Eiaculazione precoce e pensieri ossessivi e catastrofici
L’eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale che compromette la fase dell’orgasmo, caratterizzata dall’assenza di controllo del punto di non ritorno eiaculatorio, dal perpetuarsi di rapporti sessuali frettolosi e scarsamente appaganti e da una massiccia ripercussione su singolo, coppia ed autostima.
Le cause che concorrono all’insorgenza ed al mantenimento di questa dolorosa e frequente disfunzione sono molteplici, si parla infatti di multifattorialità, immaginare sia per quanto riguarda l’aspetto diagnostico, che poi terapeutico di identificare un’unica ed univoca causa correlata all’e.p., è vano e falso e concorre a mantenere la disfunzione immodificata nel tempo.
Avere la consapevolezza del disagio e della non risolvibilità della disfunzione,senza un’adeguata terapia, è il primo passo in avanti verso la guarigione.
L’E.P., crea e concorre a mantenere una condizione di solitudine nell’uomo che ne soffre, di isolamento e di sofferenza, danneggiando anche le coppie più salde ed affiatate.
L’impatto emotivo della sessualità sulla vita dell’uomo è notevole, può infatti avere notevoli ripercussioni negative sull’equilibrio psichico, sull’autostima, sulla qualità della vita, creando stress prolungato, disturbi d’ansia ed inevitabili disagi relazionali.
Nel “consolatorio immaginario” di chi soffre di E.P., all’inizio viene spesso confusa per foga, per troppa passione, per un’eccesso di coinvolgimento, per inesperienza, ma in seguito subentra la consapevolezza che qualcosa non funziona, incrementando l’ansia e la preoccupazione, sia per se stessi e per la partner.
Tra le leggende metropolitane pseudo curative l’e.p., che dilaga sia con il tam tam dell’etere, che tra i giovani mediante un passa parola, è quella correlata al “possibile utilizzo dell’immaginario”.
Durante le mie raccolte anamnestiche molti pazienti mi confidano di utilizzare l’immaginario con modalità catastrofiche ed ossessive, di produrre cioè immagini mentali nefaste e dolenti per la loro psiche (per es. lutti, malattie, catastrofi, tradimenti); altri ancora si procurano dolore fisico durante la penetrazione, si auto-infliggono pizzicotti o si graffiano, nel tentativo di spostare l’attenzione dall’incontrollabile piacere, al dolore.
Tali strategie, oltre a rappresentare l’anti-appagemento per eccellenza, rappresentano la strada più rapida per velocizzare il riflesso eiaculatorio, in quanto spostano l’attenzione dal controllo eiaculatorio ad altro ad alto impatto negativo.
La non concentrazione sulla fisicità, sensorialità, piacere sessuale,sposta l’attenzione dal “cattivo utilizzo dell’immaginario”, al punto di non ritorno eiaculatorio, facendo transitare il rapporto sessuale in un catastrofico e frettoloso atto amoroso.
Una diagnosi andrologica ed una terapia mirata sono le uniche strade risolutive la disfunzione.