Terapia fotodinamica: possibile applicazione nell'igiene orale dei pazienti non autosufficienti?
L'importanza dell'igiene orale in pazienti costretti a letto per lunghe degenze è stata sottolineata da molti Ricercatori. Purtroppo le serie condizioni mediche di questi pazienti fanno passare in secondo piano le normali procedure di igiene orale.
Sono state proposte varie tecniche e kit per una minima igiene orale, ma spesso la disponibilità di professionisti è limitata.
Quarant'anni fa veniva introdotta nelle terapie antitumorali la fotobiologia, successivamente impiegata nelle terapie antiinfiammatorie e che da allora non ha ancora avuto i giusti riconoscimenti. Le applicazioni in Implantologia ed Endodonzia sono state studiate e brevettate dal Dott. Daniele Tonlorenzi già da molti anni e sembra che non sia mai data abbastanza attenzione ad una tecnica che racchiude ancora enormi potenzialità. Nonostante i mancati finanziamenti per la ricerca qualche laboratorio continua a stupirci e a ricordarci le straordinarie possibilità della metodica.
Nella fotobiologia, una luce di lunghezza d'onda sugli ultravioletti illumina una sostanza fototsensibile (di solito ematoporfirina, toluidina blu o blu di metilene), trasformando la molecola di ossigeno O2 in ossigeno di singoletto -1O2; in altre parole la stabile molecola dell'ossigeno perde un elettrone e assume una capacità notevole di ossidoriduzione. I lipidi delle membrane cellulari sono i bersagli preferiti, senza agire sui materiali genetici (DNA ed RNA) pertanto non sussiste pericolo di induzione di resistenza (mutagenicità dei batteri).
Recentemente è stato pubblicato sul BMC Oral Health un articolo che propone un approfondimento sul possibile impiego della terapia fotodinamica nell'inibizione della formazione della placca dentale in alternativa ai comuni metodi meccanici.
Se la sostanza fotosensibile è specifica per i batteri o se si ottiene una forte concentrazione in prossimità dei batteri, l'effetto sulle cellule umane è minore. In questo studio la citotossicità misurata sui fibroblasti non è risultata diversa da quella dei comuni antisettici per uso orale.
La sostanza utilizzata nello studio pubblicato è la Toluidina blu, attivata da una luce rossa a Led. La toluidina è un colorante che può essere applicato con un pennellino sulle superfici dentali, l'effetto battericida si ottiene successivamente con l'esposizione alla luce rossa. Non si avrebbe un particolare effetto colorante residuo.
Dallo studio sembra che si possa ottenere una riduzione della formazione di placca, anche se gli stessi Autori dichiarano che sono necessari altri studi sui vari ceppi batterici come Actinomyces viscosus e Streptococcus sanguis presenti nella placca e sui possibili effetti positivi e negativi di una utilizzazione a lungo termine della lampada a Led.
Gli effetti positivi si potrebbero associare anche alla mancanza di resistenza batterica a questa procedura, al contrario degli antibiotici; l'effetto battericida potrebbe infine essere potenziato aumentanto il legame della toluidina ai batteri ad esempio mediante anticorpi.
La terapia fotodinamica, in odontoiatria, ha trovato applicazione in parodontologia, dove viene utilizzata per il trattamento delle tasche parodontali, in endodonzia ed implantologia.
Lo studio pubblicato non ha trovato ancora una applicazione clinica ma rivela una giusta attenzione al miglioramento delle tecniche di igiene orale, in particolar modo per i pazienti costretti a lunghe degenze.
In caso di pazienti costretti a lunghe degenze e non autosufficienti spesso non c'è una attenzione adeguata alla salute del cavo orale, nonostante recenti studi stiano attribuendo sempre più importanza alla relazione tra cavo orale e patologie sistemiche.
Desidero ringraziare il Dott. Daniele Tonlorenzi, tra i primi a studiare le applicazioni della fotobiologia in Odontoiatria, per la revisione del testo e per i preziosi consigli rinviando ai suoi articoli per una più approfondita analisi della metodica.
1) Hunter IC, Burk D, Woods MW Influence of diphosphopyridine nucleotide (DPN) on photodynamic effects of low concentrations of methylene blue in ascites tumor cells. Natl Cancer Inst. 1967
2) Photodynamic therapy for the treatment of microbial infections. G Jori, D Tonlorenzi- Photodynamic News, 1999
Riferimenti: