Attenzione a non vendere false illusioni: con il "vaccino anticancro universale"!!

salvocatania
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo

                       

Ogni giorno i media ci informano che è finalmente arrivata la cura definitiva non solo per tutti i cancri, ma addirittura per tutte le malattie scatenando false illusioni ed entusiasmi, mentre paradossalmente noi oncologi restiamo prudenti ed in attesa di studi scientifici validati.

http://www.senosalvo.com/invenzioni_folli_e_false_medicine_anticancro.htm

Grande spolvero esiste soprattutto sulla rete di terapie che si propongono con l'illusoria speranza di cura di tutti i cancri, o peggio ancora di tutte le malattie. L'ignoranza infatti che alimenta false convinzioni è che esista un unico tipo di cancro e che quindi possa esistere una terapia universale in grado di guarirlo.

In realtà la ricerca ha evidenziato che esistono tantissimi tipi di tumori, tant'è che solo tra i tumori della mammella, di cui mi occupo, già nel secolo scorso il grande clinico C.D. Haagensen saggiamente preconizzava:

"Le malattie della mammella rappresentano un gruppo eterogeneo di malattie che si manifestano in un gruppo eterogeneo di pazienti. Malattie diverse dal punto di vista biologico e morfologico che si incontrano in varietà e variabilità individuali dovute a numerosi fattori non solo costituzionali e funzionali".

Questo concetto attualmente è così chiaro agli addetti ai lavori che addirittura negli Stati Uniti esistono associazioni di pazienti che si occupano tra i tumori della mammella solo di un sottotipo istologico, come ad esempio il cosiddetto "triplo negativo” [http://tnbcfoundation.org/index.html].

Fatta questa premessa occorre precisare che il "vaccino antitumore” testato in Germania merita una diversa riflessione ed un doveroso approfondimento.

Nulla a che vedere con le premesse e le promesse del vaccino universale anticancro cubano, l'Escozul, conosciuto come il veleno di scorpione perchè è un estratto del veleno di un tipo di scorpione presente solo nell’isola caraibica (scorpione blu)..I cubani dell’azienda produttrice sostengono di avere trattato con successo 8200 pazienti. Non mi addentro sui risultati strombazzati per l’Escozul perché nessuna delle informazioni pubblicizzate dall’azienda produttrice è stata mai pubblicata su riviste scientifiche (facendo una ricerca su PubMed si trovano solo lavori preclinici riguardanti però una tossina ricavata dal veleno dello scorpione giallo di Israele). Eppure questo "pseudovaccino" ha avuto tanta eco in tutto il mondo e anche in Italia, tant’è che decine e decine di migliaia di italiani disperati hanno assediato il consolato di Cuba per richiedere il visto e potersi mettere in coda per avere una dose del miracoloso vaccino. Mi si stringeva il cuore tutte le volte che i familiari di alcuni pazienti in fase metastatica mi chiedevano un consiglio sull’Escozul e dichiaravano di essere disposti a tutto pur di avere una dose miracolosa di quel prezioso farmaco di cui tutti parlavano. È comprensibile il bisogno di "cure miracolose" per chi è affetto da una malattia terribile (ed anche per i familiari) a tal punto da rendere il paziente vulnerabile e sempre pronto a tentare qualsiasi strada che lasci intravedere un minimo di speranza, anche quando non è fondata. Non avevo il coraggio di allontanare da loro anche questa ultima speranza, sino a che documentandomi non solo feci la scoperta che non esistesse alcuno studio pubblicato, ma mi imbattei in questo agghiacciante documento del Ministero della Salute cubana, le cui conclusioni non ammettevano dubbi: il farmaco così richiesto da migliaia di italiani, a Cuba veniva considerato "MEDICAMENTO FRAUDOLENTO".

 

I ricercatori tedeschi invece hanno creato con rigore scientifico un "vaccino" in grado di indurre una forte risposta del sistema immunitario al cancro, utilizzando "proiettili” rivestiti da grassi (liposomi) e "infarciti” da nanoparticelle di Rna.

Si tratta sicuramente di un approccio interessante, ma è ancora prematuro poter parlare di un vaccino terapeutico per i tumori. Promettente comunque che questi "liposomi" (cioè gli involucri di grasso che racchiudono il vaccino) siano efficaci nell'indurre una forte risposta immunitaria, ma occorre essere cauti perché il dato clinico è ancora troppo preliminare.
Il trattamento prevede la manipolazione delle cellule del sistema immunitario, nelle quali viene inserita una etichetta che le spinge a dare la caccia ad un certo tipo di tumore. Cambiando l'etichetta, è possibile indicare al sistema immunitario altro tumore diverso e specifico per quella etichetta.

