Vaccino morbillo-rosolia-pertosse e autismo: esiste davvero una correlazione scientifica?
I massimi esperti della Società italiana di pediatria, della federazione dei medici di medicina generale, della SIPPS hanno espresso notevole sconcerto per una sentenza del tribunale di Rimini che ha associato nuovamente il vaccino MPR all'autismo, probabilmente basandosi su un articolo pubblicato sulla rivista Lancet 13 anni fa e poco dopo ritirato per la notevole infondatezza ed inadeguatezza della metodologia dello studio in atto.
L'episodio lo conoscerete, è balzato agli onori della cronoca circa 2-3 mesi fa, mettendo in subbuglio l'opinione pubblica, le mamme ed i genitori e creando una fobia generale che molti danni ha prodotto anche nei confronti della campagna vaccinale in Italia.
Dopo accurate indagini che hanno dimostrato l'infondatezza completa del suddetto studio e la falsità di alcuni metodi ed affermazioni subdole, il Medico inglese Wakefield è stato espulso dall'ordine dei medici inglesi.
Purtroppo l'effeto di sentenze del genere come quella del tribunale di Rimini è quello di far perdere fiducia in uno strumento (le vaccinazioni) preventivo di fondamentale importanza per per la salute nostra e dei nostri bambini e di tutta la gente, con il rischio tra l'altro della nuova comparsa di patologie anche letali ormai tenute a bada nel nostro paese grazie appunto alla campagna preventiva.
L'altro effetto negativo è quello di mettere nella testa dei genitori dei bambini affetti dall’autismo la convinzione erronea di aver identificato il motivo, la causa, la responsabilità chiamatela come volete voi, di tante sofferenze a cui sono sottoposti! E certamente non meritano tali genitori un'ennesima falsità aggiuntiva.