Eiaculazione precoce e mancanza d’erezione e viceversa

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

La sessualità maschile, proprio per la sua caratteristica di visibilità, misurabilità e quantizzabilità, è più esposta a possibili fallimenti orizzontali, rispetto ad una sessualità femminile, che per caratteristiche di interiorità, mucosità ed  assenza di possibili verifiche, rimane più riparata da  ansiogene e quantitative  misurazioni.
-Il deficit erettivo, un tempo chiamato impotenza, è  caratterizzato dall’ “impossibilità a mantenere un’adeguata rigidità sufficiente per una prestazione soddisfacente per il soggetto”; è una disfunzione sessuale che compromette la seconda fase della risposta sessuale, cioè quella dell’eccitazione e, può a volte non intaccare la fase del desiderio e la fare dell’orgasmo.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1135-impotenza-o-deficit-erettivo-quale-differenza.html
-L’eiaculazione precoce, invece, è una disfunzione sessuale che compromette la terza fase della risposta sessuale, cioè la fase dell’orgasmo; è infatti caratterizzata dall’assenza di capacità di procrastinare nel tempo il punto di non ritorno eiaculatorio, l’orgasmo e l’eiaculazione infatti si manifestano prima che il soggetto lo desideri.
Apparentemente disgiunte, queste due disfunzioni sessuali maschili, sono spesso “conseguenti e l’una può essere causa dell’altra e viceversa”.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/963-eiaculazione-precoce-primaria-e-mancanza-d-erezione-secondaria.html
Il perpetuarsi nel tempo dell’esperienza dell’e.p., amplificata dal vissuto nefasto e di insoddisfazione della partner, costituiscono il presupposto per l’instaurarsi e  l’aggravarsi nel tempo delle difficoltà sessuali .
L’assenza eo vulnerabilità erettiva, rappresenta una  “strategia difensiva” dell’uomo sofferente, che spaventato da un’ “estrema velocità della tempistica eiaculatoria”,inconsapevolmente, preferisce non avventurarsi in un fallimentare atto amoroso.
E’ vero però anche il contrario :  una vulnerabilità erettiva non adeguatamente attenzionata, diagnosticata e curata, può sfociare in episodi di eiaculazione precoce; il soggetto non percependosi sicuro e presente alla sua erezione, preferisce eiaculare precocemente, prima di incorrere nella ansiogena possibilità di detumescenza prematura del pene.
Una diagnosi differenziale di tipo andrologico, che possa fare ordine nel dolore e disagio sessuologico del paziente ed un’adeguata e mirata terapia conseguente, diventano la strada maestra per la risoluzione dei disagi psico-sessuologici, al fine di restituire al singolo ed alla coppia, salute , serenità sessuale e qualità di vita.
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire , un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione delle disfunzioni.



Data pubblicazione: 27 novembre 2011

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