Transessualismo, dig e prostituzione.

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo
Oggi, si parla frequentemente di transessualismo.
Il trans è colui o colei, che nasce appartenente ad un sesso biologico e, sin dall’infanzia, sviluppa una forte e persistente identificazione nel sesso opposto, manifestando un desiderio imperante di poter vivere nel ruolo dell’altro sesso e, soprattutto un bisogno estremo di essere riconosciuti ed accettati dalla società come appartenenti al sesso scelto.
Tale condizione, viene chiamata DIG, disturbo dell’ identità di genere, detto anche disforia di genere.
Il disturbo è molto più frequente nella forma “andro-ginoide”, cioè quando il paziente nasce maschio e desidera “ transitare”verso il sesso femminile, piuttosto che “gino-androide”.
Perchè molti uomini oggi, cercano esperienze sessuali con i trans?
Secondo voi sono correlate agli esiti della rivoluzione sessuale?
Il "cliente tipo", che va con i trans, viene mosso da meccanismi erotici differenti, rispetto alla ricerca della semplice prostituta donna.
Spesso è mosso da inconscie tendenze omosessuali, che nel rapporto sessuale consumato con un trans non operato, vengono ampiamente soddisfatte e, ben celate e mascherate dai grossi seni e, da tratti fenotipicamente femminili.
Un altro aspetto da non sottovalutare durante il rapporto sessuale con un trans è l’incontro, estremamente rassicurante, con la genitalità maschile, che si contrappone ad una sessualità femminile richiedente , aggressiva e, spesso vampirizzante.
Mi farebbe piacere cosa ne pensate a riguardo.
Data pubblicazione: 11 dicembre 2010

3 commenti

#1
Foto profilo Specialista deceduto
Dr. Giorgio Cavallini

Gli esempi culturali in tal senso sono pochini e poco attendibili: forse i dati più significativi riguardano l' antica repubblica veneta molto attenta alla riproduzione delle famigle oligarchiche (Bragadin, Morosini, Valliero ecc...) che detenevano il potere, al punto tale da allineare le più belle prostitute d' Europa (importate a spese della repubblica) sul "ponte dele tete" nei momenti di bassa natalità, che regolarmente si verificavano nei periodi di maggiore prosperità economica (non culturale) della repubblica. Più o meno in questi periodi venivano registrato un incremento dei postriboli ove "feminei" (uomini travestiti donne) esercitavano.
Pare quindi un fenomeno legato anche a alla non necessità di procreazione.

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!