Svelati alcuni miti e poche certezze sull'obesità

I miti sono credenze false che persistono popolari tra medici e pazienti nonostante le evidenze scientifiche del contrario. Eccone svelati alcuni riguardanti l'obesità, un tema di grande attualità che coinvolge molte specialità mediche, compresa la psichiatria:

- "Piccole diminuzioni nell'introito calorico o piccoli incrementi nell'attività fisica producono sostanziali variazioni di peso nel lungo termine". In realtà i benefici derivanti da "piccole variazioni" sono soltanto marginali.

- "Stabilire obiettivi realistici migliora il risultato perché previene la frustrazione del paziente". I dati empirici indicano che sono più efficaci gli obiettivi più ambiziosi (purché sempre perseguiti sotto controllo medico).

- "L'allattamento al seno costituisce un fattore protettivo nei confronti dell'obesità". In realtà si tratta di una pratica naturale che va incoraggiata perché determina molti benefici per i bambini e per le madri ma non influisce sulla probabilità di diventare obesi.

- "L'attività sessuale comporta il consumo di grandi quantità di calorie". Un rapporto sessuale dura in media 6 minuti e comporta il consumo di circa 21 kilocalorie: una quantità irrisoria...

Esistono inoltre una serie di presunzioni che sono ancora in attesa di una solida conferma scientifica oppure di una smentita.

Infine si conoscono alcuni fatti con una ragionevole certezza sostenuta da corpose evidenze scientifiche. A queste conoscenze dovrebbe essere ispirata qualsiasi strategia terapeutica anti obesità:

- Nonostante il ruolo importante giocato dalla genetica sono indubbi i vantaggi ottenibili con moderate (non piccole) variazioni ambientali (abitudini alimentari e attività fisica).

- La dieta è certamente molto efficace per ottenere un adeguato calo ponderale ma sono poche le probabilità che una persona obesa riesca ad osservare con regolarità e costanza un regime dietetico frutto di una prescrizione medica o di un proprio proposito.

- Un incremento dell'attività fisica ha benefici effetti sulla salute indipendentemente dalla variazione del peso. Per influire sul peso non è sufficiente la "mera partecipazione" ma è necessaria una quantità sostanziale di movimento.

- Per mantenere i risultati raggiunti in termini di calo ponderale è necessario perpetuare le condizioni che l'hanno promosso.

- Per i bambini sovrappeso i programmi più efficaci sono quelli che coinvolgono i genitori.

- Pasti pronti (con quantità predeterminate), pasti sostitutivi, alcuni farmaci e, per pazienti selezionati, la chirurgia bariatrica hanno dimostrato efficacia e possono essere associati con successo agli interventi di tipo ambientale sopra descritti.

Quanto esposto, e molto altro, è contenuto in una provocatoria revisione della letteratura ad opera di un gruppo di lavoro multicentrico internazionale pubblicato sull'autorevole rivista "The New England Journal of Medicine".

 

Fonte: http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMsa1208051

 

Data pubblicazione: 09 febbraio 2013 Ultimo aggiornamento: 13 febbraio 2013

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