"La Grande Abbuffata"... di carne
Quatto protagonisti, tra cui Tognazzi, nel 1973 immortalarono lo stile alimentare dalla società moderna creata dal boom economico degli anni ’60 con il film "La Grande Abbuffata".
Oggi possiamo dire che l'industria della carne ha un ruolo importante nella vita della popolazione.
Le proteine animali sono predominanti nella dieta quoidiana e l'arte culinaria insegue la richiesta di cibi sempre più elaborati cavalcando i desideri dei commensali.
Sono passati più di 50 anni da quel film e l'Organizzazione Mondiale della Sanità con la sua agenzia di Lione, l'AIRC, immette nella pubblica opinione il rischio di sviluppare un cancro se si mangia la carne.
Dal 23 al 25 ottobre 2015 a Grosseto c'è stato il mercato internazionale del cibo e passeggiando per gli stend mi hanno colpito le grigliate di bistecca argentina, gli stinchi di maiale sulla brace e i girarrosti di pollo alla fiamma viva. Ho tre belle foto di queste spettacolari cucine che non ho potuto caricare, ma l'aspetto più interessante era la ressa e la fila di centinaia di persone per gustare questi piatti prelibati.
Non c'è da stupirsi se ora 800 ricerche sanciscono il potere canceroceno della carne nel livello 1 e 2. Nei miei libri di medicina era scritto che il carbone che si formava con il fuoco nella cottura dei cibi era cancerogeno.
Il dott. Pott descrisse che il cancro allo scroto degli spazzacamini di Londra era dovuto alla fuliggine, cioè a quella polvere nera che si attacca nei camini quando viene bruciato il combustibile. Mi piacerebbe trovare un testo di chimica o di cancerogenesi dove fosse comparata la fuliggine con la carbonella dei cibi per vedere se contengono prodotti cancerogeni appartenenti alla stessa categoria. Significherebbe che dai tempi del dott. Percival Pott nel 1795 ad oggi, la ricerca sulle cause del cancro è stata infruttuosa.
Secondo le teorie del China study però la verità non è ancora emersa. Le proteine animali hanno certamente un ruolo negativo sul metabolismo cellulare, ma la complessità del sistema difensivo verso gli attacchi dei cancerogeni è certamente elevato. I due aspetti cancerogenesi e metabolismo necessitano di ulteriore tempo per essere capiti nella loro concatenazione patologica.