Apatia e distacco emotivo sempre più diffusi tra i giovani
Le festività imminenti possono essere un’occasione per coinvolgere e spronare i giovani sempre più afflitti da apatia e distacco emotivo.
Si tratta di ragazzi che pian piano riducono le proprie attività sociali e si isolano, come dimostra la diffusione del fenomeno Hikikomori. Grazie alla famiglia, il Natale può aiutarli a recuperare vitalità interna, benessere, vivacità emotiva e uno spirito diverso.
Apatia nei giovani: quali sono le cause?
In un periodo in cui i giovani affrontano una serie di sfide, molti vivono tutto questo impegno emotivo, con grande fatica.
E così in loro compare apatia, perdita di piacere nel fare le cose, mancanza di interesse per la propria persona e per la sfera sociale e verso le nuove esperienze. In questa situazione, il confine tra adattamento difensivo e depressione può divenire labile.
La passività agli eventi e la difficoltà a prendere parte ad attività che richiedono attenzione prolungata e concentrazione, è mortificante: non è percepita come espressione di un disagio interiore o di una malinconia profonda. Per questo molti giovani si sentono profondamente mortificati dalla mancanza di motivazione che colpisce i diversi aspetti della vita.
Dai cambiamenti climatici a quelli socio-economici, passando per gli snodi evolutivi degli adolescenti, i giovani si trovano immersi in una realtà in continuo e rapido cambiamento.
Questa realtà rispecchia i loro mutamenti interiori, senza però offrire una visione proiettata nel futuro che tenga presente il passato e la storia personale di ognuno. Inoltre, non offre la possibilità di immaginare e pensare trasformazioni positive per se stessi e per la propria vita.
La situazione attuale, con l'occupazione delle scuole da parte degli studenti, solleva interrogativi sulla reale capacità di comprensione dei loro bisogni e delle loro esigenze da parte delle istituzioni educative.
La problematica non risiede negli insegnanti, ma nell'organizzazione della scuola stessa, troppo burocratizzata.
Temi come il Covid-19, le crisi belliche internazionali e le questioni sociali, tra cui baby-gang e femminicidi, contribuiscono a creare un clima di tensione che genera ansia e incertezza, alimentato e amplificato dai social media.
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L'eccessiva esposizione mediatica dei fatti di cronaca nera, spesso, induce preoccupazione e paura negli adolescenti. In questa fase, invece, i giovani hanno bisogno di essere rassicurati e di poter intravedere una prospettiva positiva, senza negare i problemi reali ma contestualizzandoli e dimensionati correttamente.
Certamente è essenziale concentrarsi sui disturbi mentali gravi, come un disturbo depressivo, in quanto causano grande sofferenza ai pazienti e alle loro famiglie, nonostante il grande impegno profuso dai servizi pubblici per la salute mentale.
D’altro canto, è altrettanto necessario occuparsi del disagio psicologico “sottosoglia” che si manifesta in molti giovani, prevenendo o intervenendo su apatia e distacco emotivo, sostenendo sia i ragazzi che i loro genitori.
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Come approfittare del Natale?
Il Natale è un'occasione unica per stare insieme, condividere momenti in cui il “fare insieme” è una forma di comunicazione importante esattamente come il parlare.
Certo, il tempo per parlare e ascoltare va ricercato e talvolta, lasciato emergere attraverso costruzione giocosa di una particolare intimità, tipica dei periodi di vacanza e dei giorni di festa.
Sentirsi vicini, aiuta a migliorarsi e riprendersi: bisogna invitare i ragazzi a staccare dalla routine e dalle attività quotidiane, a riposarsi e svagarsi.
Esiste un tempo per ogni cosa:
- un tempo per studiare
- un tempo per riposare
- un tempo per apprendere
- un tempo per sedimentare
- un tempo per il sacrificio
- un tempo per il piacere.
Bisogna incoraggiare e valorizzare tutto il tempo trascorso con i genitori, che sono una fonte specifica di amore, una forma preziosa di sostegno. L'amore è una tra le migliori forme di prevenzione.
A Natale i giovani desiderano e si aspettano di “tornare a casa”, questo desiderio non intacca la loro autonomia, non pregiudica la loro indipendenza, infatti, ravvivare i legami familiari rasserena, fa sentire sicuri e più forti.
Questo periodo offre un'opportunità unica alla persona apatica, per questo va valorizzata per essere vissuta pienamente, come merita.
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