L'osso nasce nelle cellule non nello spazio extracellulare mentre lo zinco aiuta calcio e fosforo
Una vera rivoluzione è avvenuta nelle scienze dei tessuti duri, in questo caso dell'osso.
Nel modello teorico di costruzione dell'osso si pensava che il processo di mineralizzazione della matrice prodotta dalle cellule osteogneiche avvenisse nell'ambiente extracellulare.
Uno studio, appena pubblicato da un gruppo di ricercatori dell'Università di Bologna, ha individuato, invece, i primi “granelli” di osso all’interno di cellule staminali.
La scoperta può avere ricadute importanti nel campo della bioingegneria medica e della medicina rigenerativa.
Gli elementi di straordinaria novità sono i seguenti:
- I granuli di minerale dopo soli quattro giorni sono già presenti all'inizio nelle cellule staminali mesenchimali stimolate a diventare cellule ossee (osteoblasti); la grande scoperta è che le cellule staminali iniziano a produrre osso ben prima di diventare cellule ossee vere e proprie.
- Dopo dieci giorni i granuli di osso neoformato si ritrovano nella matrice extracellulare (lo spazio che circonda le cellule), ma altri granuli, invece, restano dentro le cellule e, confrontandoli, si vede che sono quasi identici; il che significa che i granuli che si formano all'interno delle cellule sono ormai uguali all'osso maturo arrivato a termine del suo processo di costruzione.
- Per la prima volta nell'osso in via di formazione è stato trovato, oltre agli attesi calcio e fosforo, anche lo zinco che, evidentemente, ha un ruolo molto importante nella formazione iniziale dell'osso (cristallizzazione dell'idossiapatite).
Questo studio, pubblicato sulla rivista ACS Central Science, potrebbe avere ricadute molto importanti nel campo della bioingegneria medica e della medicina rigenerativa.
Procopio A, Malucelli E, Pacureanu A, Cappadone C, Farruggia G, Sargenti A, Castiglioni S, Altamura D, Sorrentino A, Giannini C, Pereiro E, Cloetens P, Maier JAM, Iotti S.