La sperimentazione sull'uomo coinvolge tre pazienti e siamo in fase 1 [..... "A phase I dose-escalation trial testing RNA-LPX that encode shared tumour antigens is ongoing. In the first three melanoma patients treated at a low-dose level, IFNα and strong antigen-specific T-cell responses were induced,hase I dose-escalation trial testing RNA-LPX that encode shared tumour antigens is ongoing. In the first three melanoma patients treated at a low-dose level, IFNα and strong antigen-specific T-cell responses were induced...... " ].

Pur trattandosi di uno studio rigoroso e serio, ciò vuol dire che per la sperimentazione clinica ci vorranno almeno 5 anni. Questo è il senso del titolo del mio articolo "attenzione a non vendere false illusioni...." e non certo a tagliare le gambe alle speranze di tanti malati e dei loro familiari

Non punta per il momento a curare la malattia, ma soprattutto ad escludere eventuali effetti collaterali.

In altre parole è stata fatta una parte preclinica, su animali in esperimento. La parte clinica è un iniziale studio di fase 1 e sono stati trattati soltanto tre pazienti con melanoma. C’è quindi soltanto una risposta di tipo immunologico e non ancora una risposta clinica. Ovviamente, la fase 1 valuta la tossicità, non tanto l’efficacia del trattamento stesso. Ciò vuol dire che le premesse e le promesse siano serie, ma i tempi di realizzazione lunghi e non siamo in grado di prevedere un esito scontato.

I ricercatori tedeschi hanno comunicato i risultati dello studio sull'ultimo numero della rivista NATURE il primo giugno con grande tempismo forse perché proprio oggi a Chicago, si apre il più importante congresso mondiale sui tumori, promosso dalla Società americana di Oncologia Medica (ASCO) e sarà interessante osservare la reazione dei partecipanti.

Intanto riporto il parere (R.it) che ha espresso su questa ricerca Alberto Mantovani, uno dei più noti immunologi in campo internazionale e che è stato tra i primi a studiare le potenzialità dell'immunologia contro il cancro.

Professor Mantovani come giudica questa sperimentazione?

[In Germania un'equipe dell'Università Gutenberg sperimenta per la prima volta su tre pazienti affetti da melanoma un'immunoterapia che ha dato risultati positivi nei test sui topi. L'obiettivo è 'smascherare' le cellule tumorali e renderle attaccabili dalle difese 'risvegliate' del sistema immunitario].

"Lo studio è su tre persone e bisogna guardare a queste cose con cautela. Questo lavoro, al di là delle implicazioni cliniche, ci ricorda l'importanza di combinare quello che sappiamo di immunologia del cancro e genomica. Si riesce sempre di più a colpire il tallone d'Achille del tumore. I tumori cambiano spesso faccia, sono un bersaglio mobile. Ma proprio perché cambiano in continuazione maschera, questo costituisce un punto debole. Il sistema immunitario può riconoscere questo cambiamento. E questo emerge nella ricerca tedesca. Si possono individuare, volta per volta, le nuove maschere dei tumori. L'approccio di vaccinazione è la nuova sfida. Finora sono stati usati solo in via preventiva, non in fase terapeutica. E' un nuovo passo delle nuove cure contro il cancro che puntano su immunologia e immunoterapia".

Non si tratta dei primi test di questo tipo. In che settore sono stati ottenuti i risultati migliori con l'immunoterapia?

"Nel melanoma abbiamo già ottenuto risultati importanti. Il nostro sistema immunitario è come un'automobile con molti freni. Nei tumori ci sono 'tanti freni'. Uno di questi, il CTLA4, è stato tolto nel melanoma permettendo al 20% dei pazienti trattati di sopravvivere e di essere qui a 10 anni di distanza. Lavorando su un altro freno sono sicuro che otterremo il 50% di risultati positivi nel melanoma avanzato. Queste stesse terapie sono state approvate anche per il tumore al polmone e per il carcinoma alle vie urinarie. Va detto però he è presto per dire se il prolungamento di sopravvivenza porterà anche a delle cure".

Lei studia questo settore da anni. Siamo sulla strada giusta?

"Dagli anni '90 stiamo usando gli anticorpi per combattere il cancro. Sono stati fatti molti progressi e per me è l'avverarsi di un sogno. Sono stati messi a punto dei farmaci, come il trabectedin, che riescono a fermare quella parte 'dell'esercito immunologico' che aiuta il cancro e non lo ferma. Sono i macrofagi, i poliziotti corrotti. Quando un macrofago entra all'interno di un tumore acquisisce una serie di funzioni che favoriscono pericolosamente lo sviluppo delle cellule maligne. Siamo sulla strada giusta per trovare nuove cure contro il tumore, anche se ci vorrà tempo".

