Stress da lavoro burnout.

Cresce lo stress da lavoro con disturbi alimentari

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Dr.ssa Adelia Lucattini Psichiatra, Psicoterapeuta

Sempre più giovani sono colpiti dal burnout, la sindrome dello stress da lavoro. In crescita anche i disturbi alimentari e il disagio psicologico ad esso correlati.

Cos'è il burnout?

Lo stress da lavoro, riconosciuto anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come una vera e propria sindrome, può avere serie conseguenze non solo di natura psichica, ma anche fisica.

Per le sue caratteristiche e le conseguenze dirette su lavoratori e studenti, il burnout è considerato una condizione che influenza lo stato di salute e il benessere generale delle persone.

Il sentirsi esausti, sfiduciati e insicuri, può essere causato da uno stress intenso e prolungato, al lavoro in sede o a casa (smart working). Il burnout è una condizione ben diversa dalla “depressione reattiva”, che è legata a traumi, lutti, perdite e separazioni.

Sintomi del burnout

Nella “depressione reattiva” vi è un umore depresso, stanchezza fisica e mentale, insonnia, deficit di attenzione e concentrazione. Nel burnout, che letteralmente significa “bruciato”, “esaurito” o “scoppiato”, i sintomi sono altri.

Vediamo come si può riconoscere il burnout:

  • Il primo sintomo è un esaurimento nervoso, le persone si sentono emotivamente prosciugate e fisicamente esauste, si sentono incapaci di recuperare energie sufficienti per affrontare nuovi progetti lavorativi.
  • Il secondo, è l'alienazione dal lavoro, le persone percepiscono il lavoro come sempre faticoso, frustrante e stressante. Per opporsi alla sofferenza emotiva, inconsciamente si difendono, diventando cinici e distaccati verso i colleghi e il pubblico.
  • Il terzo sintomo è la diminuzione dell’efficienza lavorativa: perdono motivazione, concentrazione e creatività. Col tempo, si sentono sopraffatti dalle richieste professionali e non riescono a rispondere come vorrebbero alle richieste lavorative.
  • Infine, insorge decadenza dell’autostima e sfiducia in se stessi: il logoramento causa la perdita di fiducia nelle proprie capacità, sul lavoro e nella vita.

Per approfondire:9 segnali per riconoscere la scarsa autostima di sé

Come si manifesta lo stress da lavoro?

I primi segnali sono psicologici con disturbi del sonno, fatica ad andare al lavoro e ansia sintomatica.

Col passare del tempo, infatti, compaiono somatizzazioni correlate allo stress protratto. Questa condizione porta ad una attivazione surrenalica con maggiore liberazione di adrenalina e non adrenalina e anche di cortisolo, che causa immunodepressione con disturbi fisici ricorrenti.

Lo stress, inoltre, ha effetti sul corpo:

  • a livello cardiaco (tachicardia parossistica o tachiaritmie),
  • a livello gastroenterico (gastriti o coliti funzionali),
  • emicrania,
  • disturbi cutanei (eritema, eczema, orticaria, etc.).

Quali sono le cause dello stress da lavoro?

Tutti questi fattori generano disagio psicologico e dunque stress:

  • I carichi lavorativi eccessivi e i problemi relazionali sul luogo di lavoro, possono portare all'esaurimento psicofisico, poiché sono microtraumi quotidiani “cumulativi”;
  • le smisurate incombenze lavorative, se si protraggono nel tempo;
  • la mancanza di controllo sul proprio lavoro anche per portare a termine mansioni non definite;
  • il distacco dall’istituzione a cui si appartiene, dovuto a isolamento o mancato inserimento in un gruppo di lavoro e un basso senso di appartenenza;
  • un clima teso e rancoroso tra colleghi in assenza di un ambiente organizzativo di supporto, necessario per risolvere le situazioni stressanti;
  • l’insicurezza lavorativa, la preoccupazione di una possibile riduzione delle mansioni e la paura di perdere il lavoro.

Infine anche la mancanza di riconoscimento del lavoro svolto, delle proprie capacità e dell’impegno profuso possono incidere su questo senso di malessere.

Per approfondire:Come difendersi dal mobbing?

Il burnout colpisce anche gli studenti

La sindrome da burnout è un problema diffuso nella popolazione ed è ancora sottovalutato, soprattutto nei giovani, tra i quali risulta in progressivo aumento.

Le conseguenze più eclatanti, soprattutto dopo la pandemia, sono state:

  • il licenziamento in massa (la cosiddetta fuga dal lavoro) in alcune categorie di lavoratori, improvvisa e imprevista,
  • l'abbandono dell’università, anche poco prima della laurea, per gli studenti.

Turni pesanti, eccessivi carichi di lavoro, dovuti anche a carenza di personale, sono caratteristici del burnout.

Tra essi è da considerare anche il tempo eccessivo dedicato allo studio, ossia quello che avviene senza pause, né momenti di svago e senza alcuna attività fisica che aiuti a combattere lo stress.

Lo stress da lavoro e la pressione psico-emotiva dovute allo studio oggi possono colpire a tutte le età. Questa crescente tensione ha un impatto diretto sulla salute mentale e fisica delle persone e può favorire l'insorgenza di disturbi alimentari anche seri.

Burnout e disturbi alimentari

Lo stress intenso e prolungato, sul lavoro o nello studio, possono portare a binge eating, anoressia e bulimia.

Molte persone trovano nel cibo conforto e consolazione, soprattutto nei dolci che, com’è noto, per la presenza di zuccheri raffinati danno un flash, un benessere mentale, in parte simile a quello procurato da alcune droghe.

Inoltre, l’introduzione eccessiva o insufficiente di cibo, è anche una forma di controllo delle ansie persecutorie che:

  • vengono metaforicamente “divorate” nella bulimia,
  • tenute a distanza nell’anoressia o scarsa alimentazione.

In questo modo si aggrava ulteriormente il problema psicologico e depressivo, a causa dell’eccessivo aumento o drammatica perdita di peso.

Stress da lavoro: cosa fare?

È cruciale riconoscere i sintomi tempestivamente e cercare aiuto sempre, affinché la situazione non si cronicizzi e diventi un vero e proprio rischio per la salute.

Gli effetti del burnout si instaurano lentamente, ma persistono a lungo, se non affrontati. Il benessere psicologico e la salute mentale devono essere sempre una priorità, sia sul posto di lavoro, che nelle Università.

La prevenzione del burnout dei dipendenti deve essere considerata una delle priorità nel Risk Management aziendale, ancora troppo poco attivo in Italia. Così come il supporto emotivo agli studenti è compito della famiglia insieme a Scuola e Università.

Il sostegno psicoanalitico è un valido aiuto in ogni momento di difficoltà. La prevenzione del burnout e la sua cura, sono essenziali per garantire il benessere individuale e familiare in una società sempre più sana e prospera.

👉🏻L'esperto risponde: Stress da lavoro: a chi devo rivolgermi?

Data pubblicazione: 15 novembre 2023

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