da un’equipe di medici di Tel Aviv ha preso in esame ben 20.221 ragazzi di 18 anni, e ha scoperto una correlazione fra le loro abitudini rispetto al fumo (non fumare, fumare 1 pacchetto al giorno o 2 pacchetti al giorno) e il loro quoziente intellettivo (QI).
Il campione era composto da ragazzi considerati abili per svolgere il servizio di leva, quindi in ottima salute fisica e non affetti da alcun disturbo mentale, e forniva la possibilità di ottenere risultati non influenzati da altre variabili relative alle condizioni fisiche o mentali dei soggetti.

I risultati mostrano una correlazione fra consumo di sigarette e QI: chi fuma risulta essere meno intelligente rispetto ai non fumatori e alla media generale della popolazione, ed è sempre meno intelligente quante più sigarette fuma al giorno (o meglio: meno è intelligente, più fuma).

Nella popolazione generale il QI medio è pari a 100, mentre nel campione esaminato:

- i non fumatori avevano un QI medio di 101

- i fumatori avevano un QI medio di 94 se fumavano 1 pacchetto al giorno, e di 90 se fumavano 2 pacchetti al giorno, risultando mediamente del 10% meno intelligenti rispetto alla popolazione generale

- i fumatori che al momento dei test non fumavano, ma che hanno poi iniziato a fumare entro i 21 anni (entro il termine dei 3 anni di servizio militare), sono risultati comunque meno intelligenti di chi ha continuato a non fumare

- gli ex fumatori si collocavano ad un livello intermedio: erano più intelligenti di chi fumava, ma meno intelligenti di chi non aveva mai fumato.

Il livello culturale della famiglia di provenienza non influenzava i risultati, che sono trasversali da questo punto di vista.
I soggetti con un gemello sono stati paragonati a lui, permettendo di dimostrare che il gemello fumatore era significativamente meno intelligente del gemello non fumatore.


Cosa significa?

I ricercatori non hanno inteso mettere in correlazione gli effetti del fumo con una diminuzione delle abilità cognitive, ma piuttosto dire che CHI E’ MENO INTELLIGENTE E’ PIU’ A RISCHIO DI DIVENTARE TABAGISTA e che minore è il QI, maggiore è il numero di sigarette fumato.

Precedenti studi longitudinali (che misurano l’andamento di una variabile nel corso del tempo) condotti su bambini avevano già dimostrato che il QI misurato nell’infanzia è correlato al rischio di sviluppare tabagismo in adolescenza: per questo motivo i ricercatori concludono che chi è in partenza meno intelligente fuma, e non diventa meno intelligente a causa del fumo (per quanto i danni del fumo siano notevoli e molteplici).

Questo risultato è in linea anche con i dati che correlano i QI meno alti con il rischio di sviluppare dipendenza da sostanze e obesità.

A dispetto della fantasia che alcuni ragazzi sviluppano, e cioè che il fumo li faccia apparire più interessanti/grandi/indipendenti, i risultati dimostrano quindi che una sigaretta in bocca può conferire al massimo patente di minore intelligenza.

Se questo dato fosse utilizzato nelle campagne d’informazione e sensibilizzazione sui danni del tabagismo avrebbe forse più effetto rispetto ai messaggi stampati sui pacchetti, che non spaventano quasi nessuno.
Forse il pensiero di essere etichettati come meno intelligenti sarebbe una motivazione utile per smettere.

Fonte:

www.scribd.com/doc/35952518/Cognitive-test-scores-in-male-adolescent-cigarette-smokers-compared-to-non-smokers-a-population-based-study
Data pubblicazione: 27 dicembre 2010

8 commenti

#2
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Dr. Luigi Laino

Diciamo pure che il fumo provoca il CANCRO diciamo pure che il fumo provoca gravi malattie cardiovascolari. Diciamo che al mondo ogni 6 secondi muore una persona (spessissimo giovane) di CANCRO.

Diciamolo. A TUTTI.

Diciamolo e consideriamo che chi è conscio di questo e preferisce rischiare sulla propria vita e su quella dei propri cari (il fumo passivo cronico provoca più danni di quello attivo) è SICURAMENTE meno intelligente di chi sceglie consapevolmente di non fumare.

questo a prescindere dal quoziente intellettivo!

#4
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Utente 404XXX

http://www.worldometers.info/it/ basta dare un'occhiata qui .. ogni 5 secondi circa nel mondo vengono sparate 1 milione di sigarette.. numeri da far girare la testa..
Comunque grazie al cielo odio il fumo, ma secondo me il fumare rende sicuramente anche meno intelligenti in quanto c'è una minore ossigenazione nel cervello, fattore decisamente importante quando si tratta di connettere i neuroni :) .

#5
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Utente 237XXX

Buonasera a tutti ! x me tutte grandi eresie quante persone lsureati

#6
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Utente 237XXX

Buonasera a tutti! Mio umile pensiero x me sOno tutte eresie quante persone laureate compreso medici fumano e non poco!????? Su siamo realisti ma SOPRATTUTTO INTELLIGENTI è vero l'intelligenza è una dote innata non si acquisìsce certamente sui libri.

Serena notte a tutti.

#7
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Utente 404XXX

Non so se questo sia il luogo per discuterne (spero di sì) comunque no utente 237907, premesso che neanche noi sappiamo cosa sia l'intelligenza, è per certo però che tenere la mente allenata aumenta la connettività neuronale e permette di richiamare al meglio l'informazione.. inoltre imparare nuove cose e usare la mente aumenta in spessore la mielina, il famoso strato presente nell'assone delle cellule sinaptiche dei vertebrati, in questo modo, ancora, c'è maggiore connettività e si aprono nuove strade per la creazione di ulteriori sinapsi.

In conclusione, sebbene l'intelligenza sia un qualcosa di profondamente difficile da valutare visto che sono state trovate almeno 7 intelligenze diverse, si può affermare che allenarsi, fa diventare più intelligenti.

Per la questione "Medico e fumo" a parte che il fatto di studiare e fumare questo non significa che 1) Il fatto di studiare moltissimo non preclude la possibilità di ricordare ed apprendere 2) E se quelle stesse persone non avessero fumato? Sarebbero andate meglio? Sicuramente sì.. invece di studiare 8 ore, avrebbero avuto lo stesso risultato con 6.. ad ogni modo discorso troppo complesso, non si può fare sempre nero e bianco.. la cosa però che è certa al 100% è che il FUMO FA MALE, punto questo è una verità.

Tra l'altro è bene vedere anche la statistica di persone che si ammalano.. certo se prendiamo i casi singoli per sostenere la nostra tesi allora magari ci riusciamo pure.. ti potrei dire che Eistein fumava.. crack? Ed è tra i più intelligenti in assoluto (la parte del cervello adibita alla logica-matematica aveva un volume maggiore quando è stata eseguita la biopsia) e come lui anche (pochi) altri.. quindi secondo me il discorso è difficile, però se possiamo mettere la mano sul fuoco è che, tendenzialmente, a parità di condizioni genetiche, salutari, abitudinarie, alimentari, comportamentali, sociali, economiche e via dicendo, il fumo può peggiore anche la memoria e l'apprendimento (diminuzione materia grigia) senza contare la minore ossigenazione del cervello.. la famosa frase "ti bruci i neuroni con quella canna" quindi.. è bene smettere :) .

#8
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Utente 560XXX

Una cosa è certa: fumare è un comportamento non intelligente.

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