Ergo…si tratta quindi di una promessa ed una scommessa, che però rispetto a tante bufale che si trovano sulla rete, ha già superato la fase sperimentale sugli animali di laboratorio, ma è stata testata sull'uomo solo su tre pazienti affetti da melanoma metastatico pur se con incoraggianti risultati già a basse dosi.

Questo non è sufficiente per considerare lo studio come validato. E', rispetto ad altri, comunque un passo molto importante per arrivare a terapie sempre più personalizzate per combattere diversi tipi di tumore e aprire la strada per realizzare un vaccino terapeutico universale.

L'acquisizione sulla importanza del sistema immunitario risale ad oltre 80 anni fa e che il melanoma possa beneficiare di un risveglio del sistema immunitario più di altri tumori lo si conosce da tanto tempo.
Il problema è come risvegliare il sistema immunitario? E qui che si scatenano anche per interessi economici le più fantasiose terapie proposte. Sulla rete c'è un effluvio di integratori alimentari per rafforzare le difese immunitarie, spesso inutili, talvolta dannosi.

http://www.senosalvo.com/integratori_alimentari.htm

Non è neanche escluso che persino l'effetto placebo (=fede nella terapia e determinazione) possa giocare un ruolo significativo nello stimolare la reazione dell'organismo all'ospite indesiderato. 

Lo sappiamo da circa 70 anni con la incredibile storia dell' "amabile signor Wright"
http://www.senosalvo.com/placebo_I.htm
che periodicamente riprendo per i miei pazienti affetti da metastasi, allegando solida letteratura tra gli esempi di "guarigioni inspiegabili".

                         Terapia +fede nella terapia+speranza+determinazione: prima e dopo

 

http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/terapia_speranza_determinazione.htm

 

(*) FONTE NATURE
http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature18300.html
Systemic RNA delivery to dendritic cells exploits antiviral defence for cancer immunotherapy
Nature (2016) doi:10.1038/nature18300.Received 28 December 2015. Accepted 06 May 2016. Published online 01 June 2016


 


 

Aggiungo il parere di U.Veronesi (3 giugno su Repubblica) 

"Dietro questo annuncio ci sono molti anni di ricerca scientifica. Il sistema immunitario umano è sempre stato oggetto dell' attenzione degli oncologi per la sua reazione anomala ai tumori: per ragioni che stiamo solo ora a poco a poco scoprendo, il sistema non riconosce le cellule tumorali come estranee, e di conseguenza non si attiva per eliminarle o impedirne la diffusione, come fa, ad esempio, con i virus". Veronesi spiega chiaramente la sua posizione: "Che questo sia l'inizio di un filone che porterà grandi progressi è fuori di dubbio. Tuttavia, affermare che abbiamo un vaccino anticancro mi sembra azzardato. Detto questo, non siamo di fronte a un' ipotesi improbabile. È uno studio importante e serio, con basi scientifiche rigorose". Veronesi spiega che per la sperimentazione clinica ci vorranno almeno cinque anni, il tempo necessario per verificare se, dopo una possibile regressione iniziale, la malattia si ripresenta oppure no".

Data pubblicazione: 03 giugno 2016 Ultimo aggiornamento: 06 giugno 2016

23 commenti

#3
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Dr. Salvo Catania

Oggi ho ricevuto un messaggio dall'amico oncologo (referente di Oncologia anche di Medicitalia) Vito Barbieri da Chicago, direttamente dalla sede dell'evento ASCO.

Gli ho chiesto cosa ne pensasse di questo studio e ha confermato le mie perplessità soprattutto sul campione "sono solo tre pazienti " ed altro ancora che senz'altro commenterà su questo blog al suo ritorno dagli Stati Uniti.

Gli ho espressamente richiesto di registrare le reazioni anche solo verbali dei colleghi partecipanti.
Ne riparleremo al suo rientro in Italia.

Nell'articolo ho fatto cenno al Congresso Mondiale di Oncologia che è stato aperto oggi a Chicago a cura dell'Asco.
>>I ricercatori tedeschi hanno comunicato i risultati dello studio sull'ultimo numero della rivista NATURE il primo giugno con grande tempismo forse perché proprio oggi a Chicago, si apre il più importante congresso mondiale sui tumori, promosso dalla Società americana di Oncologia Medica (ASCO) e sarà interessante osservare la reazione dei partecipanti. >>

Aggiungo qualche dettaglio su questa imponente evento che da 7 anni caratterizza l'attività scientifica dell'oncologia mondiale.
Intanto i numeri : 30.000 oncologi di tutto il mondo (35 % stranieri ) e ben oltre 5 mila studi sulle nuove strategie terapeutiche più mirate, come l’immunoterapia e i farmaci a bersaglio molecolare, ma anche sui nuovi risultati ottenuti con le terapie tradizionali.

https://www.asco.org/meetings



#4
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Dr. Salvo Catania

Ho utilizzato un titolo per questo blog un pò provocatorio e palesemente critico nei confronti della correttezza dell'informazione sulla salute.

