Ripristinata una visione utile in pazienti affetti da retinite pigmentosa
In base ai risultati del secondo studio clinico su volontari umani, più della metà dei pazienti affetti da retinite pigmentosa grave, che hanno ricevuto l'impianto sottoretinico Alpha IMS, hanno recuperato una valida visione funzionale.
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Lo studio ha esaminato nove pazienti per un periodo variabile da 3 a 9 mesi dopo l'impianto sottoretinico IMS Alpha (Retina Implant) di dimensioni di 3 x 3 mm, da 1500 pixel, dispositivo che permette di ripristinare la visione senza nessuna apparecchiatura visibile dall'esterno.
Ogni pixel ha un fotodiodo, un circuito di amplificazione e un elettrodo per consentire ad un impulso elettrico di trasferirsi agli strati retinici corrispondenti quando la luce fa il suo ingresso nell'occhio.
Il chip, disposto sotto la regione foveale, funziona tramite il trasferimento di energia induttiva da una batteria dell'unità di controllo, che consente all'utente di regolare la luminosità ed il contrasto della percezione. Offre un campo visivo di 10° × 10° a forma di diamante, che in diagonale è di circa 15°.
Un soggetto è stato escluso dallo studio a causa di complicanze intraoperatorie, ma cinque dei restanti otto soggetti hanno riportato dei miglioramenti nella funzionalità visiva, compresa la capacità del riconoscimento dei tratti somatici delle persone, del tipo di abbigliamento e la capacità di distinguere oggetti come telefoni, posate, maniglie delle porte e segni sulle porte. Nella visione da lontano, si è notata la capacità di vedere l'orizzonte e gli oggetti all'orizzonte.
Una fase dello studio multicentrico è già iniziata.
Un altro impianto della retina per i pazienti affetti da retinite pigmentosa, il sistema protesico retinico Argus II (della Second Sight Medical Products), è stato recentemente approvato dalla US Food and Drug Administration.