A.B.C. Mi sento bene, perchè penso bene
(Autoterapia Razionale Emotiva) A. Ellis
Non sempre ci rendiamo conto che siamo noi i responsabili delle nostre reazioni,questo vuole dire che,il modo in cui si interprettano gli eventi è soggettivo cosa per cui e bene capire il modo in cui ognuni di noi interpretta le cose,visto che secondo Epiteto Non sono gli eventi che ci fanno stare male ma il modo in cui si guardano tali eventi.
Nel attimo in cui un individuo osserva un evento parla a se stesso,si fa un monologo inetriore, questo monologo interiore può aprirci il paradiso oppure può farci sentire l'inferno,vedimo i principi della terapia RET.
Dialogo Interiore: è il meccanismo attraverso il quale l’individuo elabora una propria visione degli eventi commentando internamente ogni esperienza personale.
Molti dei nostri contenuti mentali sono un’elaborazione di ciò che ci è pervenuto per mezzo degli organi di senso in seguito all’esperienza. Così, attraverso scambi chimici tra neuroni, impariamo ad associare la Gioia al Riso, il biasimo e la condanna alla parola “cattivo” la cautela agli oggetti affilati e così via. Malgrado la nostra mente sia molto abile nel convertire l’informazione sensoriale in una nuova convinzione, questo avviene spesso in base all’esperienza soggettiva, che nn è sufficiente a garantire la veridicità di un dato convincimento.
Esempio della paura del cane.
Così come alcuni possono avere un’irrazionale paura di un cagnolino, molti altri possono coltivare convinzioni irrazionali su se stessi o sul mondo circostante. Queste si formano attraverso esperienze sensoriali, e principalmente attraverso le Parole, i messaggi che vengono trasmessi da genitori, familiari, insegnanti, amici, conoscenti. Nel corso degli anni tali modi di pensare diventano abituali e si strutturano come elementi stabili del sistema di convinzioni dell’individuo senza che vengano mai messi in discussione.
La terapia Relazionale-Emotiva (RET)
La teoria psicologica che ha dato maggior impulso allo studio dei meccanismi mentali che stanno alla base delle nostre reazioni emotive è la Terapia Razionale-Emotiva( RET rational-emotive terapy) ideata dallo psicologo statunitense Albert Ellis che si è basato sia su studi clinici, sia sullo stoicismo, buddismo, taoismo.
Secondo questa terapia le reazioni emotive ai diversi eventi sono influenzate dal modo in cui l’individuo rappresenta nella propria mente tali eventi, cioè dal modo in cui pensa ad essi.
Sono i contenuti mentali razionali o irrazionali (dialogo interiore) che ci portano ad avere un’esplosione di collera furibonda( o simili) o a controllarci.
La terapia relazionale-emotiva spiega il meccanismo che sta alla base delle reazioni emotive attraverso il modello ABC delle emozioni:
-il punto A indica un qualsiasi evento o situazione
-il punto B comprende tutt i pensieri riguardanti il punto A
-il punto C è la reazione emotiva e il comportamento che ne deriva
Secondo questo modello non è l’evento(A) a causare l’emozione(C), ma piuttosto sono i pensieri(B) che determinano il tipo di reazione emotiva e comportamentale.
Non è facile mantenersi razionali in certe circostanze, ma con un allenamento regolare e una pratica costante si può imparare ad essere meno in balia delle proprie emozioni.
I pensieri che creano problemi
Quali sono i contenuti del dialogo interiore che procurano a noi stessi o agli altri inutile sofferenza e disagio?
La RET definisce irrazionali i pensieri che ci portano ad avere reazioni emotive esageratamente negative in rapporto a una data situazione:
-descrivono in modo non realistico gli eventi distorcendoli
-sono pensieri esagerati, assolutistici
-non aiutano a raggiungere i propri scopi
-portano a reazioni emotive eccessivamente intense e prolungate
Pensiero assolutistico si trasforma da preferenza razionale a esigenza assoluta, che assume la forma di “doverizzazione” :
-devo assolutamente ottenere ciò che desidero
-gli altri devono sempre trattarmi bene
-certe cose non devono assolutamente succedere
-bisogna che gli altri si comportino in modo sempre corretto
Pensiero catastrofico esagera oltremodo l’aspetto spiacevole o doloroso di certi eventi:
-è una cosa tremenda non riuscire a farsi ascoltare dai propri figli
-è terribile avere a che fare con un bambino così irrequieto
-è orribile essere criticati
Intolleranza, insopportabilità denotano una bassa tolleranza alle frustrazioni:
-non posso sopportare tutta questa confusione
-è insopportabile avere così tanto lavoro da fare
-non posso tollerare di essere trattato in un modo così arrogante
Svalutazione globale di sé o degli altri poiché non si è riusciti bene in qualcosa ,si è un fallimento totale, poiché uno o più aspetti del comportamento di una persona sono negativi, allora l’intera persona è negativa:
-Sono così stupido ed incompetente
-sono un disastro
-la mia vicina di casa è una vera carogna
-questi bambini sono dei selvaggi
Indispensabilità, bisogni assoluti erroneamente pensiamo che sia indispensabile ciò che in realtà è solo desiderabile, auspicabile, utile, ma di cui possiamo anche fare a meno
-ho bisogno di essere stimato dai miei amici
-non potrei andare avanti se non avessi l’affetto di certe persone
-è indispensabile che i miei familiari riconoscano e apprezzino ciò che ho fatto per loro
Generalizzare sono generalizzazioni estreme che ci portano ad avere una visione disfattista della realtà. Pensare in termini di “sempre”, “mai”, “tutti”, “nessuno”.
I pensieri razionali comportano invece una visione più realistica e spesso positiva della realtà, che ridimensiona l’impatto emotivo di certi eventi e facilita il conseguimento dei propri scopi.
Se sei interessato ad imparare questa tecnica,prenotati per il prossimo corso di formazione in autoterapia (RET).
Dr .Elton Kazanxhi
Pubblicato da Associazione di Promozione Sociale
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