L’occhio dei bambini (oftalmologia pediatrica)
Lo sviluppo del sistema visivo post-natale avviene nei primi 6 mesi di vita e prosegue fino agli otto anni d’età per ultimare la sua completa maturazione. La perfezione dell’organo visivo e le numerose connessioni cerebrali che vengono coinvolte, infatti, richiedono un tempo non esiguo per raggiungere la completa maturazione.
Perché controllare la vista nei bambini?
Il controllo frequente della vista è importante a partire dalla nascita fino all’ottavo anno d’età: in questo delicato periodo di plasticità, una qualsiasi patologia coinvolgente gli occhi potrà avere effetti anche irreversibili sulla funzionalità del nervo ottico e sulla salute degli occhi.
A cosa serve la visita?
La visita specialistica oculistica pediatrica precoce svela tempestivamente le alterazioni del sistema visivo altrimenti poco, o nulla, correggibili in età più avanzata.
Seguendo i consigli, del personale esperto, soprattutto riguardo il momento dell'esecuzione della visita, il bambino non sarà affatto disturbato e vivrà l’esperienza quasi come un gioco.
Quali sono le fasi di sviluppo della vista?
Il visus (capacità o acuità visiva) cambia con la crescita:
- alla nascita è di 1/20;
- a quattro mesi è di 1/10;
- a sei mesi è di 2/10;
- a un anno raggiunge i 3-4/10.
È solo fra i due e i tre anni che la capacità visiva giunge a 10/10.
Per approfondire:Il test del riflesso rosso nel neonato
Come riconoscere un difetto visivo nel bambino?
Per un bambino piccolo è difficoltoso comunicare un disagio visivo. L'adattamento al disturbo della visione attiva dei sistemi di compenso che garantiscono il miglior comfort visivo possibile.
Per comprendere, quindi, se è presente un disturbo oculare nell' apparato visivo del proprio bambino, è necessario porre attenzione a sintomi-segni da non trascurarsi come:
- posizioni anomale del capo,
- convergenza o divergenza degli occhi,
- frequente ammiccamento,
- chiusura di un occhio,
- tendenza ad avvicinare molto gli oggetti agli occhi durante il gioco,
- difficoltà a scendere le scale,
- ipersensibilità alla luce,
- ritardo motorio,
- alterata posizione degli occhi nella diverse direzioni di sguardo.
L'ambliopia (o occhio pigro)
Tra le patologie oculari, l'ambliopia, o debolezza visiva (visus minore a 7/10) risulta, in tutti gli screening, in percentuale non inferiore al 4-5% dei bambini.
Caratterizzata frequentemente dall’assenza di sintomi-segni o disturbi, l’ambliopia necessita di una diagnosi precoce al fine di una terapia dall’esito positivo. Percentuali alte di successo nella terapia si ottengono infatti prima dei 5 anni.
Lo strabismo
La prevalenza dello strabismo nella popolazione raggiunge il 3-5%. Nel 20% dei casi insorge nel primo anno di vita oppure intorno ai 3 anni.
Il vero strabismo è la principale causa dell'ambliopia ed è necessario riconoscerlo precocemente nel piccolo paziente, distinguendolo dalle forme non patologiche di pseudostrabismo correlate alla confomazione palpebrale (epicanto).
Si sottolinea che il microstrabismo (detto anche strabismo a piccolo angolo) è esteticamente poco evidenziabile, pertanto è necessaria una prima visita oculistica-ortottica tra i 6 e i 9 mesi (periodo in cui il bimbo si lascia visitare con più disponibilità).
Già in questa fascia di età, quando svolge la visita oculistica, il personale specializzato con il supporto delle strumentazioni più moderne e idonee è in grado di valutare la presenza della visione binoculare, l’assenza di malformazioni anatomo-funzionali congenite, la presenza di difetti refrattivi.
Ai 3 anni d’età in cui il piccolo paziente è generalmente collaborativo, è raccomandabile un ulteriore controllo sia per misurare il visus monoculare sia per eseguire test di visione binoculare altamente specializzati.
Il controllo successivo dello stato di salute della vista è consigliabile - prima che il bambino inizi la scuola - intorno ai 5-6 anni.
Per approfondire:Come cambia la vista negli anni?