Proviamo a verificare sulla rete come viene indicizzata la ricerca di "vaccino anticancro universale ". I motori di ricerca richiamano con questo ordine le maggiori testate italiane con risultati sorprendenti se consideriamo solo i titoli .
Alcuni sono prudenti, ma ce ne sono altri (titoli ) che non hanno bisogno di commenti. C'è addirittura chi titola
>>PRONTO IL VACCINO ANTICANCRO !" !!!!!!!!!>>>>

*Tumori, sempre più vicini a un vaccino "universale": via ai test sull'uomo
TGCOM - ‎19 ore fa‎

*«Lotta al cancro, pronto il vaccino universale»
Il Mattino - ‎02 giu 2016‎

*Tumori, il primo vaccino universale testato su tre pazienti in Germania. "Provoca una forte risposta immunitaria"
Il Fatto Quotidiano - ‎02 giu 2016‎
Il vaccino è costituito da una capsula di molecole di grasso......

*Vaccino antitumori .Via ai test su tre pazienti
La Stampa - ‎01 giu 2016‎
Può essere definito il Santo....

*Il vaccino anti tumoritestato su tre malati«La risposta è positiva»
Corriere della Sera - ‎01 giu 2016‎
Potrebbe essere ....

*Germania,primi test vaccino anti-cancro
Rai News - ‎01 giu 2016‎
01 giugno 2016 21.06 Gli scienziati tedeschi ......

*Dalla Germania il vaccino “universale” contro i tumori
La Stampa - ‎01 giu 2016‎
Ideato da scienziati tedeschi dell'università .....

*'Vaccino' antitumore, in Germania al via i primi test sull'uomo
La Repubblica - ‎01 giu 2016‎
In Germania un'equipe dell'Università .......

*Vaccino anti-cancro, partiti i test sull'uomo
Il Sole 24 Ore - ‎01 giu 2016‎
Più vicini a un vaccino terapeutico “universale” contro i tumori......

*Sperimentato il vaccino universale contro il cancro
il Giornale - ‎9 ore fa‎
Alcuni ricercatori tedeschi hanno avviato un test clinico ..........

*Home > Blog > Salute > Dalla Germania in arrivo il vaccino contro il cancro
Pazienti.it - ‎10 ore fa‎
Un team di specialisti all'Università di Gutemberg, a

*Attenzione a non vendere false illusioni: con il "vaccino anticancro universale"!!
Medicitalia.it - ‎12 ore fa‎
Ogni giorno i media ci informano che è finalmente .....

*Tumori: come funziona il vaccino universale sperimentato in Germania
Panorama - ‎13 ore fa‎
Sperimentato.....

*Un vaccino universale contro i tumori
Italiasalute.it - ‎14 ore fa‎
Il sogno di tutti i ricercatori e di milioni di pazienti ....

*Tumori, vicini al vaccino «universale». È la scoperta del secolo
la VOCE del TRENTINO - ‎18 ore fa‎

#5
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Dr. Salvo Catania

Bene ! Anzi male !
Nonostante la cautela raccomandata da quasi tutti gli oncologi [(* allego l’ intervista chiarissima anche per i non addetti ai lavori di Carmine Pinto, presidente nazionale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), cui aderiscono 2600 oncologi a Radio Vaticana )…..la disinformazione …non ha tregua.

Ho visto più di una trasmissione televisiva dove pur di mantenere vivo l’interesse dei telespettatori per la “scoperta del secolo”, senza alcun rispetto per quelli che a casa vivono il loro dramma in attesa di speranze sicure ed immediate, continua ad essere presentata senza alcuna cautela (che sminuirebbe l’interesse ) riguardo i tempi di realizzazione del test tedesco.

Tutto déjà-vu : se avete la pazienza di richiamare i titoli delle testate del 2009, 2010, e anni successivi l’informazione sui vaccino anticancro è quella stessa dei primi giorni di giugno 2016 , e che trasmette ai lettori la percezione che il VACCINO sia già PRONTO ED IN COMMERCIO.

