Incel involuntary celibate.

Il fenomeno incel: tipizzazione psichiatrica tra fobia sociale, paranoia e dismorfofobia

matteopacini
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze

Tra i fenomeni moderni si delinea quello chiamato incel (involuntary celibate, celibe involontario). Si tratta di maschi eterosessuali che non riescono ad avere una vita erotica soddisfacente e sono così indirettamente sfavoriti o esclusi da contesti quali la paternità e la famiglia coniugale.

Fattori che favoriscono gli incel

L'esclusione non è però legata a casualità e non è limitata nel tempo, ma è sistematica e dipendente da alcuni fattori cardine. Sono questi i fattori che spingono le donne a preferire alcuni uomini ad altri:

  • l'attrattiva fisica,
  • la disponibilità di soldi,
  • la popolarità/condizione sociale.

Questa, che personalmente classificherei come una “Bella scoperta!”, è indicata come teoria LMS (Look, Money, Status).

Nello scegliersi reciprocamente, poco ci sarebbe di reciproco: in realtà ci troviamo di fronte a branchi di uomini con bassa selettività (che andrebbero non con qualunque donna disponibile, ma quasi) e donne che invece esercitano una selettività vera, scartando quotidianamente occasioni e offerte sessuali, potenziali o concrete.

In altre parole, non siamo “pari” della ricerca del partner sessuale: le donne sono più cercate e cercano di meno. Anche questa è la seconda “Bella scoperta!”, denominata teoria Red Pill.

👉🏻Lo psicologo risponde: Sono un incel adulto: come gestire il peso della verginità?

Chi sono gli incel?

Ad aderire a questa visione sorprendente del mondo sono una serie di persone accomunate dallo scarso successo in ambito sentimentale e sessuale, i quali però poi sono diversi sul piano mentale.

Esiste una categoria di celibi involontari che non vive in maniera rassegnata la propria condizione di svantaggio, ma che cerca di migliorarsi, di aumentare il proprio punteggio.

Per far questo in maniera scientifica, sono stati sviluppati veri e propri modi di quantificare la bellezza, per sapere quante possibilità minime e massime ha una uomo che parte sfavorito.

Tipologie di incel

A questo punto si cominciano a distinguere diverse tipologie di soggetti incel che condivisono questa visione del mondo.

Quelli che si ritengono brutti, fisicamente e anche poco attraenti per gli altri fattori, che non possono utilizzare per compensare la scarsa bellezza fisica;

Quelli che non si ritengono brutti, ma purtroppo non hanno avuto successo con le donne e ritengono che questo derivi da un atteggiamento emarginante, escludente, penalizzante delle donne nei loro confronti.

Alcuni semplicemente non sanno perché.

Altri incel invece ricercano attentamente i motivi e li studiano in rapporto alle teorie generali che regolano il successo o insuccesso sociale e erotico. Nella loro ricerca non identificano quindi delle ragioni “ovvie”, tipo la bruttezza o la stupidità.

Questi si costruiscono l'idea che ci sia quasi una sorta di “complotto” ai loro danni o di passaparola, un gioco al massacro o semplicemente ci siano delle catene di eventi che in maniera fatale producono la loro esclusione dalle possibilità di successo erotico.

In ultima analisi, ritengono che il mondo stesso sia un sistema sadico che li costringe a rimanere “fuori” dal successo erotico e di questo finiscono per incolpare gli altri, parte del complotto o comunque talmente stupidi e cattivi da non capire che le regole del gioco andrebbero cambiate.

Quelli che non saprebbero neanche dire se sono belli o brutti, ma sanno di avere qualcosa che li tiene lontani dalle donne, non tanto per una scelta delle donne, ma per una loro paura (ginofobia) maturata anche come conseguenza di insuccessi o mancati successi precedenti.

L'atteggiamento del celibe involontario con le donne è di soffrire per l'assenza di rapporti, ma di escludere un rapporto vero e proprio con loro, in quanto “fobici” e quindi come tali riconoscibili e perdenti, o destinati a non sapere come gestire un corteggiamento.

Essi si ritengono comunque ingiustamente emarginati, per effetto di una selezione che premia l'estroverso, il sicuro di sé, l'assertivo. Quindi riconoscono di essere “impauriti” dalle donne, ma in parte o del tutto attribuiscono questo ad un sistema di cose che li penalizza.

👉🏻Lo psicologo risponde: Mio figlio si definisce incel: cosa posso fare?

Come fare una diagnosi di persona incel?

Le tre diagnosi corrispondenti al soggetto incel sono:

  • la dismorfofobia, nella sua accezione diretta (fisica, corporea) o lata (anche il carattere, il modo di fare, la popolarità, l'appetibilità sociale, le qualità etc);
  • la paranoia, cioè una percezione distorta dell'atteggiamento altrui, a cui si attribuisce una qualità ostile o irridente o condizionante. Si ritiene che sia voluta e mirata (a se stessi, contro se stessi), anche se non si individuano moventi o spiegazioni plausibili, perché si percepisce che è comunque evidente così. Chi ne soffre ovviamente non ritiene che le cose stiano in questo modo, ma ritiene di essere riuscito a capire che gli altri gli sono “contro” laddove uno potrebbe semplicemente interpretare come “un caso”, una sfortuna, coincidenze etc.;
  • la fobia sociale, che si distingue dalla dismorfofobia: il fobico sociale ha la consapevolezza che la questione risiede in gran parte in una sua paura delle donne e non pensa che ci sia qualcosa che non va “davvero” a livello oggettivo.

Qual è il ruolo della componente ossessiva?

In ogni caso c'è una componente del funzionamento mentale che aggrava le sindromi e che quasi sempre c'è nelle forme nevrotiche, cioè la dismorfofobia (a) e la paranoia (b).

Si tratta della componente ossessiva, che significa quella tendenza analitica che ti spinge a porti i problemi in maniera precisa e puntuale, per trovarne le premesse e le conseguenze secondo una logica compiuta.

In questo modo si costruiscono le “teorie” della bellezza e del successo, che mai saranno di aiuto, perché sono teorie che battono il chiodo là dove è già piantato.

Ad esempio, un fobico, anche se pensa tutto il giorno al perché non riesce a conquistare una donna, ne ricaverà solo teorie che “spiegano” il perché è svantaggiato, ma non potrà mai elaborarne una con cui vincere, semplicemente perché la sua fobia lo tiene lontano dall'oggetto desiderato.

Ha paura di provare, di esporsi, di mettersi in gioco in maniera semplice e basilare, per cui più ci pensa, e più finirà semplicemente per trovare buone giustificazioni al suo insuccesso. Consolazione direi magrissima.

Il caso di Elliot Rodger: il massacro di Isla Vista

La componente “paranoica” di queste teorie sulla bellezza è stata resa famosa dal caso di Elliot Rodger, autore di una strage di giovani che lui riteneva “vincenti” e quasi coalizzati per tenerlo fuori dalla vita sessuale, “forzatamente celibe” (in-cel).

Nei video che ha prodotto, uno dei quali durante l'episodio, prima di suicidarsi, si nota chiaramente sia la posizione di Rodger, che non afferma di essere brutto e sgradevole, ma anzi di essere teoricamente il “perfetto gentiluomo”, ciò che ogni donna dovrebbe volere e apprezzare.

Mentre lui ritiene che le donne apprezzino altre qualità, dozzinali e non meglio definite, per cui in un certo senso corteggiarle diventa come offrire perle ai porci.

Il secondo elemento evidente è che il modo di parlare, l'espressività, richiamano un'emotività “piatta”, non depressiva, ma probabilmente scollegata dalla comunicazione con il mondo.

Probabilmente non riusciva a comunicare con gli altri e si sentiva in qualche modo “spinto fuori” dagli altri, per i quali provava solo odio e rabbia, salvo essere biologicamente costretto a provare attrazione per le donne.

È verosimile che questa sua affettività bloccata fosse il fattore principale che lo faceva forse apparire “odd” (strambo) o “weird” (strano con un accezione negativa) o “spooky” (inquietante).

È possibile che la dimensione sociale amplifichi questo tipo di patologie, perché la competizione, il paragone, il concorrere per un risultato, il doversi comunque definire in mezzo ad una massa (o distinguersi, o tenere il passo degli altri eguagliandoli) è un fattore stressante che fa venir fuori diversi disturbi, affettivi, ansiosi e psicotici.

Quanto più la vita di comunità si svolge in maniera collettiva e corale, tanto più questo fattore può esaltare la differenza tra coloro che in gruppo riescono a dare il meglio e coloro che in gruppo invece non danno niente (i timidi, gli ansiosi, i fobici).

Non c'è quindi da stupirsi se certi temi sono amplificati dall'epoca in cui la socialità è mille volte amplificata dal livello virtuale.

Terapie possibili

Come ci si può approcciare con un celibe involontario dal punto di vista terapeutico?

Più semplice per i fobici, che inizialmente possono non volersi curare perché hanno timore che - curandosi - siano indotti a fare prove destinate poi all'insuccesso (una visione dall'interno della fobia, in cui per il momento è meglio rinunciare che esporsi).

Più difficile per i dismorfofobici, che sono già più convinti della fondatezza della loro idea, cioè ritengono inutile essere più positivi e possibilisti se tanto sono “brutti”, e difendono la propria condizione aggrappandosi al concetto di “problema oggettivo”, che andrebbe risolto.

Tipicamente si sono interessati di chirurgia estetica o hanno eseguito interventi, si sono interessati di cultura fisica per migliorare il corpo etc. con esito negativo rispetto allo scopo generale. Il loro atteggiamento verso chi mette in discussione la loro visione delle cose è scettico se non oppositivo.

I paranoici sono ovviamente i più difficili da “approcciare”, poiché essi sono sicuri di ciò che pensano, e possono semplicemente reagire ad una proposta di cura con un “allora lei non mi crede”, “lei pensa che sia pazzo”, o cose del genere.

Essendo un disturbo della percezione e della formazione dell'idea, è chiaro che non vede se stesso. Un peccato, poiché in realtà le terapie per le paranoie sono probabilmente lente ma possibili.

A livello terapeutico, si può dire che in ogni caso l'obiettivo comune è la prevenzione della cronicizzazione, del peggioramento della consapevolezza e dello sviluppo di atteggiamenti "attivamente" evitanti o ostili (misoginia, ginofobia).

Data pubblicazione: 09 gennaio 2020

109 commenti

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#10
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Dr. Matteo Pacini

Sì, il problema infatti rimane molto "basico". La teoria che gli uomini e le donne sono dispari appunto è una bella scoperta. Può non piacere, ma diventa anche parte del gioco. E' chiaro che il compratore poco interessato negozia meglio. E ovviamente un certo tipo di incontri si fanno bene se non si ha voglia di farli, ma ci si espone ad occasioni in cui ad un certo punto capitano.

#11
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Dr. Matteo Pacini

Pratiche femdom ? Se una persona apre siti dedicati alla pornografia è automatico che si aprano una serie di varietà che si fa presto a scoprire. Però il punto, anche qui, è che il porno per esempio è fatto per chi lo guarda, non è una rappresentazione delle modalità dei rapporti così come si svolgono mediamente. Per molti diventa invece condizionante.

#12
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Utente 171XXX

Per "condizionante" intende dire, immagino, che chi segue il porno si sente forzato o spinto a praticare un sesso che generalmente, non esiste mediamente in realtà, o perché richiede prestazioni fuori dal normale, o per la lunghezza del rapporto, o per pratiche inusuali? Ricavandone poi frustrazione..

#13
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Ex utente

E' curioso che Lei prima definisca "bella scoperta" l'idea che le donne siano attratte da aspetto e status socioeconomico e poi finisca per considerare malati di mente quelli che si lamentano di non trovare donne perché privi di tali requisiti. Si decida dottore, mi pare un po' confuso!

#14
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Utente 525XXX

Come ha sottolineato la persona che mi ha inviato questo link, è tipico delle dittature bollare i dissidenti (in senso ampio) o gli emarginati come dei pazzi (p.s. non prenda alla lettera il senso dei termini che ho usato: non ritengo che vi sia alcun complotto contro chicchessia).
Il medico infatti, (tra le altre cose) evade una questione: non abbiamo il diritto di ribellarci (dal punto di vista morale o intellettuale) al fatto che vi sia questa asimmetria nella possibilità della vita di relazione, tra uomini e donne?
Potrei smontare questo articolo riga per riga, ma francamente sono stanco: la questione incel o redpill, fa parte della cosiddetta questiona maschile.
Il luminare che ha scritto questo "articolo", mi dica cosa ne pensa del pensiero di Warren Farrel, Jordan Peterson, o di Santiago Gascó Altaba (autori che sono leggermente più noti di chi ha scritto l'articolo e mi dica gentilmente in quali punti non è d'accordo o ci sarebbe del "complottismo").
Prima di scrivere su un qualsiasi argomento, sarebbe bene documentarsi seriamente (ho citato degli autori che sono imprescindibili per affrontare questi temi).
E se non lo si è fatto, ammetterlo umilmente

#15
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Utente 171XXX

Diritto di ribellarsi a cosa? A meccanismi che funzionano così da, decine di migliaia di anni?

