Tumore del pancreas: diagnosi rivoluzionaria?

Stamane viene diffusa la notizia che un ragazzo di 16 anni, invece di chattare con Facebook e similari, navigando e navigando per internet abbia avuto la formidabile intuizione che gli avrebbe permesso di mettere a punto un semplice ed economicissimo metodo per la diagnosi precoce del tumore del pancreas e del polmone.

La notizia è solo una notizia giornalistica, non fornisce dati scientifici né dei metodi eseguiti per giungere alla diagnosi precoce, ovvero quando nessuna metodica "ufficiale" riesce ancora a scoprire il tumore.

Non ci è dato sapere il numero di pazienti reclutati, con quale criterio scientifico siano stati selezionati, a quanti di essi, ammessi a tale sperimentazione, è stato diagnosticato il tumore, quanti poi sono stati trattati, quanti definitivamente guariti, se in qualche gruppo di pazienti la metodica non ha risposto e perchè.

La notizia andrebbe ridimensionata e stigmatizzata dal mondo scientifico e dai mass media che, in nome del diritto alla informazione, favoriscono l'ingenerarsi di legittime speranze in ognuno di noi, ma che hanno poi la durata di qualche giorno.

Passato però questo giorno, in una consistente maggioranza di persone, nasce la convinzione che le Comunità Scientifiche, le Multinazionali si adoperino per affossare un genio per i propri interessi di casta  e di mercato, creando così la corsa al marchingegno "salva-vita" che costa poco.

Auguro al ragazzo  il premio Nobel per la Medicina o per la Chimica, ma se non dimostrerà la serietà dei suoi studi e questi non sono sostenuti da altrettanto seri riscontri scientifici, credo che  dovrà tornerà a navigare, ma meglio e solo su facebook.

 

Fonte: http://www.sanitanews.it/quotidiano/intarticolo.php?id=7736&sendid=904 

Data pubblicazione: 08 ottobre 2013

17 commenti

#2
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Utente 315XXX

Il metodo nell unione delle proteine presenti nel cancro del pancreas con dei nanotubi, questo genera un cambio di conduttività. Il disegno e la stabilità di un nanotubo è una cosa complicata e un groso problema da risolvere.

#3
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Dr. Giovanni Migliaccio

Quindi non c'è alcuna sperimentazione nè strumentale nè clinica.
Allora la notizia, seppur data per dovere di cronaca, va considerata una "bufala".

#5
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Utente 315XXX

Fra l'altro "buffala" sarebbe troppo forte, altrimenti 100 anni fa la trasmisione video senza fili era una buffala, i computer quantistici che saranno pronti fra 150-200 anni sono anche una buffala....
Il disegno di un nanotubo che possa unire una sotanza (in questo caso la mesothelin, che abonda ne cancro pancreatico) è una cosa complicata.
I modeli matematici usati nel suo sviluppo hanno una alta acuratezza e affidabilità. Cosa che non apllica nello sviluppo di medicinali dove neache ci sono dei modeli matematici (perche son tante variabili dinamiche) e poi in senso prattico si manifestano come "effeti secondari"(ad esempio la talidomide negli anni 60).
Bravo per questo sedicenne che ha saputo aproffitare dell'era dell'informazione che viviamo!

#6
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Dr. Armando Ponzi

Higgs postulò la teoria del bosone 50 anni fa tra la derisione di molti, solo oggi premio Nobel perché la sua dimostrazione si è resa possibile grazie a studi successivi e grazie all'implementazione tecnologica.
C'è un nuovo modo di sperimentare, non basato su modelli biologici ma matematici, che girano su piattaforme digitali: tutto diventa accessibile, e l'intuizione individuale può divenire realtà anche per soggetti giovanissimi, come sembrerebbe in questo caso.

#7
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Dr.ssa Chiara Lestuzzi

Anche io avevo pensato a una bufala, ma poi ho letto un articolo un po' più esteso dal quale si capiva che il ragazzo ha "semplicemente" trovato un modo efficace (sensibile ed economico) per dosare una sostanza già nota per essere un marker tumorale specifico. Si tratta dunque al momento di una ricerca di laboratorio, che andrà validata in clinica per stabilire i cut-off diagnostici.

#8
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Dr. Giovanni Migliaccio

La notizia non riteniamola una bufala. Va bene. Io intendo dire che tale notizia (che portrebbe essere di importanza sensazionale) dovrebbe riportare anche i riferimenti bibliografici degli studi effettuati dal ragazzo e dei collaboratori che vi si sono affiancati.

Altrimenti io posso dire che ho scoperto l'elisir di lunga vita e siccome l'ho fatto bere alla signora che ha 107 anni,tutti voi dovete propormi per il Nobel.

#10
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Dr.ssa Chiara Lestuzzi

Giovanni, suvvia!
Il ragazzo un anno fa (a 16 anni) ha avuto l'idea; ha trovato un professore che gli ha permesso di lavorarci su nel suo laboratorio e dopo 9 mesi di lavoro sono arrivati a mettere a punto il metodo. Il professore lo ha annunciato alla stampa (e forse a un congresso). Certo non può essere già stato pubblicato! E un ragazzo di 17 anni non può avere bibliografia pregressa:

#11
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Dr.ssa Chiara Lestuzzi

Citavo a memoria, mi correggo:

Ha avuto l'idea a 15 anni, l'ha sviluppata alla John Hopkins, l' ha brevettata e l'anno scorso ha vinto un premoi di $ 75.000 della Intel.

