Orgasmo femminile vaginale o clitorideo?
Durante la mia pratica clinica quotidiana, mi trovo spesso a rispondere a domande inerenti la sessualità femminile, in particolar modo relative alla risposta orgasmica della donna.
L’universo femminile, a volte, appare misterioso e sconosciuto anche per le donne stesse: c’è una grande confusività sui meccanismi psichici e fisici che sono responsabili dell'orgasmo nella donna.
Le adolescenti e le giovani donne, non ancora esperienti, non hanno l’opportunità di trarre informazioni scientificamente veritiere e fruibili da un eventuale percorso di educazione sessuale ed appaiono spesso spaurite e terrorizzate dal non riuscire a provare piacere durante un rapporto sessuale, in particolare se si tratta della prima volta.
La mappa corporea del piacere femminile è totalmente differente da quella maschile, l’erotismo è indubbiamente più diffuso su un continuum corporale e meno localizzato sui genitali, sia esterni che interni. L’erotismo maschile, così come la mappa corporea associata all’eccitazione ed alla risposta orgasmica, oltre che essere più di tipo meccanico, è notevolmente circoscritto alla zona pelvica.
L’orgasmo femminile è vaginale o clitorideo?
Uno rappresenta un orgasmo maturo e l’altro di seconda classe?
C’è una grande confusione in merito a questo argomento.
Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, effettuava un distinguo netto tra i due orgasmi: quello clitorideo veniva considerato un orgasmo “nevrotico” ed acerbo, tipico di personalità immature, quello vaginale, era invece il solo orgasmo possibile e appartenente ad una sessualità adulta.
Nella realtà clinica, non esiste questo distinguo, è differente il tipo di stimolazione che si attua per ottenerlo. La zona clitoridea è indubbiamente fortemente innervata e pertanto procura in modo più immediato un orgasmo senza penetrazione.
L’orgasmo ottenuto con la penetrazione è più lento ad arrivare, ma si ha ugualmente un coinvolgimento indiretto della zona clitoridea, a seconda delle posizioni adottate o, comunque, con la contrazione delle fasce muscolari circostanti.
Se una donna ha difficoltà a raggiungere l’orgasmo con il partner, dovrebbe, a mio avviso, affrontare questa difficoltà, senza pudore e paura di ferire il partner o, timore di farlo sentire inadeguato. Una buona armonia di coppia ed un buon livello di comunicazione aiuta le donne a risolvere alcune difficoltà associate all'ansia da prestazione e all’anorgasmia coitale; molti uomini non conoscono bene l’anatomia e le sessualità femminile.
Affrontare questi argomenti, all’interno della coppia o, nei casi più severi con uno psicologo, può far ritrovare alla coppia una buona ed appagante sessualità.