Riporto qui l’intervista di Carmine Pinto, presidente nazionale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), cui aderiscono 2600 oncologi:
D. – Prof. Pinto si aprono speranze davvero motivate e in che misura e in che tempi?
R. – Sicuramente, è uno studio interessante per tecnologie e per i presupposti scientifici e biologici. Si tratta però di uno studio ancora molto, molto iniziale. E’ stata fatta una parte preclinica, su animali in esperimento. La parte clinica è un iniziale studio di fase 1 e sono stati trattati soltanto tre pazienti con melanoma, che è una delle neoplasie più immunogene che abbiamo. C’è quindi soltanto una risposta di tipo immunologico e non ancora una risposta clinica. Per vedere se questa, che oggi è un’importante speranza, possa realmente diventare pratica clinica, penso ci voglia ancora del tempo.
D. – Questa sperimentazione si può pensare che sarà allargata anche in altri Paesi, anche in Italia?
R. – Per il momento si tratta di uno studio di fase 1, che di solito viene condotto non in tante nazioni contemporaneamente, perché si tratta di raccogliere dati abbastanza controllati. Ovviamente, la fase 1 valuta la tossicità, non tanto l’efficacia del trattamento stesso. Continuo a dire che si tratta di una promessa e che occorrerà del tempo, per vedere se diventa realtà.
D. – In che misura oggi le malattie oncologiche incidono nella mortalità?
R. – Sono la seconda causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari. Nel sesso maschile raggiungono la stessa incidenza, lo stesso tasso di mortalità, di quelle cardiovascolari. E' diverso invece per quello che riguarda le donne. In Italia, abbiamo ogni anno 370 mila nuove diagnosi e circa 170 mila decessi per tumore.
D. – E’ normale, quindi, che ci sia stata molta attenzione…
R. – Assolutamente sì. Io direi però che bisogna essere molto cauti. E’ sicuramente interessante il modello, sono interessanti i primi dati preclinici, ma occorrerà del tempo e dovrà essere validato su altri tumori che non solo il melanoma. Occorrerà quindi ancora parecchio tempo.

#8
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Dr. Salvo Catania

Intanto importanti notizie (5 giugno) dall'ASCO di Chicago in campo diagnostico :

LA BIOPSIA LIQUIDA

Uno studio presentato all'Asco di Chicago promuove il metodo. Da da un prelievo del sangue, la fotografia del tumore e delle sue mutazioni per trovare la terapia più adatta a quel determinato paziente. Un test minimamente invasivo e capace di dare tantissime informazioni
DIAGNOSTICARE un tumore attraverso un prelievo di sangue, anziché da un pezzetto di tessuto. E’ questa la grande promessa della cosiddetta biopsia liquida. che è più vicina di quanto possa sembrare. All'ASCO di Chicago è stato infatti presentato uno studio, il più grande condotto finora su questi rivoluzionari esami del sangue, che ha dimostrato come l'attendibilità della biopsia liquida sia relativamente vicina a quella delle biopsie vere e proprie. Le ricadute di questo studio saranno enormi, soprattutto in quest'era di medicina personalizzata, nella quale i clinici lavorano sempre più a stretto contatto con i patologi per caratterizzare il Dna tumorale in tutte le sue sfumature, individuando quelle mutazioni che sono ormai il bersaglio di tante terapie.

#9
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Utente 379XXX

Grazie per le chiare precisazioni. Purtroppo spesso si continua a giocare con le speranze dei malati e dei loro familiari

#10
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Dr. Vito Barbieri

Purtroppo l'entità della risonanza di alcune notizie in ambito mediatico non è sempre proporzionale al reale valore della scoperta, soprattutto in termini di applicazioni cliniche utili a breve.
Siamo in un'epoca, dell'immunoterapia oncologica, molto stimolante.
Dopo tanti anni in cui si è provato ad utilizzare il nostro stesso sistema immunitario per "agire" contro il tumore, con risultati molto limitati nonostate le aspettative, qualcosa sembra funzionare.
Finalmente dopo tanti bersagli e farmaci, di cui conoscevamo solo in parte il ruolo e quindi finivano per deludere le aspettative, abbiamo alcune cose rilevanti.
Parlo dei cosiddetti inibitori di "checkpoint". Sono farmaci che vanno ad inibire dei veri "punti di controllo". Punti sui quali l'azione di un farmaco modifica in modo veramente rilevante il sistema immunitario contro il tumore.
Nell'ultimo anno le novità in questo campo sono tante. Farmacio come l'ipilimumab (inibitore di CLA-4) già in uso da tempo cui si sono aggiunti nivolumab, pembrolizumab (inibitori di del chckpoint PD1-PDL1), disponibili da pochi mesi, ed altri in arrivo (atezolizumab, durvalumab, avelumab, solo per citare quelli in fese più avanzata di sviluppo, stanno cambiando la storia clinica di molti tumori.
Anche al meeting di riferimento mondiale per l'oncologia clinica (quello dell'American Society of Clinical Oncology svoltosi a Chicago dal 3 al 7 giugno) sono stati presentati molti risultati di studi, pronti per offrire questi farmaci ad un utile impiego clinco.
Si è parlato anche di vaccini, ma non tanto di quello abilmente promosso dai media, che, con dati molto preliminari, ancora richiede molti studi clinici e conferme, bensì di altri in stato molto più avnzato di studio che risultano molto promettenti. Ancora più promettente sembra studiare strategie di combinazione tra vaccinoterapie e inibitori dei check point immunologici.
Posso dire di aver partecipato anche io, con soddisfazione, nel mio centro, ad una sperimentazione clinica internazionale applicata ai pazienti con carcinoma polmonare su vasta scala. Lo studio è concluso ed i risultati sono in elaborazione, non posso dire nulla perchè noi sperimentatori lavoravamo in cieco tra vaccino e placebo, ma entro fine anno saranno resi pubblici i risultati. Confido molto in un esito favorevole che consista in un passo avanti nel controllo dell'evoluzione della malattia tumorale.
Non mi illudo mai che un singolo nuovo farmaco o strategia terapeutica cambi nettamente all'improvviso tutto, perchè non si può sperare nelle cura che all'improvviso guarisca ogni tumore. tuttavia i progressi cui stiamo assistendo stanno portando all'individuzione di gruppi di pazienti con detterminati tumori la cui malattia risponde, si riduce e non progredisce più per anni, cosa inimmaginabile 10 o 20 anni fa.
In sintesi, i progressi ci sono ma quando leggiamo una nortizia eclatante in questo campo, cerchiamo di leggere anche come gli esperti descrivono questi nuovi dati realisticamente e con parametri applicabili ai pazienti veri, che ogni giorno gestiamo nei nostri ambulatori.

