La condroprotezione: quanto c'è di reale?
I condroprotettori sono una categoria che racchiude sia farmaci o integratori alimentari. Questi sarebbero in grado (a quanto si dice) di proteggere e migliorare -se assunti correttamente e periodi prolungati – il metabolismo del tessuto cartilagineo (“condro” significa cartilagine). I farmaci condroprotettori sarebbero quindi in grado di ritardare (di molto? di poco?) la degenerazione del tessuto cartilagineo dell’articolazione colpita; gli integratori forniscono le sostanze base:
glucosamina solfato
condroitin solfato
collagene
acido ialuronico
A seconda dei prodotti in commercio queste sostanze sono presenti in varie formulazioni e a vari dosaggi. L’assunzione di queste sostanze (che possono essere carenti nella dieta moderna) contribuirebbe alla sintesi e al mantenimento degli elementi costitutivi della cartilagine favorendone il trofismo e sostenendone il buon funzionamento articolare e una sana lubrificazione. Questi prodotti sono in genere ben tollerati sia a livello gastrico che a livello generale.
La domanda che molti mi pongono è: ma servono? In letteratura scientifica gli studi che ne dimostrano l'efficacia clinica si sprecano, ma è pur vero che si trattava sempre di studi che valutavano i sintomi "soggettivi" del paziente. Ed è pur vero che spesso questi studi non prevedevano un "gruppo controllo" cioè un gruppo omogeneo al primo che fosse stato trattato con placebo
Uno studio abbastanza recente ha invece mostrato la distribuzione dei due principali componenti dei condroprotettori (glucosamina e condroitina) nell'organismo dopo l'assunzione per via orale. E' stato possibile eseguire lo studio marcando radioattivamente i componenti.
Il risultato di questo studio è stato il seguente: i componenti radioattivi si andavano a localizzare in primis nel ginocchio, dove ritrovavamo la più alta concentrazione di radiofarmaco. Le altre articolazioni coinvolte risultavano per lo più anca e spalla, in maniera marginale le piccole articolazioni.
La conclusione è quindi che sembra abbastanza certo che la condroprotezione (con farmaci o integratori a base di glucosamina e condroitina) sia una terapia valida nella patologia degenerativa artrosica del ginocchio, meno valida ma comunque proponibile nell'anca e nel ginocchio. per quanto riguarda il resto delle articolazioni la validità è quantomeno messa in dubbio!
Ricordo sempre che la terapia è da proporre nei casi di artrosi classificabili dal I al III stadio dell'artrosi, mai oltre.