L'influenza è alla porte: difendiamo i nostri bambini!
L'influenza è una malattia di origine virale. I virus sono agenti morbosi estremamente più piccoli dei batteri, visualizzabili solo mediante il microscopio elettronico. Essi sono responsabili di numerosi processi morbosi, tra cui, oltre all'influenza, il morbillo, la rosolia, la varicella.
I virus dell'influenza sono di tre tipi: A, B e C. I più frequenti sono i primi due. L'agente morboso penetra per via aerea nell'apparato respiratorio e si moltiplica nella faringe, nella trachea e nei bronchi. Generalmente il polmone viene salvaguardato dall'azione delle ciglia vibratili che tappezzano la mucosa dell'apparato. Dopo un breve periodo di incubazione insorge il quadro clinico contrassegnato da febbre alta, tosse stizzosa con scarso escreato che a volte può contenere tracce di sangue, malessere generale, cefalea, artralgie, secrezione nasale, starnuti, lacrimazione e dolore faringeo. Spesso può essere interessato anche l'apparato digerente con vomito e diarrea. Le complicanze sono in genere piuttosto serie: otiti, polmoniti, encefaliti, miocarditi. Esse sono spesso dovute a sovrapposizioni batteriche.
Nei bambini più grandi e negli adolescenti il quadro clinico non differisce molto da quello degli adulti. Diversamente invece accade per i bambini più piccoli, in cui possono comparire vomito e convulsioni. L'otite è frequente. Come è facile immaginare, nel neonato i sintomi della malattia assumono un grado rilevante di gravità, anche per le scarse difese immunitarie. Una terribile sindrome da complicanza è la sindrome di Reye, dovuta al virus B e meno frequentemente al virus A. Questa sindrome può essere scatenata dalla contemporanea assunzione di acido acetilsalicilico e comporta un quadro clinico di ordine neurologico, associato a steatosi epatica. La mortalità è relativamente elevata.
La guarigione dell'influenza si verifica in genere dopo pochi giorni. Occorre tuttavia porre molta attenzione nei bambini con problemi cronici. La terapia si avvale del riposo a letto che è opportuno protrarre per qualche giorno anche a sintomatologia risolta. Di solito gli antibiotici non sono indicati, ma in caso di complicanze batteriche bisogna impiegarli a dosi generose.
La prevenzione col vaccino è molto efficace, specie nei bambini a rischio. Il vaccino viene allestito ogni anno in base all'isolamento del virus. Quello veramente importante da evitare è il freddo, l'umidità, gli sbalzi improvvisi di temperatura, gli strapazzi fisici e l'esposizione al fumo passivo. Anche un'adeguata alimentazione ed un ottimale introito d'acqua è importante ai fini profilattici: bisogna dare preferenza alle sostanze proteiche quali soprattutto le carni rosse, non facendo mai mancare frutta e verdura contenente vitamina C e ortaggi, specialmente le carote, contenenti vitamina A che ha azione antinfettiva e ristrutturante sulle cellule delle mucose delle vie respiratorie danneggiate dal virus.