#16
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Dr. Matteo Pacini

"E' curioso che Lei prima definisca "bella scoperta" l'idea che le donne siano attratte da aspetto e status socioeconomico e poi finisca per considerare malati di mente quelli che si lamentano di non trovare donne perché privi di tali requisiti. Si decida dottore, mi pare un po' confuso!"

No, non ha capito niente. Rilegga e magari ci arriva tra un po', non ho detto che la malattia mentale consiste in questo, un po' più di sforzo.

#17
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Dr. Matteo Pacini

Mi spiace ma gli ultimi che hanno scritto non hanno capito niente. Ma quale dissidenti ? Ma dissidenti da che ? Tutti siamo più o meno d'accordo con questa "teoria", o comunque le cose stanno sostanzialmente in maniera dispari. Quindi per cortesia, siete abituati a leggere troppo velocemente, o a non prendere in considerazione altro che ciò che vi critica e vi si oppone. Andiamo oltre.
E impariamo l'educazione.

#18
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Utente 171XXX

Questa mania di voler indagare, cambiare o scombinare valori, o aspetti dell'umanità che esistono da millenni (teoria gender, questa teoria redpill che, se ho capito bene, "contesta" il fatto che le donne siano attratte da potere, ricchezza, bellezza, lo stesso sovvertimento dei ruoli per cui ormai le donne sono conquistatrici), secondo me ci porterà su una bruttissima china

#19
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Dr. Matteo Pacini

La questione finale è che se prendo un problema e ci creo dietro una teoria, pretendendo che solo per questo le cose possano cambiare, intanto ho fatto già un salto a conclusioni affrettate. Ma poi, soprattutto, il punto sta nel fatto che qualsiasi cosa è derivata da un limite e da una disparità, a cui si si adatta senza scegliere di farlo, né senza trovare così assurdo il farlo. Certo che rispetto ad una libertà totale, è assurdo che ci siano dei limiti, ma queste sono le ipotesi per assurdo, appunto. Le vie sono in genere: migliorare la propria capacità di ottenere ciò che si vuole, oppure puntare al cambiamento radicale delle cose. In questo caso si prende semplicemente il problema, gli si dà un nome nuovo, con teorie a cui si danno nomi diversi, per poi presentarlo come "scoperta" del perché si sta male, in ciò sostenendo che la parte del mondo che magari vive bene questa condizione dovrebbe cambiare in senso svantaggioso per venire incontro a chi è svantaggiato. Oppure semplicemente per dare una base all'esistente. Come dire: ora che so perché, me ne faccio una ragione. Invece no. Anzi, si rischia di farsi una ragione di un atteggiamento oppositivo e polemico che peggiora le proprie capacità di riuscita.

#20
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Utente 124XXX

Gentile dottore,
quello che lei definisce "bella scoperta", in realtà non lo è affatto.
La famiglia, i media, la società in generale, ci hanno fatto crescere con l'idea che facendo i bravi bambini, stando seduti composti, alzando la mano prima di parlare, mostrandoci buoni, generosi, corretti, aiutando il prossimo, la vita ci avrebbe premiato.
Ci hanno fatto crescere con l'idea che per conquistare la nostra amata bastava essere sorridenti, spontanei, sicuri di sè. Ci hanno fatto crescere con l'idea che le donne guardano il carattere in un uomo, quanto sa essere brillante, e non cose così materialiste e superficiali come i soldi e l'estetica.

La redpill e la teoria LMS squarciano questo velo di ipocrisia che permea tutta la società. Ti dicono che puoi essere simpatico e sicuro di te quanto vuoi, ma se la tua amata non ti reputa abbastanza bello, ricco, popolare (pressappoco in questo ordine di importanza), con la tua simpatia e sicurezza ti ci puoi pulire il di dietro. Ti dicono che per quanto puoi sforzarti, se non sei supportato da una buona genetica, non otterrai nulla, e probabilmente otterrà di più tuo cugino 18enne col belfaccino e timido fino al midollo, che tu in oltre 30 anni di approcci sfacciati in svariate situazioni.

Ma d'altronde, lei vende solo parole. Non è un personal trainer, nè un chirurgo plastico, nè un consulente finanziario, non può in alcun modo aumentare l'LMS dei suoi pazienti, quindi ha tutto l'interesse a far passare più o meno velatamente il messaggio che la causa dell'incelness è da ricercarsi nella mente, perchè questo è funzionale al suo business.
Si immagini se venisse nel suo studio un uomo di 30 anni vergine e lo liquidasse dopo 10 minuti con "Mio caro paziente, la sua testa è perfettamente sana. Lei viene evitato dalle donne semplicemente perchè brutto". Perderebbe una discreta fetta dei suoi clienti.
Meglio tirare in ballo fobie e disturbi psichici, così da spennarlo con anni di inutile terapia e psicofarmaci.

Se vuole approfondire le tematiche incel e redpill, abbandoni i media nazionali che hanno come unico interesse il sensazionalismo e di certo non l'informazione.

#21
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Utente 171XXX

Mah, utente 124842, io però, per la poca esperienza che ho, ho visto scopare e sposarsi anche i brutti e poveri

#22
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Utente 124XXX

Utente 171418, qualche domanda:
- questi uomini di cui parli erano davvero così brutti come dici? Ho visto considerare brutti dei ragazzi assolutamente carini solo perchè non palestrati.
Giudicare esteticamente persone del proprio stesso sesso è difficilissimo, specie se i media ti fanno vedere come "brutti" uomini assolutamente piacenti come Adrien Brody e Vincent Cassel
https://www.momentodonna.it/curiosita/vip-brutti-che-piacciono-lo-stesso/

- le loro ragazze come erano? Perchè la teoria LMS non dice, come qualcuno crede, che se non sei un modello non scoperai mai e morirai vergine. Dice che attiri donne in qualità e qualità proporzionale al tuo LMS, con buona pace di personalità, sorriso e sicurezza in sè, quindi se sei bruttarello troverai solo donne altrettanto brutte.
Tu scoperesti o ti faresti vedere in giro con una ragazza alta 1.50m x 120Kg, magari fortemente disagiata e ignorante come una capra?

- questi brutti sposati che tipo di rapporti avevano? Erano rapporti basati su una forte stima e attrazione fisica per il proprio partner, o erano rapporti messi in piedi solo per convenienza? Perchè l'orologio biologico scorre, il figlio bisogna farlo entro i 35 anni, e la famiglia insiste per accasarti? Tanto poi se mio marito non mi piace, lo cambio oppure semplicemente mi faccio qualche avventura extraconiugale...
Tu saresti felice sapendo che tua moglie ti ha scelto perchè i ragazzi di cui era innamorata l'hanno presa, usata e scaricata? Che non sta con te perchè realmente innamorata, ma perchè tu eri il "meno peggio" tra quelli che le ronzavano intorno che oltre a volere il suo corpo, voleva pure una relazione stabile?
Saresti felice sapendo che oggi non prova alcuna attrazione nei tuoi confronti e ti cornifica con uno più figo di te ogni volta che giri le spalle?

Questa è redpill...non le sciocchezze andate in onda su Nemo.

#23
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Utente 171XXX

io son di bocca buona, magari con una di una e cinquanta no, ma ci son le vie di mezzo. Non è che esistono solo modelle o gabinetti
Poi, se pensi che una relazione coniugale o di convivenza si basi sull'aspetto fisico e basta, sei fuori strada, o per lo meno non sei mai stato sposato . Conta anche quello, ma conto un 30/40 % per me.
Mia moglie, come tutti e tutte quelle che avuto, è stata presa, lasciata, magari anche da persone con cui voleva farsi una vita, così come è successo a me
In quel senso, siamo tutti "seconde scelte", bisogna rassegnarci.
O pensi davvero che TUTTE le donne sposate siano pronte a cornificare il marito, perché magari ha messo su pancia?

#24
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Utente 124XXX

Per un brutto, la nana di 1.50x120Kg è l'unica alternativa realistica all'autoerotismo e al morire da soli e dimenticati da tutti.
Se tu puoi permetterti di meglio, buon per te, vuol dire che determinati problemi non ti toccano più di tanto, ma questo non significa che riesca a tutti. Ricorda che quando una donna inizia una relazione con te, la stai sottraendo a uno o più uomini che la desiderano con tutte le proprie forze, uomini che magari sono stati rifiutati centinaia di volte, ed è a loro che guardano le teorie incel ed LMS.
Se tu vai con ragazze piacenti senza troppe difficoltà, non puoi capire l'universo incel/redpill. E' come pretendere che noi, figli del civilizzato Nord del mondo, comprendiamo la fame e gli stenti che patiscono ogni giorno i bambini africani.

Una relazione certamente non si basa SOLO sull'aspetto fisico, ma una sana e forte attrazione fisica è condizione necessaria perchè la relazione non solo nasca, ma si rinnovi nel tempo.
Il fatto di essere "seconde scelte", un ripiego, è tutt'altro che salutare a lungo andare.

#25
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Scusate la mia ignoranza ,ma dato che il termine fu coniato da una ragazza statunitense negli ultimi anni 90 con altro significato , perché ora questo termine si è trasformato in un "simil -movimento politico" - con estremismi tali da sfociare in una connotazione negativa?
Ve lo siete mai chiesto .

#26
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Per il Dott.PAcini vero è che non tutti gli involontariamente celibi sono potenziali terroristi o sociopatici dato che i motivi per cui una persona (un uomo, ma anche una donna) non riesce ad avere una vita sessuale attiva sono tantissimi e, il più delle volte, non hanno nulla a che fare con la convinzione di meritare il sesso da un’intera porzione del genere umano. Gli incel più estremisti, infatti, sono convinti che nessuna donna possa essere a sua volta incel, perché, secondo la loro distorta versione del mondo, una donna troverà sempre qualche uomo disposto a portarla a letto. Dietro a un celibato forzato , invece, possono esserci ben altre motivazioni: lo stato di salute, la provenienza etnica o la collocazione geografica, la capacità economica, infine la scelta personale.

Ecco perché forse in realtà, al cuore del fenomeno incel non ci sia una richiesta di aiuto ma piuttosto una mal nascosta, e spesso violenta, forma di misoginia. Ad alcuni di loro non interessa migliorare la propria condizione, lavorando su se stessi e sul proprio rapporto con gli altri, né impegnarsi per abbattere tutte quelle barriere che nella nostra società rendono la vita sentimentale delle persone più difficile, soprattutto quando queste non si allineano a determinati standard.


Secondo gli incel radicali, tutte le conquiste ottenute dalle donne (come la lotta per l’uguaglianza salariale o le leggi a sostegno delle vittime di violenza) sono una minaccia per la stabilità sociale,

Questo tipo di uomini non può essere definito solitario , perché non è interessato realmente alla compagnia di qualcuno, ma è frustato perché vorrebbe possedere, come fossero oggetti, tutte le ragazze più belle che gli capita di incontrare. L’anonimato che internet garantisce ha contribuito a rendere ancora più virulenti i post degli incel più arrabbiati e a fomentare un clima di misoginia che, a ben vedere, investe oggi le community più disparate. Basti pensare a quella del gaming (chi gioca ai videogiochi online) o ai commenti che si possono leggere sotto articoli considerati sensibili , che riguardano celebrity, donne di potere oppure casi di cronaca molto discussi (spesso di stupro).

Come ha scritto Catherine Bennett sul Guardian, l’odio verso le donne non è confinato ai troll di internet, al contrario è qualcosa di profondamente radicato nella nostra società: per questo è importante riconoscerlo in tutte le sue forme e individuare chi e cosa permette a questo tipo di atteggiamento di proliferare. L’ideologia incel può sembrare per estremisti e personalità borderline, ma è proprio nel calderone del sessismo che, prima o poi, qualcosa finisce per trasformarsi in femminicidio. Ed è lì che bisogna agire."

#27
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Ex utente

Dopo essermi presa la briga di leggere la policy applied ( opinione personale la trovo applicabile da ambo le parti) ,il forum e molto altro , Molto probabilmente non conoscerò mai un involontariamente celibe dichiarato , però vorrei solo ricordargli che le mani che si avranno fortuna di incontrare non garantiranno solo solidità ed equilibrio ma trasmetteranno anche calore umano. Ciao.