Non credo sia una bufala. Anche Bill Gates ha avuto l'idea vincente a 17 anni

E comunque la cosa importante è che un ragazzino usi internet non per cazzeggiare su facebook ma per applicarsi alla ricerca!


http://www.corriere.it/salute/13_ottobre_07/a-15-anni-inventa-test-scoprire-tumore-pancreas-andraka-0b4e29ec-2f31-11e3-bfe9-e2443a6320c1.shtml

https://en.wikipedia.org/wiki/Jack_Andraka

#12
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Dr. Giovanni Migliaccio

Suvvia Chiara!
Il ragazzo ha lavorato con il profesore? In 9 mesi di gestazione hanno partorito qualcosa? Che cosa? Com'è? E' maschio, femmina? E' sano?, Ha gli occhi azzurri? I parenti (la gente) si aspettano di conoscere queste cose o bisogna dir loro: <sappiate che è nato è basta?>

Perdona la metafora, ma quando si fanno ricerche serie, i risultati anche parziali o provvisori si pubblicano, proprio per metterli al vaglio della Comunità Scientifica Internazionale e su di essi discutere.
Precipitarsi a dare notizie dal sapore di mozzarella di bufala, non porta a nulla solo a un pò di effimera pubblicità come di quei due ricercatori (e chi si ricorda più come si chiamano?) che annunciarono al mondo di esser riusciti ad attuare la fusione fredda.
Suvvia Chiara!!!

#13
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Dr. Giovanni Migliaccio

Bisognerebbe leggere un pò di quei lavori citati.
Se ci sono degli studi seri che ben vengano. Ho augurato al ragazzo il premio Nobel.
La notizia così come è stata data da Sanitanews, è solo una informazione di cronaca. E io a questa mi son riferito.

#14
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Dr.ssa Chiara Lestuzzi

Guarda i link: hanno partorito questo kit diagnostico, hanno presentato pubblicamente la ricerca, hanno ottenuto un brevetto, e se il ragazzo ha vinto il premio della Intel, un comitato scientifico deve aver valutato i risultati.
Le pubblicazioni a stampa arrivano molto dopo. Molte riviste hanno tempi di pubblicazione di molti mesi dopo l'accettazione del lavoro, e altro tempo ancora passa perché appaia su PubMed o Scopus. Quindi può anche essere che ci sia un articolo già pubblicato o in pubblicazione ma non ancora disponibile su PubMed. Ma in questo tipo di ricerca, spesso non ci si cura di pubblicare il metodo, ma piuttosto di sviluppare la tecnologia e poi passare all' applicazione pratica.
Non è l'accettazione di una articolo da parte di una rivista che fa la serietà della ricerca.
c'è gente che ha pubblicato decine di articoli falsificando i dati. L'imbroglio viene di solito scoperto molto tempo dopo, se i dati non sono riproducibili, o se qualcuno confessa:

http://retractionwatch.wordpress.com/category/by-reason-for-retraction/faked-data/

Quindi, se poi il sistema si rivelerà fallace (come la fusoine fredda) ne discuteremo. Ma dire adesso che è una bufala, a priori, mi sembra eccessivo.

#16
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Dr. Giovanni Migliaccio

Io mi riferivo al metodo scoperto o inventato dal ragazzo, di cui non ho possibilità né competenza per ritenerlo valido o no.
Intendo dire che non ci è dato sapere se il metodo è stato utilizzato, come, su quanti pazienti ecc.ecc.
Se è stato brevettato, è già in uso? Dove? In quali ambulatori o ospedali?

#17
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Utente 315XXX

Parlando con un postlaureato in nanotecnologia mi diceva che il metodo usato dal ragazzo era innovativo e semplice, cosi semplice da non essere considerato nelle lezioni universitarie, forse solo ad un professore poteva venire quella idea, ma il ragazzo l'ha avuto prima, forse a chi si ha "inquinato" del mondo accademico
(Amici che lavorano nell'area di intelligenzia artificiale mi dicevano se i loro paper non seguivano le tecnologie convenzionali, no erano neanche per i congressi...lo stesso mi dicevano di ricerche della ex Unione Sovietica anche se revoluzionari, non comparivano nei paper tipo IEEE, per motivi linguistici ma sopratutto politici...magari anche questo applica nel campo medico )
Il disegno di dispositivo con nanotubi e l'unione con una sostanza specifica (proteina) non è una cosa suscetibile da tanti errori.La proteina c'è allora la nanoestruttura reagisce. Punto.
E molto diverso diverso ad esempio di dare cioccolato ad un gato,un maiale ed una persona,ci sonto tanti fattori che solo a prova ed errore si conoscono i risultati,perche e piu complicato simulare un gato che magia cioccolato (dico la metabolizazzione della teobromina ed altri composti del cioccolato, effeti sul sistema nervoso, ecc).
Il problema è più di nanoestrutture che di medicina,quindi gli studi clinici no hanno tanta importanza in nanotecnologia come lo sarebbero in farmacologia.
Il nobel non è stato dato a persone come Sigmund Freud o Rosalind Franklin perche la commisione nobel riteneva non avevano i meriti(?).
Meno male che gli inventori piu o meno siano riconosciuti, e poi le buffale non sono brevetabili.
Se tutto va bene fra 5 o 10 anni vedremo questa invenzione negli ospedali.

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