#11
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Dr. Vito Barbieri

Chiedo scusa per qualche errore ortografico, forse dovremmo chiedere allo Staff di aumentare la dimensione dei caratteri di questa sezione.

#12
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Dr. Vito Barbieri

La biopsia liquida è un'altro argomento che piace ai media. Tra l'altro anche il termine ormai invalso nell'uso in larga scala, sarebbe improprio. Per biopsia siamo abituati a pensare al prelievo ("invasivo") di tessuti o cellule, mentre per esame sui liquidi siamo abituati a pensare alla ricerca di molecole varie, come accade nei comuni test condotti quando si fanno le comuni"analisi del sangue".
Quella che ormai si chiama comunemente biopsia liquida corrisponde alla ricerca diretta della presenza del tumore, non nelle sedi dove gli esami radiologici ne indicano la presenza, bensì con la ricerca nel sangue di cellule tumorali circolanti oppure di DNA tumorale circolante. Questo perchè gli intensi processi proliferativi di molti tumori determinano, accanto alla presenza delle localizzzzioni visibili sotto forma di tumore primario o di metastasi, anche la disseminazione di una quantità rilevabile di cellule o anche di solo DNA tumorale libero.
Le tecniche fini, ormai a disposizione, permettono, in laboratori attrezzati e con personale esperto, di evitare al paziente una biopsia invasiva negli organi sede di tumore e l'estrazione dal sangue di cellule tumorali o solo DNA tumorale, per riconoscere in esso la presenza di mutazioni tipiche di quel tumore ed utilmente "bersagliabili" con farmaci mirati.
Devo dire che ho avuto la possibilità, negli ultimi tempi, di poter così trattare, con ottimi risultati, persone per le quali una biopsia tradizionale non risultava praticabile. Pazienti come questi non avrebbero altrimenti ricevuto il farmaco che ora sta prolungando la loro vita, con una qualità pure soddisfacente grazie alla netta riduzione dei sintomi legati al tumore.

#14
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http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/medicina/2016/06/30/aspirina-liquida-nuova-possibile-arma-contro-tumore-cervello_a9521d4e-017c-46cf-8a4e-dbcb633ffead.html