#28
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Utente 573XXX

salve dottore io ero in terapia con una psichiatra ospedae di FERMO
tempo fa avevo un appuntamento prenotato con il cup
e lei si è scordata di venire in ambulatorio e mi ha dimenticato ....
ed io lo segnalata alla asl e gli ho detto ADDIO
io sono in cura con BIKTARVY e lo psicofarmaco Risperidone 2mg (il tanto contestato farmaco) e i 2 farmaci insieme mi rendono uno "Zombie"
mi porta a dormire sempre e mi sento fiacchissimo e quindi NON lo prendo più e NON sono uno "zombie".....tanto INDERAL 40mg è usato anche come psicofarmaco e lo prendo.Quindi sto meglio !
gli Antiretrovirali NON vanno d'accordo con gli Psicofarmaci
e no grazie a visite psichiatriche! Grazie e cordiali saluti

#29
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Dr. Matteo Pacini

Le funzioni di inderal e risperidone non sono neanche lontanamente paragonabili. Se non tollera un farmaco si rivolga ad uno psichiatra di sua scelta per farsi indicare una terapia, non questo fai-da-te.
Non capisco perché, in polemica con un disservizio consistente in un mancato appuntamento, debba lasciar perdere la cura, dato per scontato che quello che deciso di sua iniziativa non è una cura.
Non so quale sia il tanto contestato farmaco.

Se deve parlare di medicinali, parli di qualcosa, non di "psicofarmaci" che non significa niente. Parlava di risperidone, improvvisamente la sua esperienza negativa deve essere estesa a qualunque farmaco psichiatirco e poi -seconda sparata- alle interazioni con gli antivirali. Ci mancherebbe che non fosse possibile abbinarli in generale. Caso per caso si verifica l'abbinabilità.Quindi si astenga dal dire e scrivere cose false.

PS naturalmente, e questo chiarisce molto bene la natura del problema, non è che siccome secondo lei l'associazione non va ben ha sospeso l'antivirale, ha sospeso il farmaco che lei non capisce, il risperidone, inventandosi che per sostituirlo va bene una cosa totalmente diversa. Questo perché sulla malattia virale ragiona bene. Sulla sua malattia psichiatrica no.

#30
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Utente 573XXX

Ecco perché non ho più relazioni con la mia psichiatra e gli psichiatri IO non ho smesso la cura AIDS e la psichiatra e al reparto malattie infettive LORO mi hanno detto che Risperisone
Con il farmaco HIV/AIDS SI Potenzia al 100%
E io di certo non voglio fare lo "Zombie" non riuscire a fare niente e dormire Quasi sempre
No Grazie passo .....e poi sa quando deve pagare la Bayer al paziente che prendeva il Risperidone e ha fatto causa ben 80 miliardi....

#31
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Utente 573XXX

E poi ora devo combattere con un tumore alla prostata....

#32
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Dr. Matteo Pacini

No, il discorso prende una piega inutile e poco costruttiva.
Intanto, non ho capito se l'ha iniziato o ha associato dopo l'antivirale.
Poi non capisco che c'entri la polemica con il farmaco risperidone se l'effetto deriva da un'interazione. Allora perché non fa polemica con l'antivirale, voglio dire ?
Lei non ha cognizione del problema psichiatrico. Adesso perché un farmaco lo tollera male, anzichè preoccuparsi di trovare un'alternaiva, fa finta che non esista altro e ne approfitta per mandare al diavolo tutta la psichiatria.
Pessima scelta per lei. Non è che ci rimetteranno i medici. E' Lei che deve avere a cuore la sua salute.
"No Grazie passo"...passa alla malattia, che continuerà a occuparsi del suo cervello indisturbata.

#33
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Utente 582XXX

Salve dottore, mi permetta una domanda, pensa che per alcune delle categorie di "incel" da lei indicate possano essere utili, o anche necessari, dei trattamenti farmacologici?

#34
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Dr. Matteo Pacini

Sicuramente si. Alcune tipologie rischiano di "accogliere" in una normalità emarginata casi che invece corrispondono a già note sindromi fobico-sociali, o distimiche, per esempio.

#35
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Utente 124XXX

@Utente 582169
alcuni utenti di quei gruppi, specie i più giovani, sono sotto terapie farmacologiche e seguiti da una specialista, ma non è la pillolina a non renderti più "incel".

Voglio dire....non è bombandosi di paroxetina che si esce dalla incelness e si diventa amati e apprezzati dalle donne. Quello è legato al nostro valore di uomo, ovvero al nostro livello estetico e al nostro status socio-economico.
Di fatto molti utenti, compreso che non esiste soluzione al loro problema, vivono la loro vita tranquillamente. Hanno un lavoro, qualche buon amico, un hobby più o meno totalizzante per non pensare alla carenza cronica di donne...insomma, conducono una vita apparentemente normale, sono persone apparentemente integrate nella società, ma continuano a portarsi dentro una voragine emotiva che nessun consulto da 50 l'ora, nè pillola in blister, potrà mai colmare. E nemmeno le pacche consolatorie sulle spalle, in stile "Sorridi, prima o poi troverai anche tu una brava ragazza che ti amerà"
Si entra in una nuova fase, che è quella della consapevolezza e dell'accettazione.

#36
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Dr. Matteo Pacini

Eh no.
Già l'espressione "bombandosi di paroxetina" fa proprio piangere. Non è che siano farmaci da bombamento, anche se uno volesse. E poi è proprio sbagliato come ragionamento. Un ragionamento dall'interno. Da chi non vede il problema per quel che è e crede di vederlo oggettivamente. Se è per questo anche un depresso o un allucinato direbbero che non serve a nulla prendere una pillolina, tanto quel che vedono è vero e non c'è speranza. E invece no, la pillolina,, come la si chiama in maniera dispregiativa, spesso funziona eccome in maniera imprevedibile.
No, le donne non ti saltano addosso perché non sono solite farlo in generale.
Incel come stadio di convinzione di una situazione di sofferenza è una non soluzione. La maggior parte degli uomini non sono involontariamente isolati sul piano sessuale, né soddisfatti sempre e comunque, ma hanno relazioni.
Poi, non tutti gli incel paiono avere problemi di ansia. Alcuni sono psicotici, come verosimilmente quello di Santa Barbara. Uno che esteticamente poteva anche sembrare un modello, un tipo carino, smart. Ma poi c'era qualcosa, che lui era convinto essere un complotto di indifferenza nei suo riguardi.
Quindi, nessuno bomba di niente per cambiare la realtà. Le persone cambiano la propria perché si muovono quando messe in condizioni diverse dall'interno. E un farmaco certo che può essere il modo di farlo. Non per tutti, non ci sono farmaci per l'incel, ovviamente, ma perché l'incel è un fraintendimento. Non è la diagnosi.

#37
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Utente 124XXX

Bene e allora dica chiaramente che nessun farmaco, nè psicoterapia, può risolvere il problema "incelness".
Incelness che non è una malattia contagiosa che affligge bizzarri soggetti che vanno emarginati e messi in biocontenimento come fossero appestati, ma semplicemente la condizione di scarsa appetibilità da parte delle donne. Condizione che accomuna moltissimi uomini, che sono incel senza saperlo. Non è l'avere un account sul forumdeibrutti o su reddit che ti rende incel. Lo è anche chi su quei siti non ci ha mai messo piede.
L'unica cosa che si può curare con pillole e psicoterapia è la depressione, che è uno dei sintomi della incelness, ma non la incelness in sè. Se esistesse un farmaco che fa crescere capelli e mento, che fa apparire 5 milioni di euro in banca e una Ferrari in garage, la assumerebbero tutti molto volentieri, ma purtroppo non è così.
Capelli folti e mandibola sviluppata sono una condizione genetica ereditaria, e uno status socioeconomico elevatissimo è anch'esso ereditario o figlio di un inatteso e improbabile colpo di fortuna.

Poi sul fatto che la pillolina "funziona" avrei molti dubbi, visto che tutte le persone che conosco che sono sotto psicofarmaci lamentano problemi non indifferenti. Vedo gente mentalmente appannata, alcuni vanno fuori di testa, altri a distanza di anni dalla sospensione hanno grossi problemi di concentrazione, di memoria, hanno lo sguardo perso nel vuoto, gli dici una cosa e dopo 3 minuti l'hanno totalmente rimossa. Come se "le pilloline" gli avessero bruciato una parte dei loro neuroni. Detto non solo da me, ma da chiunque altro è stato a stretto contatto con loro per anni.

Alcuni sono psicotici, vero, ma alcuni appunto. Lei parla di 1 caso specifico su un totale di milioni e milioni di persone. Ci sono anche impiegati nella pubblica amministrazione, laureati in fisica, ricercatori universitari, ingegneri che lavorano in azienda, che pur essendo mentalmente sanissimi, vanno nei siti a tema incel a raccontare le difficoltà che incontrano quotidianamente con le donne. A conferma del fatto che essere incel non è una condizione psichiatrica che va trattata, ma l'essere semplicemente in fondo alla scala dei desideri femminili. E per questo, spiace in primis a me dirlo, non esiste alcuna cura.

#38
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Utente 124XXX

"No, le donne non ti saltano addosso perché non sono solite farlo in generale."

Non sono solite farlo con chi non considerano desiderabile. Quando entrano nella sfera di influenza di un maschio alfa, di un uomo che reputano molto attraente e desiderabile, cambiano totalmente atteggiamento arrivando a umiliarsi in modi che nemmeno può immaginare.

"Incel come stadio di convinzione di una situazione di sofferenza è una non soluzione. La maggior parte degli uomini non sono involontariamente isolati sul piano sessuale, né soddisfatti sempre e comunque, ma hanno relazioni."

La maggior parte, appunto...
ovvero quelli che hanno un aspetto nella media, senza particolari difetti, e riescono ad avere una vita sentimentale e sessuale tutto sommato accettabile. A cui si sommano quelli con aspetto ben sopra la media, che ottengono donne allo schioccar di dita.
Cosa non le è chiaro del concetto di "uomini che non soddisfano gli standard femminili, e per questo vengono privati di una vita sessuale e affettiva"?
E' tutto lì il problema. Lei come tanti altri nel mondo dei media, dipingete queste persone come dei pazzi da curare. Volete che appaiano come persone che scelgono deliberatamente la propria condizione, piuttosto che ammettere che la subiscono.
Articoli come questo che pretendono di spiegare il fenomeno incel partendo da quei due video, uno messo in piedi dalla TV di Stato che non ha certo a cuore la spiegazione di queste tematiche, l'altro di un caso singolo isolato avvenuto negli USA, sono davvero difficili da giudicare perchè al limite tra la malafede e la non compresione del fenomeno.

#39
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Dr. Matteo Pacini

L'alfa è solo uno dei modi di far conquiste femminili. Non l'unico, alla notte dei tempi. Questi concetti tipo "maschio alfa" presi come dogmi non fanno altro che fornire giustificazioni ad una posizione di sofferenza che si tramuta facilmente in rabbia, odio, o rassegnazione. Diventa una religione, quella de "il mondo mi costringe al celibato".
Esiste una via "beta" in ogni caso, oltre al fatto che alcuni possono divenire "alfa" se correggono alcuni connotati disfunzionali. Questo dipende poi dal temperamento che hanno di fondo, strutturalmente.
Il branco si compone di alfa, beta e altre posizioni.
Lo scopo di una dottrina che spiega che il tuo insuccesso è "giusto" dovrebbe essere quello di renderlo meno doloroso. E chi cerca di confutare questo è preso come quello che con la presa in giro che c'è una soluzione ti porta di nuovo a confrontarti con la radice del tuo dolore.
Mancano basi di conoscenza tecnica di come il cervello funzioni, e soprattutto di come tenda ad andare verso soluzioni che gli evitano lo stress. I comportamenti di evitamento sono sicuramente preferibili ad uno stress continuo, ma non risolvono la questione di fondo. Non giova a questo sapere se è giusto, se può avere un senso etc. Giova sapere se ci sono mezzi per migliorare la cosa.
Quando una persona "x" che si definisce incel arriva a sostenere che a priori non prende in considerazione una soluzione, ma preferisce la teoria come illustrazione, allora siamo in uno stadio di perdita della consapevolezza del problema. Da lì iniziano poi anche delle mistificazioni sul fatto che è un fenomeno che non riguarda comunque la psichiatria etc.

#40
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Utente 402XXX

Buongiorno dottore sono 5 anni ke prendo dopo una depressione, eutimil e Xanax, ad oggi sono arrivato da due compresse da 20 mg a prenderne mezza sempre associato allo Xanax, adesso con questa situazione ke si sta verificando voglio aumentare ad una dose sempre con xanax , posso?

#41
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Dr. Matteo Pacini

Non è attinente e soprattutto il sito non è uno spazio per consigli su come prendere le medicine.

