Oblio oncologico: approvata la legge contro le discriminazioni
L’oblio oncologico è diventato legge anche in Italia: la normativa è stata approvata in via definitiva al Senato con voto unanime, dopo la prima approvazione alla Camera dei Deputati avvenuta nei mesi scorsi.
Cos’è il diritto all’oblio oncologico?
Per oblio oncologico si intende il diritto del cittadino a non subire discriminazioni per il proprio stato di malattia ormai pregresso e superato dall’attuale condizione di guarigione.
In particolare, ci si riferisce all’esercizio dei propri diritti in ambito bancario e assicurativo, nonostante la guarigione e l’aumento dell’aspettativa di vita.
L’applicazione di tale diritto riguarda tutti gli ex pazienti affetti da patologie oncologiche per i quali non sussiste più il rischio in eccesso dovuto al cancro, secondo le seguenti indicazioni:
- trascorsi dieci anni dalla fine delle cure per gli adulti,
- cinque anni per i soggetti di età inferiore ai 21 anni.
senza che, in tale periodo di tempo, si siano presentate delle recidive.
Cosa prevede la legge sull’oblio oncologico?
La legge, approvata il 5 dicembre 2023, contiene le "Disposizioni in materia di parità di trattamento, non discriminazione e garanzia del diritto all'oblio delle persone guarite da patologie oncologiche".
Finalità della legge
L’articolo 1 contiene le finalità dell’intervento normativo in attuazione di quanto contenuto nella Costituzione Italiana, nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, nel Piano europeo di lotta contro il cancro, nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali.
La legge definisce, inoltre, l’oblio oncologico come “il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica”, nei casi indicati dalla legge stessa.
Ambiti di applicazione del diritto all'oblio oncologico
Gli articoli successivi riportano i vari ambiti nei quali deve essere applicato il diritto all’oblio oncologico e non è consentito acquisire informazioni concernenti lo stato di salute pregresso:
- L’accesso ai servizi bancari, finanziari e assicurativi per quanto riguarda la stipula o rinnovo dei contratti e le relative condizioni applicate.
- L’adozione e affidamento di minori in merito alle indagini sui soggetti che presentano domanda al tribunale dei minori.
- L’accesso alle procedure concorsuali quando è previsto l’accertamento dei requisiti psico-fisici dei candidati.
L’oblio oncologico è una legge di civiltà
La nuova legge sull’oblio oncologico è stata fortemente voluta da varie associazioni che in questi anni si sono battute per prevenire le discriminazioni e tutelare i diritti delle persone guarite da un tumore.
Anche nel forum RFS - Ragazze Fuori di Seno si è parlato spesso del tema dell'oblio oncologico e c'è stata molta partecipazione, tra pazienti ed ex pazienti, al lancio lo scorso anno dello slogan DIRITTO ALL'OBLIO PER I MALATI ONCOLOGICI per sensibilizzare l'utenza su questo tema.
Con questa legge l’Italia raggiunge il traguardo auspicato dalla Commissione Europea affinché tutti gli Stati membri adottino una normativa sul diritto all’oblio oncologico entro il 2025. Un traguardo già raggiunto da Francia, Portogallo, Spagna, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi.