Si può fare prevenzione primaria del cancro colorettale assumendo antiossidanti?
Il cancro del colon retto costituisce la seconda causa di mortalità per cancro in Europa.
Prognosi e sopravvivenza dipendono sostanzialmente dallo stadio del tumore al momento della diagnosi.
Da tempo si cerca di individuare mediante studi controllati randomizzati farmaci o alimenti in grado di prevenire il cancro impedendone l’ insorgenza (prevenzione primaria) e tra gli altri sono stati considerati ad esempio l’ aspirina, il calcio, la vitamina D e l’ acido folico.
Una recente revisione della letteratura e metanalisi ha rivalutato i dati esistenti riguardanti gli antiossidanti, ovvero vitamina A,C, E, selenio e beta carotene.
Negli studi considerati, non è emersa alcuna differenza statisticamente significativa tra soggetti trattati con antiossidanti e soggetti non trattati.
Uno studio ha valutato l’ associazione tra assunzione di antiossidanti e comparsa di adenomi (polipi benigni precursori del cancro) e anche qui non è stata trovata alcuna associazione significativa. Anche valutando sottopopolazioni a rischio costituite da fumatori o soggetti esposti ad asbesto il risultato non è cambiato.
La revisione ha dimostrato quindi che gli antiossidanti assunti singolarmente o in combinazione con altri agenti non sono efficaci nella chemioprevenzione del cancro colorettale, confermando dati già pubblicati in passato.
I dati sembrano quindi suggerire una maggior attenzione verso la prevenzione secondaria, ovvero la diagnosi precoce di neoplasie già presenti ma asintomatiche mediante i programmi di screening. https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/47-prevenzione-lo-screening-dei-tumori-colorettali-in-italia.html
Colorectal Disease,2011,13,1085-99