#42
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Ok mi scusi visto ke lo kiedono ANKE gli altri mi sono permesso, scusate.

#43
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Dr. Matteo Pacini

E ottengono la stessa risposta, per cui se era questo lo scopo... cortesemente scrivete (rivolto a tutti) in italiano

#44
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Utente 124XXX

"Mancano basi di conoscenza tecnica di come il cervello funzioni, e soprattutto di come tenda ad andare verso soluzioni che gli evitano lo stress. I comportamenti di evitamento sono sicuramente preferibili ad uno stress continuo, ma non risolvono la questione di fondo. Non giova a questo sapere se è giusto, se può avere un senso etc. Giova sapere se ci sono mezzi per migliorare la cosa."

e quindi secondo lei come si risolve la questione di fondo? Quale è la strategia giusta da adottare?
Perchè lei punta il dito contro l'atteggiameto "descrittivo" e "teorico", ma nel suo articolo non leggo di soluzioni o possibili vie di uscita. Anche lei si è limitato a un approccio descrittivo del fenomeno.

In fondo all'articolo parla brevemente di combattere atteggiamenti evitanti o ostili, ma quelli sono la conseguenza della incelness, non la causa.
Stupirsi della misoginia degli incel è come stupirsi del perchè gli ebrei odiano fascisti e nazisti. Lei non odierebbe una categoria di persone che la svilisce, la sminuisce, la deride, la discrimina, la fa sentire sbagliato?
Uscire dalla incelness significa trovare un modo per essere amato e apprezzato dalle donne, a quel punto la misoginia e gli atteggiamenti evitanti spariranno naturalmente.
Quindi, ripeto la domanda, lei conosce un modo affinchè qualsiasi uomo possa essere amato e apprezzato dalle donne? Qualsiasi uomo, perchè i carini insicuri sono facili da trattare, basta fargli trovare un po' di sicurezza in sè stessi e dargli le coordinate entro cui muoversi. Io intendo proprio tutti, compreso chi ha ricevuto in dono un mazzo di carciofi per giocare la partita della vita...parlo di tutti gli uomini, alti o bassi, pelati o capelloni, belli o brutti, c'è un modo?

#45
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Dr. Matteo Pacini

In verità il problema di chi non trova partner è che è ignorato, o non scelto se compete secondo le regole della massa (e in tal caso si sentirà anche deriso forse) oppure semplicemente non si sta esponendo e attende un movimento verso di sé. Certo, sarebbe normale avere sentimenti negativi verso chi ti deride etc, però il fenomeno non è questo, è un alibi. La lamentela di essere, nolenti, senza partner (o senza sesso) riguarda il non avere occasioni. L'interpretazione che questo provenga da un complotto ordito da altri, o da un fatale meccanismo che ti stritola perché però ordito per non lasciarti via d'uscita ha tutta l'aria di essere un delirio (vedi caso di Santa Barbara) o un errore d'impostazione, risultante da vari punti di vista (dal fobico al narcisista).

#46
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Utente 124XXX

Si sta menando il can per l'aia.
Nessuno ha mai detto che è un complotto ordito da altri. Si è semplicemente detto che uomini e donne sono diversi, hanno diverse possibilità di scelta e diversi standard, da cui nasce una disparità. Donne che hanno migliaia di potenziali partner molti belli tra cui scegliere con estrema comodità, e moltissimi uomini che non soddisfano questi elevati standard che rimangono tagliati fuori dal gioco.
E' molto semplice da capire. La sua visione è fortemente distorta da un servizio andato in onda sulla TV di Stato, che di certo non ha cuore che si parla di certe tematiche, e di un caso, UNO, isolato, quando gli incel in giro per il pianeta sono milioni.

Le fa comodo aggrapparsi a un mezzo schizzato americano e ad un servizio orchestrato ad hoc per far apparire gli intervistati più disagiati di quanto lo fossero in realtà, piuttosto che ammettere che c'è un problema sociale ampio che interessa moltissimi uomini. Uomini normalissimi, spesso insospettabili, con difficoltà enormi nell'instaurare una relazione sana, a causa delle elevatissime pretese delle loro coetanee. Giovani e meno giovani.
Le fa comodo continuare questa narrazione dell'incel matto da legare e totalmnente fuori dal mondo, quando l'incel in realtà è il suo collega di lavoro, il benzinaio, il ragazzo che le consegna la spesa a casa, il suo vicino di casa che non ha una donna dai tempi in cui c'era la lira.

Ma la domanda era un'altra.
Esiste un modo per uscirne? Se si quale?
In altri termini, se io vengo a farmi la sua costosa psicoterapia, posso diventare amato da molte donne, o no?
Perchè se mi dice che ha un modo per migliorare la condizione e diventare desiderabile, vengo oggi stesso. Diversamente, anche questo è un puro esercizio descrittivo. Un fiume di chiacchiere su un problema che non capisce (o finge di non capire) e per il quale non ha una soluzione.

#47
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Dr. Matteo Pacini

Già come lo pone è distorto. Il risultato di una cura di un problema (quindi supponendo che uno abbia un handicap di questo tipo) dovrebbe portare mediamente ad essere amato "da molte donne". Cioè una pretesa di gradimento, non assurda, ma che fa vedere come tutto sia spostato sul fuori. Sull'idea di essere dominati dall'esterno anziché avere proprie carte, belle o brutte che siano.
Quel che lei crede sia "menare il can per l'aia" è quel che ha deciso di escludere dalla considerazione del problema. Che, posto così come problema a se stante, non sussiste. La teoria spiega che i maschi dipendono dalle donne e non il reciproco..torno a dire..bella scoperta. Sia a livello puramente sessuale che sentimentale esiste una non simmetria.
Lei dice che una soluzione non la vede, e chiede provocatoriamente quale possa essere. Ma non può chiederselo in un'ottica incel. Sarebbe come se un tossicomane si chiedesse che modo c'è disintossicarsi una volta per tutte. Non c'è, perché non è quello il punto di vista. Avendo tante donne, un incel "convinto" rischierebbe seriamente di perderle, e diventerebbe non una teoria del celibato involontario, ma della condanna alla relazione non duratura o non stabile.

#48
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Utente 124XXX

Si, lo chiedo provocatoriamente perchè se descrivo un problema e lo stigmatizzo facendo capire che è sbagliato, devo anche proporre una soluzione.
Se lei non ce l'ha...
La discussione per me finisce qui. Articolo inutile come è inutile la psicoterapia applicata alle relazioni amorose.
"Mio caro paziente, lei è rifiutato dalle donne perchè è brutto come la morte e povero. Io non ho come aiutarla. Torni a casa e se ne faccia una ragione".
Fine della psicoterapia.

Per inciso, anni fa andai da una psicologa che mi riempì la testa di chiacchiere per mesi. Chiacchiere sull'essere sicuro, sull'esprimere meglio i miei sentimenti, sul risolvere i miei conflitti interiori, sul migliorare il rapporto coi miei genitori.
A distanza di tempo venni a sapere che la ragazza che amavo in quel periodo, non mi volle perchè "non abbastanza attratta esteticamente".
E anche altre ragazze dissero lo stesso di me a chiare lettere: "non ero attratta, esteticamente non mi piaceva, ecc...".
E' tutto lì il punto della situazione, esimio dottore.
Noi non siamo amati perchè brutti, non perchè insicuri o matti da legare.

La psicoterapia serve solo a chi la fa, a rimpinguare il suo portafoglio, e le pilloline della felicità alle case farmaceutiche che ci fanno i miliardi.

#49
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Dr. Matteo Pacini

Eh no, il problema posto in maniera sbagliata non ha soluzione come tale, ma la questione si.
La fobia ad esempio che soluzione ha ? La cura. Che non è una soluzione, cambia i presupposti. Se no comincio a odiare il mondo perché mi fa paura, e non ne esco. Questo per fare un esempio.

#50
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Utente 124XXX

Il problema è semantico, ovvero la defizione di incel, che per lei è una persona fobica e con patologie psichiatriche da curare....come se gli fossero piovute improvvisamente dal cielo, e non frutto delle crudezze che ha subito nella vita.
In realtà un incel è semplicemente una persona con enormi difficoltà con le donne e che viene puntualmente scartato. Un celibe involontario appunto.
La fobia, la misoginia, la depressione, la scarsa fiducia in sè stessi, sono conseguenze di tutto questo.
Come la nevralgia è la conseguenza di un mal di denti.
Si tratta di stabile un nesso di causa-effetto. Non ci vuole molto a capirlo.

Curare la fobia o la depressione di un incel, è come voler curare un mal di denti con l'aspirina. Il mal di denti si cura estraendo il dente.
Nel caso di una persona poco appetibile, la cura è il migliorare sè stessi per avere più LMS, se ci sono dei margini di miglioramento, o se non ci sono, accettare la situazione e rinunciare alle donne. Andare per la propria strada, come direbbero gli MGTOW.
Dedicarsi al lavoro, alla casa, alle amicizie, agli hobby, ed evitare di continuare a umiliarsi davanti alle donne per ottenere qualcosa che ti viene puntualmente negato. Mettere una pietra tombale sulla propria vita affettiva (che comunque non è mai iniziata nemmeno quando ci provavi a tappeto con tutte) e limitarsi a vivere la sessualità in altri modi (prostitute, masturbazione).
Curare le fobie e la depressione di un incel, senza andare alla radice del problema, senza fargli capire PERCHE' è costantemente rifiutato, lo porta a sentirsi ancora più sbagliato di quanto è in realtà.
Io da quando ho accettato la redpill mi sento più sereno, più focalizzato su me stesso, molto più di quando mi farcivo di bugie sulla sicurezza in me stesso, il non arrendermi mai, l'essere me stesso. Ho capito quale è il problema e l'ho accettato.
Avessi continuato a girare tra psicologi e psichiatri, oltre a essere incel come sono adesso, avrei il cervello bruciato dagli psicofarmaci.

#51
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Utente 551XXX

-"Dedicarsi al lavoro, alla casa, alle amicizie, agli hobby, ed evitare di continuare a umiliarsi davanti alle donne per ottenere qualcosa che ti viene puntualmente negato. Mettere una pietra tombale sulla propria vita affettiva (che comunque non è mai iniziata nemmeno quando ci provavi a tappeto con tutte) e limitarsi a vivere la sessualità in altri modi (prostitute, masturbazione)."

amico caro,
pensa che in questa quarantena forzata siamo tutti sulla stessa barca,
sopravvive chi è abituato a questa condizione da tempo,
vedo molto più disagio in chi non può vedere la fidanzata, il fidanzato o l' amico speciale :)
vedi i casi della vita dove portano...

#52
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Utente 525XXX

salve dottore, rispondo dopo qualche mese al mio primo commento.
Quando ho usato l'espressione "dissidenti", mi riferivo alla dissidenza rispetto alla narrazione femminista.
Ora, io non so lei si è mai occupato di questione maschile, antifemminismo, etc, ma i cosiddetti incel, in tutta la loro varietà, altro non sono che un'espressione dell'androsfera.
Se non ha mai letto nulla di Warren Farrell, Jordan Peterson, Jose Gasco Altaba, Rino Dalla Vecchia, è inutile che stiamo qui a disquisire di questo o di quello, perché con tutta probabilità ci premono questioni completamente diverse.

#53
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Utente 525XXX

"Si, lo chiedo provocatoriamente perchè se descrivo un problema e lo stigmatizzo facendo capire che è sbagliato, devo anche proporre una soluzione.
Se lei non ce l'ha...
La discussione per me finisce qui. Articolo inutile come è inutile la psicoterapia applicata alle relazioni amorose.
"Mio caro paziente, lei è rifiutato dalle donne perchè è brutto come la morte e povero. Io non ho come aiutarla. Torni a casa e se ne faccia una ragione".
Fine della psicoterapia.

Per inciso, anni fa andai da una psicologa che mi riempì la testa di chiacchiere per mesi. Chiacchiere sull'essere sicuro, sull'esprimere meglio i miei sentimenti, sul risolvere i miei conflitti interiori, sul migliorare il rapporto coi miei genitori.
A distanza di tempo venni a sapere che la ragazza che amavo in quel periodo, non mi volle perchè "non abbastanza attratta esteticamente".
E anche altre ragazze dissero lo stesso di me a chiare lettere: "non ero attratta, esteticamente non mi piaceva, ecc...".
E' tutto lì il punto della situazione, esimio dottore.
Noi non siamo amati perchè brutti, non perchè insicuri o matti da legare.

