I controversi "Esercizi di Kegel"
Comunemente vengono definiti “esercizi di Kegel”, avendo un nome piuttosto complesso e più difficile da mandare a memoria: fisiochinesiterapia del piano perineale.
Costituiscono una delle possibili modalità di allenamento di tale zona del nostro corpo e devono il loro nome al ginecologo statunitense Arnold Kegel, che inizialmente, una sessantina di anni orsono, destinò questi esercizi di contrazione e rilassamento alle donne affette da incontinenza urinaria e/o prolasso genitale, giungendo ad osservare però che avevano un interessante “effetto collaterale”: l’aumento di piacere sessuale. Proprio in virtù di questo, a volte i muscoli del pavimento pelvico vengono anche chiamati da qualcuno “muscoli della felicità” o “muscoli dell’amore”.
Attualmente questo tipo di riabilitazione può essere indicato a donne e uomini che presentano problematiche di tipo medico e/o sessuologico.
Capita che nelle richieste di consulto gli Utenti chiedano lumi rispetto alla loro utilità e ricorrentemente vengono svolti studi a favore o contro, come recentemente riportato:
È bene sapere che per controllare la propria muscolatura pelvico-perineale è indispensabile:
- sapere di possederla (e non è così ovvio come sembrerebbe)
- saperla riconoscere per mezzo dei segnali propriocettivi
- saper capire se è contratta oppure rilassata
- apprendere lo schema motorio da utilizzare per poterne controllare a piacere la contrazione o il rilassamento
Da ciò discende una fondamentale considerazione, ossia il fatto che bisogna assolutamente evitare il fai-da-te: si tratta comunque di una terapia che va indicata dopo un’attenta valutazione clinica (da parte del ginecologo o dell’andrologo) e che va inserita in un più ampio percorso di cura personalizzato, che può richiedere anche l’intervento dello psicologo, specialmente in caso di problematiche di tipo sessuologico.
Inoltre, si precisa che è necessario evitare l’autosomministrazione senza uno specifico addestramento, poiché è importante evitare il reclutamento di altri muscoli (addome, glutei, coscia...), in modo che non si verifichino contrazioni muscolari “parassite” che potrebbero influire negativamente, aumentando, ad esempio, la sensazione generalizzata di allarme che è in parte causa del problema che si vorrebbe risolvere (es. vaginismo, eiaculazione precoce).
Riassumendo, questi esercizi vanno effettuati solo se sono specificamente e personalmente indicati da un professionista e dopo un adeguato addestramento: va assolutamente evitato il passaparola da parte di amici o via web.
Per approfondire:10 consigli per mantenere la tua erezione