http://www.inerboristeria.com/asprina-acido-acetilsalicilico.html

Buongiorno Dr. Salvo Catania, ho scritto frequentemente che ho svolto una ricerca per capire le cause delle malattie degenerative Neurologiche e Oncologiche, le quali ancora non si conoscono, i Ricercatori di Medicina indicano che le cause di queste patologie risultano un mistero.
E allora Dr. Salvo, chiedo scusa se insisto nell'indicare quello di cui sono assolutamente certo, ma ritengo importante un Suo Giudizio su quanto scrivo.
Dallo Studio che invio possiamo leggere che alcuni Ricercatori di una Università Inglese, hanno pensato di curare il Tumore al Cervello utilizzando il farmaco Aspirina Liquida, i Ricercatori pensano che, aggiungendo all'Aspirina liquida certi farmaci chemioterapici, si potrà curare efficacemente anche il Glioblastoma.
Però, Dr. Catania, una domanda è subito importante: quale è il reale meccanismo di azione terapeutica del farmaco Aspirina?
Dal secondo Studio che invio fra le altre indicazioni leggiamo che, assunto in piccole dosi l'Acido Acetilsalicilico contenuto nell'Aspirina DIVENTA UN VASODILATATORE.
Dunque è la Vasodilatazione soprattutto Arteriosa l'esatto meccanismo di azione del farmaco Aspirina, non dovrebbe essere difficile accertare e controllare questo meccanismo di azione del farmaco.
Quale è il merito della quotidiana vasodilatazione arteriosa?
Dilatandosi le arterie e le vene, aumenta efficacemente la Circolazione del Sangue e dell'Ossigeno in tutto il Sistema Cardiocircolatorio, con l'azione vasodilatatrice la Ossigenazione aumenta nel Cervello più che in tutti gli altri Organi del Corpo, perché il Cervello per le sue attività richiede ed ottiene un maggiore apporto di sangue e di ossigeno, pur avendo un peso di circa il 2% rispetto al corpo, il Cervello richiede il 20% del sangue e dell'Ossigeno a disposizione dell'intero organismo.
Quindi, aumentando stabilmente la Ossigenazione al Cervello si attiva un'automatismo che consente la Crescita di Nuove Cellule nelle Aree Cerebrali, consentendo in questo modo la regressione del Glioblastoma o altri tipi di tumore.
Per questo motivo i Ricercatori Inglesi hanno riscontrato una certa efficacia nella cura del Glioblastoma utilizzando l'Aspirina Liquida Vasodilatatrice.
Dr. Salvo Catania, può essere esatta questa intuizione?
Cordiali Saluti
Pino Fronzi

#15
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Dr. Vito Barbieri

Si potrebbe argomentare con migliaia di parole sui temi che il nostro Utente pone.
Mi limito ad una rilevantissima.
Se provochiamo una rilevate vasodilatazione non solo le cellule normali ricevono più ossigeno ma anche quelle tumorali che sono "ingorde" di qualunque cosa le possa nutrire. Con la vasodilatazione arriverebbe più ossigeno e più nutrimento che fornirebbe tanto più "carburante" proprio alle cellule neoplastiche che rispetto alle normali hanno un "motore turbo" per la crescita cellulare. Oltre a fornire una circolazione più ampia, attraverso la quale diffondere ed estendersi.
Tanto è vero che l'unico farmco biologico che già da qualche anno ha dimostrato di aggiungere qualcosa alle terapie tradizionali è un antiangiogenico, cioè un farmaco che blocca e normalizza quelo processo di produzione di nuovi vasi, quelli attraverso cui il tumore aumenta le sue possibilità di alimentarsi ed anche quelle di diffondere.
In ogni caso questi dati preliminari su "aspirina liquida" meritano approfondimenti e verifiche, anche se è strano che una nuova cura (che una volta pubblicata è di proprietà intellettuale dell'autore) abbia bisogno di misteri sui componenti della stessa. Di solito gli ingredienti segreti nascondono bufale ...ma vedremo.

#17
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Ringrazio e apprezzo molto il Commento Dr. Vito Barbieri, anche perché mi consente di descrivere una molto probabile realtà che ho capito svolgendo la ricerca sulle cause delle malattie oncologiche, e altre malattie degenerative, la quale non è ancora conosciuta dalla Scienza Medica.
Dr. Barbieri, supponiamo che le cause dei vari tipi di tumore siano le VASOCOSTRIZIONI principalmente arteriose, le quali si verificano quando un qualunque organo del corpo subisce un danno.
Un esempio: sappiamo bene che le sostanze tossico-nocive che si accumulano nei tessuti polmonari in seguito al fumo di tabacco causano un danno soprattutto ai polmoni, e cosa può verificarsi quando queste sostanze tossiche si accumulano nelle cellule polmonari? Appare verosimile che a seguito di questo danno si verificano le Vasocostrizioni Polmonari, cioè, soprattutto le piccole arterie dei polmoni si restringono impedendo la circolazione del sangue e dell'ossigeno nelle cellule polmonari, causando in questo modo il deterioramento cellulare e le conseguenti cellule tumorali nei polmoni.
Dunque sarebbe abbastanza facile riscontrare queste vasocostrizioni nelle aree tumorali, invece a seguito di esami diagnostici come per esempio la Risonanza Magnetica, le VASOCOSTRIZIONI NON SI RISCONTRANO, perché?
Sarebbe bene riflettere su un'altra realtà alla quale i Ricercatori di Medicina non hanno ancora pensato: per diagnosticare un tumore talvolta si richiede la Risonanza Magnetica, ma, non si è ancora pensato che, questo esame diagnostico DETERMINA VASODILATAZIONE, per questo motivo non si riscontrano le Vasocostrizioni nell'area tumorale, però, appena terminato l'esame diagnostico RITORNANO LE VASOCOSTRIZIONI, e, se non si provvede ad una Sana alimentazione ricca di Sostanze Vegetali Vasoattive (Flavonoidi, Polifenoli, Antociani) le quali dilatando le arterie migliorano la circolazione del sangue e dell'ossigeno in tutti gli organi del corpo, le VASOCOSTRIZIONI SI ESTENDONO, provocando la moltiplicazione delle cellule tumorali.
Vede Dr. Barbieri? Per questo motivo iniettando la Aspirina Liquida Vasodilatatrice e in seguito dei Farmaci più efficaci nella Vasodilatazione, si otterrà una cura risolutiva del cancro.
Dr. Vito Barbieri, anche Grazie a Lei, ho cercato di descrivere come posso quello che penso di aver capito con la mia ricerca, apprezzerei molto se Lei decidesse di controllare quanto da me scritto.
I più Cordiali Saluti
Pino Fronzi

