Ocriplasmina: è in commercio negli USA la molecola contro la sindrome vitreo-retinica
Al meeting Current Concepts in Ophthalmology, che si è svolto recentemente ad Atlantic City, la collega Julia Haller ha ufficialmente dichiarato che l'ocriplasmina è pronta per l'uso clinico nei pazienti con adesione vitreomaculare.
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Il farmaco è commercializzato dalla Thrombogenics con il nome Jetrea.
La Food and Drug Administration aveva approvato la nuova molecola nello scorso mese di ottobre.
L'ocriplasmina, primo farmaco indicato specificamente per l'adesione vitreomaculare sintomatica, agisce inducendo il distacco posteriore del vitreo. Il suo lancio commerciale negli Stati Uniti è avvenuto due giorni fa, il 14 gennaio 2013.
Comincia, per l'oculistica, una nuova epoca, quella della cura farmacologica delle malattie vitreomaculari!
I primi studi, in fase 2, hanno dimostrato che l'ocriplasmina è stata ben tollerata ed ha prodotto un rilevante effetto biologico.
I risultati della successiva fase 3, eseguiti in maniera random con 219 pazienti cui è stata somministrata l'ocriplasmina e 107 pazienti che hanno ricevuto un placebo, hanno dimostrato che quasi il 30% dei pazienti è riuscito ad ottenere una risoluzione non-chirurgica nel tempo di osservazione di 28 giorni.
La chiusura non-chirurgica del foro maculare a tutto spessore ha rappresentato il vero successo dell'impiego del farmaco che però, purtroppo, non è stato ottenuto in tutti i casi.
I ricercatori hanno a lungo cercato il "Santo Graal" per la gestione farmacologica delle patologie vitreo-maculari e, con l'arrivo dell'ocriplasmina, pare che finalmente si sia trovata la giusta direzione.
E' ipotizzabile che, in futuro, il farmaco possa essere utilizzato anche per patologie diverse dal foro maculare e dal pucker maculare. E' il caso di malattie multifattoriali ove si manifestano alterazioni vitreali, come nella degenerazione maculare, nella retinopatia diabetica o in presenza di corpi mobili vitreali idiopatici.
Nota dolente, in cauda venenum, è il costo dell'ocriplasmina che è stato fissato, negli Stati Uniti, a 3.950 dollari per flacone.
Liberatoria: non sono consulente della ThromboGenics (né della Alcon, che in Italia avrà l'esclusiva per la distribuzione).