La nuova risonanza che "vede l'anca"
Nei normali casi di artrosi l'utilizzo della risonanza magnetica è del tutto superfluo, in quanto per poter stadiare la malattia e pianificare un eventuale intervento serve una radiografia del bacino.
Nei casi invece dei conflitti femoro-acetabolari e di tutte le lesioni articolari prodromiche all'artrosi, si è spesso fatto ricorso, in passato, alla risonanza del bacino, sebbene questo esame -per la scarsa sensibilità- fosse quasi sempre poco utile. Per questi motivi, fino a poco tempo fa, la risonanza magnetica (importantissima in altri distretti corporei) è rimasta relegata ad un ruolo -nell'anca- decisamente di secondo piano.
Recentemente le cose stanno cambiando, grazie all'utilizzo di apparecchi sempre più potenti (3-4 Tesla) che consentono di mirare l'esame su UNA SOLA ANCA, con ottime risoluzioni. L'utilizzo del mezzo di contrasto endoarticolare è poi fondamentale per evidenziare le più piccole lesioni cartilaginee o labrali.
La novità più importante rappresenta l'adozione delle scansioni "radiali". Attraverso dei tagli centrati sulla testa femorale, è possibile esplorare tutta la circonferenza dell'anca con una accuratezza sorprendente.
Purtroppo, nonostante la metodica si stia diffondendo rapidamente, al momento questa sofisticata indagine è a disposizione solo di pochissimi centri, localizzati tutti nel nord Italia.
In ogni caso, grazie a queste importanti novità, l'innovazione nel campo diagnostico della patologia dell'anca in età giovanile sta facendo passi da gigante, in grado di aprire anche nuovi possibili scenari per la corretta pianificazione di interventi correttivi in artroscopia o a cielo aperto.
Per maggiori informazioni su questo tema, si rimanda all'articolo dedicato: Conflitto femoro acetabolare: Femuro acetabular impingement FAI