#20
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Dr. Salvo Catania

Sig. Pino ci risiamo ! !!!

Le ho permesso senza mai censurarla di esprimere il suo parere in almeno 7 blog da me pubblicati e solo una volta mi sono permesso di farle osservare, e ancora prima del collega Barbieri che con le "sue vasodilatazioni " e il suo "ossigeno paramagnetico , le prime a beneficiare della sua ipotesi di ricerca sarebbero...proprio le CELLULE TUMORALI MALIGNE !

Le ho fatto osservare che nei miei blog lascio esprimere qualsiasi parere anche se stravagante e inverosimile a chiunque, purchè in tema con il blog.

Qui il tema è il VACCINO ANTICANCRO TEDESCO !

P:S:
Almeno tre volte in altri blog ho spiegato a Lei quale sia il meccanismo e attraverso quali enzimi , l'ASPIRINA sia universalmente riconosciuta nella Prevenzione Primaria del cancro e di altre malattie croniche degenerative.

Legga

http://www.senosalvo.com/curcuma.htm

#21
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http://www.semidiluna.com/?p=2491

http://www.carnidynplus.it/news/11725/spezie-della-salute-curcuma,-zenzero,-peperoncino-e-cannella-per-fare-il-pieno-di-energia

Grazie Dr.Salvo Catania, Stima e Rispetto ho verso di Lei e verso i Medici di questo Forum, ma, pur rispettando le attuali conoscenze della Medicina ho il dovere di insistere perché le Persone ammalate possano prevenire o eventualmente curare risolutivamente il cancro.
Dottor Salvo, per prima cosa vorrei indicare una molto probabile realtà la quale attualmente non è capita dalla Scienza Medica: LE CELLULE TUMORALI NON SI MOLTIPLICANO AUTONOMAMENTE PERCHE' SONO DETERIORATE, le cellule tumorali aumentano perché si estendono le VASOCOSTRIZIONI, questa è la causa che provoca il cancro.
Quando si verifica la guarigione dal cancro vuol dire che SONO CRESCIUTE NUOVE CELLULE, si è verificata cioè la Rigenerazione Cellulare, le nuove cellule hanno sostituito le cellule tumorali consentendo la remissione del cancro.
Talvolta si riscontra la guarigione dal cancro assumendo farmaci, ma è assolutamente necessario accertare che, L'UNICO MECCANISMO DI AZIONE DEI FARMACI è dovuto alla minima quantità della sostanza antinfiammatoria presente nei farmaci stessi, la sostanza antinfiammatoria produce vasodilatazione e seguente Rigenerazione Cellulare.
Non esistono altri meccanismi di azione terapeutici.
Ecco perché tutte le sostanze che agiscono nella vasodilatazione prevengono o eventualmente curano efficacemente il cancro, proprio perché CON LA REGOLARE VASODILATAZIONE SI OTTIENE LA RIGENERAZIONE CELLULARE.
Dottor Salvo, lo Zenzero, la Curcuma, e altre Spezie o erbe aromatiche, e in genere tutti gli Alimenti Vegetali contengono le sostanze (vitamina C, Antociani, Capsaicina ecc) le quali agiscono tutte nella vasodilatazione, mai i Ricercatori di Medicina ancora non considerano protettiva la vasodilatazione, perché ancora non è stato provato che la VASODILATAZIONE PRODUCE LA RIGENERAZIONE CELLULARE.
Dr. Salvo, avendo a disposizione le strumentazioni adeguate non dovrebbe essere difficile accertare quanto da me scritto, potranno trarne beneficio molte Persone.
Apprezzo la Sua Pazienza Dr. Salvo Catania
I Migliori Saluti
Pino Fronzi

#22
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Grazie dr. Catania per le preziose informazioni

#23
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DOTTORE PROFESSIONALE, COMPETENTE, CELERE, RASSICURANTE PREPARATO.

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