La psicoterapia serve solo a chi la fa, a rimpinguare il suo portafoglio, e le pilloline della felicità alle case farmaceutiche che ci fanno i miliardi"

Condivido parola per parola: ho amici che hanno passato più di 20 anni in terapia, 20 anni. Avrebbero comprato due appartamenti con quei soldi, per non parlare degli effetti devastanti dei farmaci.
Poi si sono decisi, plastica al naso, trapianto di capelli, prime esperienze con ragazze nei Paesi del sud est asiatico, poi tornati in Italia prime esperienze con italiane e finalmente hanno iniziato ad avere una vita sessuale ed affettiva, quindi mollare i farmaci, iniziare a lavorare seriamente, etc.
Se fosse stato per psicologi e psichiatri (che li hanno portati a tentare il suicidio), non so che fine avrebbero fatto.
Non scopavano perché brutti.

#54
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Dr. Matteo Pacini

Sono pienamente d'accordo con Lei su un fatto: la soddisfazione sessuale è fattore importante per la salute mentale, per cui spesso è un punto di svolta quando si riesce a sbloccare la vita sessuale. Ma se non desse per scontato chi scrive, saprebbe magari che ci ho fatto anche una conferenza, sulla questione della abilitazione o riabilitazione sessuale, all'estero un po' più sentito come problema.
Immergersi nella teoria incel aiuta a scopare, per unirmi alla sua sintesi finale ? Quando si è consapevoli di essere parte dell'androsfera, le donne arrivano ?

Detto questo, nel paragone col femminismo sì, ci sono gli stessi difetti che vanno dalla consapevolezza all'odio per il ruolo dell'altro. Dalla conoscenza e difesa delle proprie necessità e della propria via al piacere, alla pretesa che l'altro non esista così com'è. E' lo stesso vicolo cieco, soltanto che nel caso della donna non è riferito all'attività sessuale, ovviamente. Non è quello il centro del problema, anche se è il centro della provocazione.

#55
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Dr. Matteo Pacini

Per cui, se ha piacere di discutere, bene. Altrimenti quando ci saremo letti io tutti i libri che mi indica Lei e Lei tutti quelli che le indico io, ci ritroviamo.

Personalmente, quando incontro parole tipo "mollare i farmaci" storco subito il naso. Allora le metto qui casi di persone che curandosi hanno cominciato ad avere una vita sociale, tutto incluso.

E' inutile un discorso del genere, perché dentro questo fenomeno psichiatricamente ci stanno cose diverse. Ma non è una teoria che porta oltre, tutto qui. Anzi, alcuni secondo me la interpretano come la prova di un complotto (diversi di quelli che si accaniscono nel sostenerla) e alcuni semplicemente la vivono come l'ineluttabilità di una condizione. Che non è. Mi fa piacere che su questo la pensi ugualmente. Si può rompere il celibato. Del resto, le assicuro che da depresse molte persone sono, si presentano e convincono l'interlocutore di essere incapaci di trovar partner anche solo col binocolo. Appena si rianno, spesso ne trovano uno senza che nessuno debba intervenire.

#56
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Dr. Matteo Pacini

Riguardo poi al "brutto". non è una costante dell'incel. Se mai ogni tanto si assiste al pensiero "non faccio sesso, quindi sono brutto; se sono brutto, ecco perché non lo faccio". Autoconcordanza pericolosa, perché in depressione diviene vera, nel doc diviene un freno potente, nella fobia sociale diviene un sospetto doloroso etc.
Poi Lei parlava di esperienze sessuali ad hoc con viaggi etc, ma qui parliamo di relazioni, che è un gradino ancora diverso. D'accordo che il sesso sblocca, ma non è esattamente quello che significa incel, che fa riferimento all'essere voluti sessualmente e sentimentalmente da un'altra persona.

#57
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Utente 124XXX

"amico caro,
pensa che in questa quarantena forzata siamo tutti sulla stessa barca,
sopravvive chi è abituato a questa condizione da tempo,
vedo molto più disagio in chi non può vedere la fidanzata, il fidanzato o l' amico speciale :)
vedi i casi della vita dove portano..."

E' proprio quello che penso da quando è iniziata questa quarantena forzata. Donne, bellocci e normies stanno letteralmente impazzendo perchè costretti in casa. La consapevolezza di non poter più fare vita sociale, di non poter fare aperitivo nei locali alla moda, di non poter andare in discoteca a rimorchiare (e essere rimorchiate), di non poter andare in palestra a fare nuovi incontri, li sta facendo uscire di senno, ma per un brutto tutto questo non è mai esistito.
Un brutto è stato messo in quarantena per decreto di natura, non per decreto ministeriale.
Per quanto mi riguarda non è cambiato nulla, se non che lavoro da casa anzichè recarmi fisicamente ogni giorno al lavoro. Per il resto è tutto identico a prima.
Limonate in discoteca? E che sono? Sconosciute agganciate al parco che ti ammiccano e ti lasciano il numero di telefono? Ma quando mai? Aperitivo dove conosci 2 nuove ragazze molto interessanti? E chi ne ha mai fatti...Notti folli in spiaggia a ferragosto? Ma de che? Ragazze agganciate in palestra e che l'indomani ti trovi nude nel tuo letto? E chi ne ha viste mai?


Questa pandemia sta dando alle donne un assaggio di quella che è la vita di una buona parte degli uomini, anche non necessariamente bruttti.
Prima vivevano una festa perenne tra vita sociale, cocktail, nuovi incontri, rimorchi facili su Instagram e Tinder, incontri sessuali con uomini più belli di loro.
Ora che tutto è in stand-by, stanno provando sulla loro pelle il dolore della solitudine forzata. Capiscono cosa si prova a passare la propria vita senza possibilità di avere contatti umani, amori, attenzioni.
Ovviamente terminata la pandemia, tutto tornerà come prima. Sesso facile, amori a prima vista, viaggi e cene insieme al belloccio di turno che amano per la sua """personalità""" e che non è in grado nemmeno di mettere insieme una frase di senso compiuto, mentre noi brutti torneremo a guardare tutto questo ai margini del ring.
Pur stando in casa sono tutti iperattivi, tra fitness, nuove ricette, contatti social a suon di story e hashtag, perchè si sa che è una situazione temporanea e una volta tornati alla normalità riprenderà la giostra di piselli e "amori" a prima vista, mentre per noi brutti non riprenderà proprio nulla. Sarà la solita vita fatta di lavoro, fatica, sudore, solitudine, lacrime e seme sulla maglietta.
Nulla di nuovo.

#58
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Utente 124XXX

"Condivido parola per parola: ho amici che hanno passato più di 20 anni in terapia, 20 anni. Avrebbero comprato due appartamenti con quei soldi, per non parlare degli effetti devastanti dei farmaci.
Poi si sono decisi, plastica al naso, trapianto di capelli, prime esperienze con ragazze nei Paesi del sud est asiatico, poi tornati in Italia prime esperienze con italiane e finalmente hanno iniziato ad avere una vita sessuale ed affettiva, quindi mollare i farmaci, iniziare a lavorare seriamente, etc.
Se fosse stato per psicologi e psichiatri (che li hanno portati a tentare il suicidio), non so che fine avrebbero fatto.
Non scopavano perché brutti."

Ma lo scopo di qualsiasi venditore di parole, che sia psicologo o PUA poco cambia, non è quello di renderti felice, risollevarti e iniziare a farti a vivere una vita affettiva e sessuale.
Il loro obiettivo ultimo è tenerti legato più possibile a loro, così da diventare una inesauribile miniera d'oro.
I primi ti bombardano di psicofarmaci che ti provocano danni immensi e di inutili chiacchierate nel loro studio dove vanno a caccia di improbabili fobie, traumi adolescenziali, rapporti problematici coi genitori. Come se le donne fossero a conoscenza di cosa ti è successo a 5 anni, come se lo tenessi scritto in fronte...
I secondi di metafore e lunghissimi post/video dove non si sa mai cosa vogliono dire. Parlano parlano parlano per ore ed ore senza arrivare mai al punto. Ti farciscono la testa di parole senza mai farti capire cosa vogliono dire.



Piccola postila per il dottore.
In questi giorni di reclusione forzata si stanno moltiplicando gli episodi di violenza domestica. Giusto ieri ho sentito un uomo che a Padova ha preso a martellate la convivente. Senza contare gli abituali femminicidi di mariti e fidanzati ai danni delle mogli/compagne/conviventi di cui sono pieni le cronache.
Ora, non so se c'è più da preoccuparsi di UN incel che ha ucciso 5-6 persone a Santa Barbara, o delle centinaia di mariti, fidanzati, compagni, che ogni giorno picchiano e uccidono la donna che dicono di amare...
Il pericolo vero non è negli "anormali", negli esclusi, ma in chi si professa perfettamente integrato nella società con tanto di fede al dito a testimoniarlo.

#59
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Utente 551XXX

"Questa pandemia sta dando alle donne un assaggio di quella che è la vita di una buona parte degli uomini, anche non necessariamente bruttti.
Prima vivevano una festa perenne tra vita sociale, cocktail, nuovi incontri, rimorchi facili su Instagram e Tinder, incontri sessuali con uomini più belli di loro.
Ora che tutto è in stand-by, stanno provando sulla loro pelle il dolore della solitudine forzata. Capiscono cosa si prova a passare la propria vita senza possibilità di avere contatti umani, amori, attenzioni."

esatto,
ma guai a definirle poco portate al sacrificio senza frignare,
questa critica è prerogativa del maschio bianco tra i 18 e 60 anni.

#60
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Utente 525XXX

"Sono pienamente d'accordo con Lei su un fatto: la soddisfazione sessuale è fattore importante per la salute mentale, per cui spesso è un punto di svolta quando si riesce a sbloccare la vita sessuale. Ma se non desse per scontato chi scrive, saprebbe magari che ci ho fatto anche una conferenza, sulla questione della abilitazione o riabilitazione sessuale, all'estero un po' più sentito come problema.
Immergersi nella teoria incel aiuta a scopare, per unirmi alla sua sintesi finale ? Quando si è consapevoli di essere parte dell'androsfera, le donne arrivano ?

Detto questo, nel paragone col femminismo sì, ci sono gli stessi difetti che vanno dalla consapevolezza all'odio per il ruolo dell'altro. Dalla conoscenza e difesa delle proprie necessità e della propria via al piacere, alla pretesa che l'altro non esista così com'è. E' lo stesso vicolo cieco, soltanto che nel caso della donna non è riferito all'attività sessuale, ovviamente. Non è quello il centro del problema, anche se è il centro della provocazione."
Lo vede che non ci capiamo? Lo dico con rispetto.
Dove sta scritto che i forum incel servono a scopare? Ma chi lo ha mai detto? Io ne ho gestiti almeno due, e anche attualmente ne gestisco uno.
Mai creato un forum di questo tipo per "aiutare le persone a scopare".
Sulla genesi di questi forum, ci sarebbe da scrivere molto, ma mai nessuno ha detto che servono a questo e se lei pensa che un forum serve per aiutare le persone a scopare o quello che è, è un problema suo.
Per me il forum ha molte funzioni, dallo sfogo, allo scambio di idee, etc.
Ma consideri che proprio io ho creato una prima rete di collegamento tra i vari movimenti (ci ho provato almeno) dell'androsfera (e sono tantissimi e con persone molto più autorevoli di me, da qm a uomini beta a stalker sarai tu, più molte altre, comprese associazioni registrate in tribuanle): ho effettuato un intervista con Marco Crepaldi, il presidente dell'associazioni hikikomori Italia, uno psicologo sociale che ha aiutato e sta aiutando migliaia di ragazzi, che è al tavolo del miur, lavora con le scuole e attraverso il confronto che abbiamo avuto è passato da una posizione di scetticismo ad una graduale presa di coscienza della questione maschile, realizzando quindi dei filmati a riguardo, etc.
Non le piace? Non ci posso fare nulla.
E' sicuro di conoscere questi temi? Sono a disposizione per indicarle autori e testi.
E' convinto che l'unico obiettivo accettabile per un forum sia quello di fare scopare il singolo? E' una sua opinione personale.
Scusi la durezza.

#61
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Dr. Matteo Pacini

Perfetto, su alcune cose ci capiamo. Su altre non siamo d'accordo. No, sono convinto che non sia quello lo scopo, realisticamente prima di tutto, ma neanche quello di far qualche azione "di categoria". Visto che la categoria è quanto meno eterogenea sul piano mentale.
Ok. Forum per sfogo e scambio di idee, nonché magari in alcuni casi poca attenzione alla natura psichiatrica di chi ci alimenta dei pensieri disfunzionali. Giusti, sacrosanti, e anche teorizzabili in maniera solida e sistematica, ma disfunzionali.

