Il cancro ha "fame" di colesterolo: nuove evidenze scientifiche e possibili target terapeutici

flavioborgomastro
Dr. Flavio Borgomastro Medico di medicina generale, Dietologo

Uno studio condotto dall’equipè del professor A. Moschetta , professore di Medicina Interna presso l’Università degli Studi di Bari e pubblicato su Cell Metabolism apre le porte a nuove considerazioni e prospettive terapeutiche in materia di terapia anti-neoplastica.

La ricerca ha avuto come obiettivo quello di studiare l’azione del LXRs (Liver X Receptors) implicato nella regolazione dell'omeostasi cellulare del colesterolo e il suo ruolo nell'influenzare la crescita della cellula tumorale.

Si è visto come nella cellula tumorale, mediante un meccanismo di “metabolic uncoupling” che va a contrastare l’azione della LXRs, i livelli di colesterolo intracellulare aumentino favorendo la capacità proliferativa e metastatizzante della neoplasia.

La somministrazione di una molecola “agonista” in grado di stimolare l’attività della LXRs favorirebbe la riduzione della concentrazione intracellulare di colesterolo determinando un netto abbattimento della proliferazione cellulare e della capacità di generare metastasi in particolar modo nelle cellule tumorali di colon, mammella, prostata e cervello.

Questa ricerca, che si pone nel contesto degli studi di nutrigenomica portati avanti dall’ equipè del professor A. Moschetta, offre uno spunto per nuovi filoni di ricerca nel trattamento della malattia neoplastica.

 

Fonti:

 

 

Data pubblicazione: 09 aprile 2015

1 commenti

#1
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Ex utente

Capirai, poi oggi il colesterolo ce l'hanno un po' tutti. stiamo messi bene, quindi

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