Cellule mesenchimali in rigenerazione ossea
In un recente studio condotto su animali, si è indagato l'utilizzo di cellule mesenchimali indifferenziate prelevate da liquido amniotico per ottenere rigenerazione ossea in chirurgia oro-maxillo facciale.
Lo studio è stato condotto su otto pecore che sono state sottoposte ad intervento bilaterale di grande rialzo di seno mascellare (sinus augmentation). In un seno mascellare è stato utilizzato un materiale da riempimento costituito essenzialmente da una idrossiapatite arricchita di magnesio e collagene mentre nel seno mascellare controlaterale dello stesso animale si è utilizzato lo stesso materiale ingegnerizzato con l'aggiunta di cellule mesenchimali ovine di provenienza da liquido amniotico.
E' stato indagato il comportamento biologico dei due materiali conducendo esami istologici, immunoistochimici ed analisi morfometriche calcolando l'indice di proliferazione cellulare (PI), l'area vascolare totale (VA) e l'espressione del vascular endothelial growth factor (VEGF).
I risultati dello studio sono stati che per tutti i parametri indagati si è assistito ad un miglior comportamento del materiale addizionato con cellule mesenchimali.
Lo studio conclude che le potenzialità osteoinduttive del materiale sono significativamente migliorate dalla presenza di cellule mesenchimali amniotiche.
Ovviamente tale studio condotto su modello animale necessita di ulteriori conferme ed i risultati poi dovranno esser verificati, in fasi successive, nell'uomo, tuttavia quanto emerge nel presente lavoro sembrerebbe estremamente interessante tenendo presente anche il fatto che il liquido amniotico (quello prelevato ad esempio durante le amniocentesi) rappresenterebbe una ampia e facilmente accessibile fonte di cellule mesenchimali indifferenziate.
Riferimento bibliografico
Role of amniotic fluid mesenchymal cells engineered on MgHA/collagen-based scaffold allotransplanted on an experimental animal study of sinus augmentation
Berardinelli P, Valbonetti L, Muttini A, Martelli A, Peli R, Zizzari V, Nardinocchi D, Vulpiani MP, Tetè S, Barboni B, Piattelli A, Mattioli M.