Questa è semplicemente l'analisi psichiatrica di un fenomeno così come si presenta. Ora, semplificato non lo si è, anzi. Ma ribadisco una cosa, su cui non sarà d'accordo probabilmente. Una "teoria" a cui aderire in senso ideologico non è utile a migliorare un disturbo psichiatrico. Una teoria ideologica lo può mascherare. Parte di queste situazioni risiedono in sindromi che sono curabili, senza dover "farsene una ragione", né passivamente né attivamente.
Partirei da un terreno comune, e cioè che l'aspetto della sessualità nei soggetti svantaggiati in partenza è sottovalutato. La riabilitazione è basata sul lavoro, il che lo trovo qualcosa di aberrante se non per la rendita economica che può dare (e non la dà, perché si tratta di lavori a basso reddito).
Quanto alla situazione di chi, senza handicap mentale, ha difficoltà ad avere una vita sessuale e sentimentale per motivi oggettivi, la questione si sposta sul piano sociale, e si può speculare che un sistema sociale di un certo tipo possa giovare.
Una descrizione psichiatrica è improntata alla soluzione. Quindi si pone il problema della soluzione. Nessuno ha detto che esista un soluzione per tutti i tipi di soggetti che rientrano nella categoria.
Nessuno però può dire che certi soggetti che si considerano destinati all'insuccesso (sulla base anche di caratteristiche fisiche) non traggano beneficio dalle cure psichiatriche sulle loro sindromi depressive, psicotiche, fobiche etc.

#62
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Dr. Matteo Pacini

Se il succo deve essere argomentare la misoginia, non è che questo offra soluzioni, e allora è meglio farlo a titolo personale o senza troppo impegno teorico. Perché con una teoria diventa in qualche modo imbarazzante.

#63
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Utente 551XXX

"Se il succo deve essere argomentare la misoginia,"

come le femministe argomentano con teorie vedi : " la prostituzione non è lavoro, è violenza patriarcale." la misiadria,
di certo non le si definiscono depresse, psicotiche o fobiche.

#64
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Dr. Matteo Pacini

Lei legge con poca attenzione. E' quello che ho detto, che la misoginia ha tutta una sua dimensione "da conversazione", e non occorre una teoria. Quanto alla misandria, è appunto spesso un risultato deteriore di una visione rivendicativa della femminilità. Ma il tutto deriva anche da equilibri culturali, per cui chi forte, calca la mano.

Quindi concludo che di quel che ho scritto ha capito poco. Ha capito che si patologizza un'idea. Il contrario. Ho scritto esattamente il contrario , possibile non l'abbia notato, non tra le righe. sulle righe !
Ho detto che quest'idea, per niente assurda né a me strana, raccoglie però il consenso o l'adesione di una serie di soggetti che, quando esprimono la loro posizione, non sembrano niente di diverso da "tipi" che in psichiatria sono ben noti.

Comunque si sbaglia sul fatto che l'odio per gli uomini non sia stato patologizzato in alcune teorie, lo è stato. Ma comunque qui il dato lamentato non è l'essere avversati, se mai ignorati. Per questo spesso la spiegazione lascia interdetti. Soprattutto quando si immagina una soluzione in cui qualcuno debba essere indotto a fare qualcosa per compensare la "persecuzione" di genere. Ma si tratta ugualmente di una forzatura. Non cambia granché come senso generale del rapporto tra i generi.

#65
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Utente 525XXX

Perfetto, su alcune cose ci capiamo. Su altre non siamo d'accordo. No, sono convinto che non sia quello lo scopo, realisticamente prima di tutto, ma neanche quello di far qualche azione "di categoria". Visto che la categoria è quanto meno eterogenea sul piano mentale
Quindi rinunciamo ad effettuare una battaglia sociale per il fatto che ad essa possano avvicinarsi persone con un disturbo della personalità o altro? Rinunciamo a proporre misure per contrastare la disoccupazione, in un sistema che si valuta pieno di lacune, poiché al movimento o in generale a chi se ne occupa
possono avvicinarsi facinorosi o persone con poca voglia di lavorare?

Ok. Forum per sfogo e scambio di idee, nonché magari in alcuni casi poca attenzione alla natura psichiatrica di chi ci alimenta dei pensieri disfunzionali. Giusti, sacrosanti, e anche teorizzabili in maniera solida e sistematica, ma disfunzionali .
Vedi sopra. Mi sembra un’osservazione, nella sua vaghezza, inutilmente polemica e pretestuosa. Se poi non le piace come è gestito il forum, venga lì e si confronti con noi (
https://ilforumdegliincel.forumfree.it/?t=76938288). Sennò, è aria fritta.

Questa è semplicemente l'analisi psichiatrica di un fenomeno così come si presenta. Ora, semplificato non lo si è, anzi. Ma ribadisco una cosa, su cui non sarà d'accordo probabilmente. Una "teoria" a cui aderire in senso ideologico non è utile a migliorare un disturbo psichiatrico. Una teoria ideologica lo può mascherare. Parte di queste situazioni risiedono in sindromi che sono curabili, senza dover "farsene una ragione", né passivamente né attivamente .
Sono d’accordo che una teoria possa diventare il pretesto, per una persona gravemente malata, per peggiorare in qualche modo la sua ossessione. Il punto è quello di valutare la correttezza della teoria, la validità della battaglia sociale. Nessuno si sognerebbe di dire che bisogna smetterla di parlare di debito pubblico, di lotta all’evasione fiscale, di questo e di quello, perché qualche pazzo può intendere le cose a modo suo e bla bla bla.
Le ripeto, venga nei nostri forum e si confronti con noi nel merito di ciò che diciamo. Io sono laureato in giurisprudenza ed ho effettuato diversi esami di Stato, ma non so tutto. Al tempo stesso lei sarà laureato in medicina, ma non sa tutto: se non si è mai occupato di questiona maschile quindi, abbia l’umiltà di riconoscerlo e venga nei nostri forum o gruppi faceboob ( Mra, gruppo di supporto , sul forum che le ho indicato sopra, su Questione Maschile o su uominibeta.org).


Quanto alla situazione di chi, senza handicap mentale, ha difficoltà ad avere una vita sessuale e sentimentale per motivi oggettivi, la questione si sposta sul piano sociale, e si può speculare che un sistema sociale di un certo tipo possa giovare .
Torniamo a quanto scritto sopra. Se per lei tutti i temi della qm sono una semplice speculazione, beh, lo dovrebbe prima dimostrare.

Una descrizione psichiatrica è improntata alla soluzione. Quindi si pone il problema della soluzione. Nessuno ha detto che esista un soluzione per tutti i tipi di soggetti che rientrano nella categoria.
Nessuno però può dire che certi soggetti che si considerano destinati all'insuccesso (sulla base anche di caratteristiche fisiche) non traggano beneficio dalle cure psichiatriche sulle loro sindromi depressive, psicotiche, fobiche etc
Su questo siamo d’accordo, fermo restando che per noi c’è un problema sociale.
Lo scontro che abbiamo con gli psicologi spesso avviene proprio su questo piano: noi diciamo che ci sono dinamiche sociali da cambiare e loro, anziché rispondere nel merito, la buttano tutta sul discorso individuale.
E’ come se un prigioniero di un campo di concentramento si lamentasse di quello che fanno i nazisti agli ebrei, e lo psicologo gli risponde: ma lascia stare i nazisti, non parliamo dei nazisti, pensa a stare bene tu, etc .
Per chi ritiene che il nazismo non sia accettabile, il problema (principale) evidentemente è combattere il nazismo, non insegnare al singolo a sopravvivere nel campo di prigionia.
Esempio brutale, ma è per capirci.
Le ripeto, se lei pensa che noi della qm ci sbagliamo, venga nei nostri spazi e ce lo dimostri nel merito e sui singoli punti.
Non le ho citato quegli autori per sfoggio di erudizione o ispe dixit, ma proprio perché il tema è complesso e soprattutto bandito dai media.

#66
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Utente 551XXX

"Quanto alla misandria, è appunto spesso un risultato deteriore di una visione rivendicativa della femminilità. "

"Ma il tutto deriva anche da equilibri culturali, per cui chi forte, calca la mano."

quindi i movimenti femminili sono giustificati e alcuni loro componenti non sono soggetti a tipizzazione psichiatrica,

per quanto riguardo alla rivendicazione della femminilità mi pare che non siamo più nel tempo delle suffragette e che non mi pare che siano soggette a restrizioni particolari.

#67
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Utente 551XXX

non potevo non postare questo :

Annarosa Buttarelli: Coronavirus frutto di forme virili di governo, impotenti e inadeguate



In questi giorni si manifesta ancora una volta, in maniera flagrante, l’impotenza dei potenti e l’inadeguatezza della cultura di origine maschile. Non solo a prevedere le conseguenze catastrofiche dei propri comportamenti ma anche a interloquire con la complessità in cui siamo immersi da sempre. Lo stile generale violento e suicidario delle forme virili di governo oggi è di nuovo nudo .

qui altro che Incel,
siamo oltre la paranoia...
siamo al "portaseccismo,
ossia augurarsi il male per vedersi soddisfare la propria teoria e dire "te lo avevo detto"
solo che in Tv non si può criticare e creare un servizio sul movimento questo atteggiamento in quanto la signora essendo donna ha una sorta di "bonus" credibilità da sfruttare.

#68
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Utente 124XXX

@Utente 525301
"Lo scontro che abbiamo con gli psicologi spesso avviene proprio su questo piano: noi diciamo che ci sono dinamiche sociali da cambiare e loro, anziché rispondere nel merito, la buttano tutta sul discorso individuale.
E’ come se un prigioniero di un campo di concentramento si lamentasse di quello che fanno i nazisti agli ebrei, e lo psicologo gli risponde: ma lascia stare i nazisti, non parliamo dei nazisti, pensa a stare bene tu, etc .
Per chi ritiene che il nazismo non sia accettabile, il problema (principale) evidentemente è combattere il nazismo, non insegnare al singolo a sopravvivere nel campo di prigionia.
Esempio brutale, ma è per capirci.
Le ripeto, se lei pensa che noi della qm ci sbagliamo, venga nei nostri spazi e ce lo dimostri nel merito e sui singoli punti.
Non le ho citato quegli autori per sfoggio di erudizione o ispe dixit, ma proprio perché il tema è complesso e soprattutto bandito dai media."

Quello di cui parli non è una novità.
L'obiettivo primario della psicologia non è quello di far prendere consapevolezza al singolo di vivere in una società sbagliata, malata, ipercompetitiva e destinata ad autodistruggersi.
L'obiettivo primario della psicologia, da sempre, è quello di creare degli individui funzionali alla società. Dei robottini che fanno il loro compitino standosene zitti e buoni.
Non a caso il dottore la butta su una serie di disturbi individuali da curare (dismorfofobia, paranoia, psicosi varie) con i farmaci, piuttosto che riconoscere apertamente i mutamenti profondi in seno alla società che mettono una fetta sempre più grande della popolazione maschile nell'impossibilità di avere una relazione, breve o duratura che sia. Che se una volta era sufficiente trovarsi nel range di normalità per avere una vita affettiva e sessuale decente da giovani e trovare una brava compagna da adulti, oggi questo non basta più perchè la donna del 2020 pretende il top in uomo, e chiunque non faccia parte del top è considerato uno scarafaggio. Un insetto insignificante, o nel migliore dei casi un amico.


E quando si parla di calo delle nascite, di matrimoni ai minimi storici, di divorzi, si tira in ballo l'abuso del porno, dei videogames, l'eterna immaturità degli uomini o altri pretesti, piuttosto che fare un semplicissimo e banale collegamento che pure mio cugino di 7 anni riuscirebbe a fare.
Tempo fa ho letto un articolo di una psicologa inglese che sosteneva che oggi i giovani fanno meno sesso rispetto a una volta perchè preferiscono i videogames....certo, un ragazzo di 20 anni, fisicamente sano e con gli ormoni a mille, preferisce stare chiuso in camera seduto davanti a un monitor piuttosto che correre dietro alle proprie coetanee...non fa una piega!

#69
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E se si invertissero i poli del magnete?
Platone direbbe " il corpo è la tomba dell'anima".
In questa società la donna è diventata iper selettiva e iper narcisista causa dell'uso costante e spasmodico di chirurgia estetica e se la soluzione fosse per assurdo in mano ai"belli"?
Se tutti rubacuori,sciupafemmi ne ,don Giovanni,Dorian Gray della situazione ,smettessero di rimorchiare tutte le"bamboline gonfiabili" e iniziassero a dimostrare la loro indifferenza verso tutte queste donne "avvenenti" dando importanza ad altro , banalmente cito la simpatia ,la gentilezza, l'educazione etc etc forse l'equilibrio sessuale si potrebbe ristabilizzare e l'ingranaggio dell'enorme sistema potrebbe iniziare a fare ruggine,che ne pensate?
Scusate l' intromissione .
Buona continuazione .

#70
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Utente 551XXX

"Non a caso il dottore la butta su una serie di disturbi individuali da curare (dismorfofobia, paranoia, psicosi varie) con i farmaci, piuttosto che riconoscere apertamente i mutamenti profondi in seno alla società che mettono una fetta sempre più grande della popolazione maschile nell'impossibilità di avere una relazione, breve o duratura che sia. Che se una volta era sufficiente trovarsi nel range di normalità per avere una vita affettiva e sessuale decente da giovani e trovare una brava compagna da adulti, oggi questo non basta più perchè la donna del 2020 pretende il top in uomo, e chiunque non faccia parte del top è considerato uno scarafaggio. Un insetto insignificante, o nel migliore dei casi un amico."

esatto,
ma questo è solo un giustificativo per allevviare il senso di colpa nei confronti delle donne che (esempio crudo ma calzante) come l' eugenetica selezionano i geni migliori per la "prosecuzione della razza",
in effetti in Hitler ci vedo un omosessuale represso.
quindi gli incel e la misogenia fungono un po da parafulmine a tutto questo.

#71
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Utente 525XXX

"esatto,
ma questo è solo un giustificativo per allevviare il senso di colpa nei confronti delle donne che (esempio crudo ma calzante) come l' eugenetica selezionano i geni migliori per la "prosecuzione della razza",
in effetti in Hitler ci vedo un omosessuale represso.
quindi gli incel e la misogenia fungono un po da parafulmine a tutto questo."
Gli incel non sono misogini, anche perché gli atti di violenza contro le donne sono effettuati per la quasi totalità da uomini che le donne conoscono, compagni o ex compagni, non certo dai celibi.

Sulla prima frase, quella termine con il paragone con Hitler, una serie di affermazioni buttate lì a caso, del tipo: "Einstein è un genio, però quanti morti a Hiroshima; certo, chissà che fine ha fatto Majorana e anche una fionda può far male".

#72
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Quante coppie di conigli si ottengono in un anno da una sola coppia di partenza, supponendo che essa produca ogni mese, ad eccezione del primo, una nuova coppia che, a sua volta prolifica a partire dal secondo mese?

La risposta è 144 coppie di conigli. il risultato è la somma dei due numeri precedenti: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144 andando così avanti all’infinito.
La mente collettiva forse non riesce a ricordare che cosa è veramente l’IDEA (intesa platonicamente) del bello, essendo al momento sballottata da una transitoria infinita di OMBRA (sempre platonicamente) di percezione dell’altro.
Buona giornata.

#73
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Dr. Matteo Pacini

A me pare che chi scrive abbia capito veramente poco di quello che ho scritto io nel post. Mi arrendo perché mi cadono le braccia a leggere cose "il dottore la butta su una serie di disturbi etc etc"...
Allora potrei dire che c'è chi la butta su una serie di ragionamenti intrinsecamente incoerenti in merito al benessere e al senso che una certa visione dovrebbe fornire.
Comunque, se uno trova una visone che gli aggrada e che lo fa star bene, ben venga. A me pare, lo ripeto, un modo di battere i piedi per terra sul fatto che le cose sono ingiuste. Questo può dirlo chiunque contro chiunque. Non risolvendo i problemi, e arrabbiandosi perché il nemico non si arrende da solo.

#74
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Utente 525XXX

autore] Dr. Matteo Pacini il 07.04.2020
A me pare che chi scrive abbia capito veramente poco di quello che ho scritto io nel post. Mi arrendo perché mi cadono le braccia a leggere cose "il dottore la butta su una serie di disturbi etc etc"...
Allora potrei dire che c'è chi la butta su una serie di ragionamenti intrinsecamente incoerenti in merito al benessere e al senso che una certa visione dovrebbe fornire.
Comunque, se uno trova una visone che gli aggrada e che lo fa star bene, ben venga. A me pare, lo ripeto, un modo di battere i piedi per terra sul fatto che le cose sono ingiuste. Questo può dirlo chiunque contro chiunque. Non risolvendo i problemi, e arrabbiandosi perché il nemico non si arrende da solo."
A dotto', ti ho risposto citandoti parola per parola.
Non ci arrabbiamo in quanto il nemico non si arrende da solo, in quanto ti ho già detto in almeno 5 o 6 messaggi che stiamo cercando di svolgere una battaglia culturale e sociale, anche attraverso associazioni che siedono al tavolo del MIur.
Del resto ho citato degli autori (per mostrare che non siamo dei pazzi con delle idee che non hanno alcun appiglio teorico o altro), su cui neanche hai speso una parola.
Non ti piace il contenuto della nostra lotta, non condividi le idee di Farrell e Peterson, tutto quello che vuoi tu.
Ma almeno abbi il coraggio di dire questo, ma non che "ci arrabbiamo in quanto il nemico non si arrende da solo".
Più di formare associazioni che registriamo in tribunale, produrre materiale, diffondere idee e pubblicazioni, avvalerci in questo delle nuove tecnologie, che dovremmo fare? Andare dalla Valente con gli ak47?
bah

#75
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Al dottore cascano le braccia a me qualcos'altro ma lasciamo stare:)

Non vi piace esser definiti come il DSM docet ,ma volete essere riconosciuti come un "associazione"? A che pro?
Sempre un etichetta è! Bah!

#76
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Dr. Matteo Pacini

Ripeto, capito poco o niente di quanto ho scritto. La vostra "lotta" è purtroppo poco aperta a capire se stessa. Ma soprattutto non è una lotta, è uno sfogo, posto così come lo pone Lei.
Per il resto, a viene a questo punto da ridere se Lei crede che io abbia come Bibbia il DSM. Lei non sa niente della psichiatria, la odia solo perché le fa comodo odiarla. La conosca, che le è più utile in qualsiasi caso.
A mio avviso la sua teoria non c'entra nulla con quello che ho scritto, così come non c'entra nulla forse con alcun tipo di problema o sistemazione, anche se è un tentativo di descrizione di un disagio. Ma non porta ad una novità, o ad una conoscenza migliore.
Cosa dovreste fare (non so a nome di chi parla) non saprei, questione sua. Forse portare più rispetto e capirci di più su quello su cui state teorizzando. E su come si traduce nelle menti di chi aderisce, le quali menti vengono prima della teoria. E comandano loro.

#77
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Vero,io non so nulla di psichiatria ,ma questo non toglie che attraverso Lei , Dottore , mi aggrada.
Ha questa capacità ,se ne faccia una ragione ;)
Sto tentando di capirci di più anche io , ed è per questo che ogni tanto "calco la mano" e me ne scuso se dovessi averle mancato di rispetto ,non era mia intenzione .,ma navigo anche io in base a venti ,nessuna pretesa di portar novità o migliorie ma solo di capire chi sia .

#78
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Utente 124XXX

Quello che impedisce a noi e al dottore di comprenderci, è l'utilità del suo ruolo e della psichiatria relativamente al fenomeno incel.
La psicoterapia può curare gli effetti della incelness, la depressione più o meno latente, l'ansia sociale (per chi ce l'ha), ma non le cause. Per combattere le cause dell'incelness la psicoterapia è inutile.

Serve solo a farti ritrovare (temporaneamente) un briciolo di pace interiore. Pace interiore che rimarrà fino al prossimo rifiuto subìto, quando tornerai a pensare alla tua scarsa appetibilità sessuale e all'impossibilità di instaurare una relativa con una donna.
Ti può aiutare a uscire dalla incelness molto di più un personal trainer, un chirurgo, un consulente finanziario che ti spiega come fare soldi, ovvero chiunque può aumentare il tuo LMS, che non uno che ti dice di non pensare ai tuoi problemi, di essere fiducioso che tanto prima o poi tutto si risolverà da solo.
Vedo molto più immobilismo in questa visione fideistica del futuro, che non in chi vorrebbe portare delle modifiche alla società.

#79
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Manca il reciproco scambio delle risorse di ognuno,senza perdere la propria unicità.
La persona si edifica e si perfeziona all'interno di uno scambio profondamente fecondo per una crescita e una maturazione comune.
Se tutto viene liquidato con una
impersonale sigla "LMS" credo che il vostro obiettivo sia ancora molto lontano da raggiungere.

#80
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Utente 591XXX

"La vostra "lotta" è purtroppo poco aperta a capire se stessa.",

cosa c'e' da capire dottore?

la società pressa l' uomo,
che deve essere ed avere determinato tipo di caratteristiche ( alpha),
un unico modello dominante,
le donne che tanto si lamentano di misogenia, patriarcato e varie ed eventuali vanno con gli alpha,
l' alpha domina la donna che sotto sotto piace pure,
in quanto essendo un soggetto passivo sessualmente tende ad avere anche un certo godimento ad essere dominato,
basti vedere le preferenze fisiche di queste ultime ( alto, prestante ecc)
ma cè un inghippo,
l' inghippo è che poi queste donne si lamentano non degli alpha,
ma dei beta.
in quanto ostacolano la loro vita in generale e professionale,
e li vedono come competitor
in pratica la red pill smaschera questa ipocrisia e tramite internet si diffonde cercando di illuminare le giovani menti ad non essere succubi della predominanza che si vuol fare del genere femminile,
genere che non vuole assolutamente la parità,
ma prevaricare,
i beta ovviamente.

#82
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Ciao ,hai mai sentito il detto"noi siamo come nani sulle spalle dei giganti, così che possiamo vedere un maggior numero di cose e più lontano di loro, tuttavia non per l’acutezza della vista o la possanza del corpo, ma perché sediamo più in alto e ci eleviamo proprio grazie alla grandezza dei giganti"
Se questo non è una manifestazione di superbia ma di umiltà allora nulla vieta di dedicarsi alla ricerca razionale del fenomeno.

#83
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@Utente 589158

condivido le tue parole,
ma cè da dire che in ogni gruppo esistono persone che agiscono in maniera poco opportuna e sguaiata quindi la tipizzazione psichiatrica non deve solo esser limitata ai gruppi red pill o incel,
che nascono come funghi anche perchè di sesso e di sessualità se ne parla fin troppo per poi lamentarci dei giovani frustrati.

#84
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Hai ragione, forse sarà causa della fretta esasperata che il mondo di oggi impone a non permettere di fare depositare nello spirito quelle percezioni di verità ,di bellezza ,di amore che porterebbero al cuore serenità e pace .

#85
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@589158,
ma il sistema educativo dov' e?
un giovane passa 13 anni della vita a scuola ,
possibile che questo sistema educativo funge solo da erogatore di nozioni?

#86
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Forse il sistema educativo di è deteriorato perché siono deteriorati anche i rapporti umani.
Dovrebbero istituire lezione obbligatoria di bon ton ;)

#87
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"Forse il sistema educativo di è deteriorato perché siono deteriorati anche i rapporti umani."

No,
semplicemente perchè si attingono insegnati dalle graduatorie di terza, seconda, prima fascia senza passare per i concorsi pubblici,
si fà una pesca a strascico dove per uno buono ne peschi 4 o 5 modesti.

"Dovrebbero istituire lezione obbligatoria di bon ton ;)"

concordo,
non esistono uomini e donne di una volta

#88
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Li pescheranno a casaccio senza tenere conto delle effettive competenze ma almeno un'intelligenza emotiva ben strutturata dovrebbero averla pure loro, se così non è si giunge al deterioramento dei rapporti umani.

#89
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" si giunge al deterioramento dei rapporti umani."

si è già giunti al deterioramento umano a mio parere,
difatti gli incel o red pillati che siano( giovani ragazzi e uomini) non credono che comportandosi bene possono alla lunga avere risultati,
è il compito di alimentari sogni e speranze al di là di un serio lavoro psicologico è anche della società,
che tende a vederti strano,
se entro una certa età non fai l' ammore,
guarda caso solo il maschio è strano.
comunque mi aspetto a giorni un articolo dove si scrive della tipizzazione psichiatrica di chi non può vedere il fidanzato o fidanzata o l' amante ed invita al boicottaggio del nuovo decreto :)

#90
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Sai,si è arrivati a questo punto perché si rincorrono idiozie (prese come bibbia)alimentate dai vari guru( donne e uomini che siano) di blog,social vari che si erigono detentori di chissà quale forma di sapere,forse da qui la mia scelta di non essere presente in nulla se non qui.
Attenderò l'uscita di questo nuovo articolo:)

#91
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Utente 591XXX

"Attenderò l'uscita di questo nuovo articolo:)"

tutto a posto,

palazzo chigi dopo le proteste ha specificato che i congiunti sono anche i

"fidanzati stabili, affetti stabili a mio parere anche le escort sono affetti stabili :) ,
non sò se ci rendiamo conto,
ci sono persone che non hanno fatto mai l' amore e che hanno un contegno e senso della salute pubblica e chi per esser stato casto per 2 mesi ha scatenato una rivolta popolare,
l' articolo è di gennaio ma alla luce di questa novità io rivedrei un pò di cose e cambierei considerazione su questi vergini e mi focalizzerei su chi si reputa normale a livello psichico e che in questa occasione si è mostrato se non peggio di questi presunti misogeni chiamati incel.

