Capire le dipendenze
Da poco uscito su Amazon in formato cartaceo o kindle, un mio saggio in forma di libero racconto di esperienze dirette e parentesi sulle principali conoscenze che il pubblico dovrebbe avere chiare sul tema delle dipendenze, soprattutto per chi cerca di capire quale è il nucleo del problema, come se ne esce e quali sono i metodi disponibili in maniera scientifica (per fortuna ci sono).
A mio avviso un libro utile per le famiglie, e anche per chi direttamente vive su se stesso il problema e sta pensando a come risolverlo. Utile anche per chi ne ha già provate tante e pensa che non ci sia più niente da fare. Utile per chi pensa "il problema sono io" ma anche per chi pensa che "ne esco solo se lo voglio veramente", per chi non capisce come mai non riesce a trovare la giusta forza di volontà, o chi pensa di esser ricaduto proprio quando sta andando tutto bene, perché è andato storto qualcosa. Insomma, per tutti quelli che non hanno risposte, o che le hanno ma non gli servono a niente, perché il problema è sempre qui con loro.
Utile perché spiega che certe parole usate ormai come fossero scontate sono invece dei gusci vuoti. Forza di volontà, disintossicazione, riabilitazione, sono parole piazzate sulla schiena e nel cervello delle persone. Le persone curate in maniera chiara, e con una grande fatica per realizzare il contatto e la cura, in sé anche semplice, non hanno dovuto far leva su una forza di volontà che non corrisponde a niente (la abbiamo tutti, non ce l'ha nessuno nella malattia), si sono disintossicati smettendo, e da lì è iniziata la loro riabilitazione, sofferta e lenta magari, per alcuni incompleta e con ostacoli grossi, con gli aiuti che avevano, senza immaginari sistemi sociali che ti supportano e ti rimettono in sesto senza occuparsi di che malattia hai, e di quanto ricadrai.
Capire le dipendenze: tra cocci, riflessi e sguardi
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