#92
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Difatti la quarantena ha indotto lo sviluppo di altri comportamenti alquanto bizzarri che perdureranno nel tempo trasformandosi poi ,in patologie più o meno gravi se non curate per tempo .
La normalità la paragonerei ad un funambolo,dove tutti sono in grado di camminare su una corda con un asta ,ma quel che conta ,per fare la differenza ,quando ci si ritrova ad un'altezza vertiginosa è la capacità di equilibrio.
:)

#93
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Utente 591XXX

"La normalità la paragonerei ad un funambolo,dove tutti sono in grado di camminare su una corda con un asta ,ma quel che conta ,per fare la differenza ,quando ci si ritrova ad un'altezza vertiginosa è la capacità di equilibrio."

concordo,
devo dire che da "incel" rispetto ad altri ho sviluppato anticorpi in quanto son più allenato alla solitudine :)
quindi devo dire che questa crisi scombussola alcuni paradigmi dove chi si reputava equilibrato mentalmente ora non lo è più,
visto è considerato che aspettare il 18 maggio per vedere il fidanzatino, l' amante o partner vari ed eventuali viene considerato come cosa molto ardua :) si urla alla dittatura addirittura semplicemente perchè non si fà sesso per 2 mesi.

#94
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A proposito di quarantena e impossibilità di vendere i """fidanzati""".

Ieri instagram ha rimosso un mio commento perchè, a detta loro, considerato incitamente all'odio. Cosa avevo detto di tanto sconvolgente?
Che la quaratena sta finalmente portando le donne ad avere un assaggio di quella che è la vita abituale di molti uomini. Sono loro le più danneggiate perchè impossibilitate nel girare per locali a caccia di uomini più belli di loro come fanno da praticamente sempre, mentre gli uomini (con l'eccezione dei più geneticamente fortunati e ricchi), conoscono benissimo la solitudine e l'impossibilità di ricevere amore e contatto fisico. Nulla di nuovo per noi, che siamo stati messi in quarantena dalle relazioni già dall'adolescenza.
E per questo il mio commento è stato eliminato.

Insomma, oggi un uomo non solo non ha la libertà di lamentarsi della propria condizione, perchè altrimenti sei un piagnone senza carattere che non si dà da fare, ma non può nemmeno denunciare una evidente disparità maschi-femmine perchè altrimenti ti pigliano per misogeno. Oggi l'unica cosa che può fare l'uomo è stare zitto, perchè le donne sono angeli scesi in terra, e se osi solo dire mezza parola a riguardo ti mettono a tacere invocando espressioni come Patriarcatooooh!!, ritorno al Medioevoooo!! e altre amenità da sinistroidi incancreniti. Oppure ti imbottiscono di psicopaste e psicofavole, facendoti passare per un soggetto mentalmente instabile e quindi "da curare".
Ma si potrà lasciare a noi maschi qualche sacrosanto diritto?! O bisogna ingoiare il rospo e fare finta che tutto vada per il meglio, in nome del politicamente corretto e del "volemose tutti bene"?

#95
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Comprendo che questa è l'impostazione del mondo in cui si è costretti a vivere , però va ricordato che la solitudine è come l'Uroboro, si autorigenera all'infinito in un circolo vizioso.
Costruire attorno un muro di intelletto, per non finire massacrati dalla solitudine che è costrizione in una prigione con la porta aperta che a tratti si fa abitazione per sostentare le basilari necessità fisiologiche per poi tornare a fare da prigione non per tener chiusi dentro ma per tenere lontani gli altri affinché non intacchino lo "spillo di cristallo" ,non credo sia un ottima idea .

#96
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Utente 591XXX

I"eri instagram ha rimosso un mio commento perchè, a detta loro, considerato incitamente all'odio. Cosa avevo detto di tanto sconvolgente?
Che la quaratena sta finalmente portando le donne ad avere un assaggio di quella che è la vita abituale di molti uomini. Sono loro le più danneggiate perchè impossibilitate nel girare per locali a caccia di uomini più belli di loro come fanno da praticamente sempre, mentre gli uomini (con l'eccezione dei più geneticamente fortunati e ricchi), conoscono benissimo la solitudine e l'impossibilità di ricevere amore e contatto fisico. Nulla di nuovo per noi, che siamo stati messi in quarantena dalle relazioni già dall'adolescenza.
E per questo il mio commento è stato eliminato."

sai le donne sono soggette a oscillazioni ormonali questo incide sull' umore e ciò porta a segnalare commenti su instagram.

#97
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Utente 591XXX

Utente 589158,

concordo su ciò che hai scritto,
ma purtroppo siamo poco fotogenici per le app di incontri.

#98
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Mi ritengo ignorante in materia di" app"o di social dato che non li uso ,però da quel che descrivete mi sembra che
le app di appuntamenti spesso assomigliano più a un concorso di bellezza, dove solo le persone più attraenti ottengono una risposta, aumentando così il senso di bassa autostima e l’isolamento sociale di chi per una volta decide di mettersi in gioco ,ma non esistono altre piattaforme dove il lato estetico venga meno e prevalga la personalità?

#99
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Non capisco perché la bellezza si traduca solo ad un blando fattore estetico.
Forse si dovrebbe guardare in faccia la vera bruttezza distruttiva di questo mondo( maltrattamenti animali, maltrattamenti bambini catastrofi naturali ,guerre, odio etc etc) per riuscire a scrollarsi di dosso questo concetto di bellezza superficiale e ambiguo.
Vero , non è per tutti , però in molti casi alcuni vedono la bellezza dove altri non riescono a trovarla, quindi esiste ed esisterà sempre il dubbio sul perché alcune persone possano trovare estremamente bello qualcosa mentre altre non riescono a vedervi alcuna bellezza ,ad esempio per me sono i social o app vari:)

#100
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@Utente 589158,

nella modernità la donna utilizzando le app di dating ha una maggiore protezione e sicurezza nel decidere da chi farsi approcciare,
ed è evidente che per l' effetto alone si tende a scegliere l' uomo che più aggrada : tendenzialmente alto, prestante per soddisfare la natura intrinseca nell' essere "dominata" almeno sotto l' aspetto sessuale poi non sappiamo come al di fuori del talamo le donne ragionino,
certo l' aspetto fisico conta ma è ovvio che non basti solo questo,
ma di certo è determinante nelle prime impressioni.
altre app,
se non sono di incontri mi sembra evidente che non ci si possa avventurare nello iscriversi nel tentare di approcciare le donne :).

#101
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Urca,allora è un po' come acquistare abbigliamento on line,in vetrina la merce sembra di qualità e di
ottima manifattura poi quando viene recapitata la maggior parte delle volte la taglia è errata e il materiale scadente ,almeno in questi acquisti c'è il diritto di reso :)

#102
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si la funzione è questa,
ma in questo caso sono gli uomini in vetrina :)
le possibilità di incontro sono ridotte al minimo e ci si ritrova su vari forum a disquisire di questo :).

#103
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Ci credo ,anche perché comporta una diminuzione dell’investimento nella relazione: il risultato sono relazioni deboli e poco stabili. A lungo andare questa cultura di incontri on line farà sì che le persone avranno relazioni sempre più superficiali dove quello che conta sarà la quantità, non la qualità .
Credo che ci siano alcune cose nella vita che richiedano tempo, impegno e intensa dedizione. E’ ciò che ci rende umani.
Giustamente,ognuno agisce in base a ciò che lo fa star meglio.

#104
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Utente 124XXX

Le possibilità di incontro sono ridotte al minimo se sei un bruttino/normie qualunque.
Su Instagram, col mio fake di un belloccio, sono riuscito ad organizzare scopa-appuntamenti facilmente e nel giro di pochi giorni, sia con donne single che sposate. E tra le sposate, non c'erano donne da 200K followers che amano fotografarsi continuamente seminude o in pose ammiccanti, che uno potrebbe pensare si tratti di donne di facili costumi e disponibili per tutti. No, si trattava di donne normalissime e copertissime, le classiche donne della porta accanto. Commesse di negozio, bariste, giovani madri di 30-35 anni. E sottolineo non si trattava di un app finalizzata agli incontri occasionali come Tinder, ma di Instagram.

Quando noi redpillati diciamo che le relazioni si basano sull'estetica e che le donne sono schiave della bellezza, ci prendono per pazzi. Per un gruppo di alienati fuori dal mondo ossessionati dall'aspetto esteriore. Ma perchè molti di quelli che ci criticano non hanno idea di cosa parlano. Conoscono le donne attraverso dei libri polverosi scritti ai tempi del regno borbonico, o attraverso i racconti adolescenziali tra amici. Non hanno mai toccato con mano con quanto una donna può arrivare in basso di fronte un bel visino. Molti pensano che alle donne il sesso non piaccia, tanto da chiamarle fi*he di legno, ma non è così.
Una donna nella sfera d'influenza di un maschio alfa può fare esattamente le cose che fate voi di fronte alla ragazza che vi piace: mandare messaggi per prima, riscrivervi e sollecitare una vostra risposta, chiedervi di uscire, fare il muso lungo, chiedervi se volete delle sue foto piccanti o cosa piace fare a letto.
Chi dice che online non si fa nulla e che alle donne, a differenza degli uomini, il sesso occasionale interessa poco o niente, evidentemente non conosce nè le donne nè l'online.

#105
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La conoscenza che molti hanno delle donne è basata sulle reazioni miste tra il disgusto e l'indifferenza che esse riservano alla maggior parte degli uomini che ci provano con loro. Viste che 3/4 dei loro pretendenti li trovano ripugnanti o appena passabili, si mostrano indifferenti e chiuse.

Ma provate a mettere la vostra ragazza timida, per bene, freddina, di poche parole, di fronte a un manzo da 8. Non la riconoscerete più!!

#106
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Utente 124XXX

"ma non esistono altre piattaforme dove il lato estetico venga meno e prevalga la personalità?"

Una volta esistevano le chat testuali, mIRC ed MSN Messenger, e lì la situazione era un po' meno cruda, perchè in assenza di un foto album che raccontava giorno per giorno la tua vita, potevi giocartela. Un po' con la parlantina, un po' raccontanto quattro frottole. Potevi inventarti di essere la persona che non eri, incuorisire chi c'è dall'altro lato dello schermo.
Oggi coi social, i selfie, gli smartphone e le foto digitali, questa carta non te la puoi giocare, perchè i social sono radiografanti della tua vita. Se nella vita sei uno sfigato, apparirai tale anche online. D'altronde, se passi le tue giornate chiuso a casa al PC, o facendo il tragitto casa-lavoro lavoro-casa, che vuoi pubblicare? Foto di feste o di serate in discoteca in compagnia di belle fi*he? Foto al mare, che l'ultima volta che ci sei andato c'era la lira? Le foto al pub sotto casa coi tuoi 2 amici più sfigati di te?
Similmente, chi nella vita ha bellezza, donne, successo, tale apparirà pure online. Due selfie, due vecchie foto scattate a mare e arriverà un mare di donne anche attraverso la rete.
Rich gets richer, poor gets poorer.
Se non si è almeno un 7 estetico e non si vuole rischiare la salute mentale, è meglio tenersi lontani da qualsiasi social e app di incontri.

#107
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Capisco che la condivisione digitale diviene lo strumento per stabilire cosa sia presubilmente vero o no e l'occasione per dare forse un senso all’ esperienza che si sta vivendo nel virtuale,ma questo porta a non avere più fiducia nelle proprie capacità di dare un senso alle proprie emozioni e a quello che si sta vivendo nel reale.

#108
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Dr. Matteo Pacini

Questo blog non è un blog incel. Ci sono sicuramente altri spazi dove postare considerazioni di questo tipo. Poiché non intendo passare il tempo a cancellare commenti che sarebbero postati nonostante l'invito a non farlo, chiudo.

#109
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Utente 591XXX

"Ci credo ,anche perché comporta una diminuzione dell’investimento nella relazione: il risultato sono relazioni deboli e poco stabili. A lungo andare questa cultura di incontri on line farà sì che le persone avranno relazioni sempre più superficiali dove quello che conta sarà la quantità, non la qualità ."
esatto,
ed il pensiero dominante classifica tutto ciò come modernità,
le conquiste femminili risiedono nello swip up sull' app di incontri,
amen.
ovviamente non generalizzo ma quanto è difficile incontrare persone speciali?

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