Gli occhi grandi, gli occhi belli sono generalmente occhi miopi!
Miopia in età pediatrica
La miopia è il difetto visivo per il quale si vede (ed a volte molto) male da lontano, mentre la visione da vicino è davvero molto buona.
Mi piace sempre affermare che “dove c’è Miopia c’è Arte, c’è Cultura. Nelle aree più antiche del Mondo i Miopi hanno creato meravigliosi oggetti, vasi, miniature , gioielli. Cosa saremmo oggi noi se milioni di Monaci amanuensi, milioni di scrivani, di scultori, pittori,non ci avessero trasmesso opere straordinarie? Un Bambino miope è destinato ad essere un Genio!”.
I Bambini MIOPI mostrano un notevole interesse per tutte le attività da vicino : disegno, lettura,scrittura, scultura , abilità manuali, modellismo,bricolage, che gli risultano più semplici penalizzando invece le attività sportive che richiedono una maggior percezione degli oggetti da lontano.
I bambini miopi hanno una disposizione naturale per lo STUDIO , l'analisi e riflessione con una vocazione alla leadership.
Nel linguaggio medico la MIOPIA è definita vizio di rifrazione.
Nell'occhio normale ( emmetrope) i raggi luminosi che provengono dagli oggetti distanti vengono messi a fuoco esattamente sulla retina.
Nell'occhio Miope, invece, questi stessi raggi cadono davanti alla retina e poi divergono creando così un'immagine sfocata.
L’emmetropia è cioè lo stato “ideale dell’occhio” nel quale non si verifica alcun vizio di rifrazione. L’occhio è perfettamente a “fuoco” senza alcuna necessità di usare occhiali o lenti a contatto. L’Emmetropia si verifica quando la curvature ed il profilo della cornea, la forma della lente cristallino e la distanza fra queste due magiche lenti e la retina sono in perfetta armonia.
Attraversando cornea ed il cristallino I raggi luminosi giungono perfettamente a fuoco sulla lente creando una perfetta immagine riflessa.
Molto spesso i nostri piccoli pazienti miopi strizzano gli occhi (dal greco "mios" chiudere – strizzare ed " op,opos" occhio) socchiudendo le palpebre per cercare di mettere a fuoco gli oggetti lontani. Quanto maggiore è il difetto visivo, tanto minore è la distanza alla quale si vede bene.
La miopia è il difetto della vista più frequente al mondo , in Italia ne è presente in circa il 25% della popolazione. Si presenta o viene riscontato comunemente in età scolare, aumenta nel periodo dello sviluppo corporeo e indicativamente si stabilizza intorno ai 18-20 anni.
Sulla base dell'entità del difetto visivo, la miopia si differenzia in:
- lieve (fino a 4 diottrie)
- media (fino a 9 diottrie)
- elevata (oltre le 10 diottrie)
- grave (oltre le 15 diottrie)
L'entità della miopia viene dunque misurata in diottrie e il suo valore è pari al potere della lente che sarà necessario anteporre all'occhio per far sì che le immagini vadano a fuoco esattamente sulla retina.
Per fortuna in una piccola percentuale di piccoli pazienti il difetto visivo si associa ad una forma di degenerazione retinica, che determina una scarsa visione: insorge in bambini molti piccoli, a 2–3 anni di età, progredisce col passare degli anni, arrivando anche a valori elevati (30 diottrie)
Le cause principali della MIOPIA sono tre:
- bulbo oculare più lungo del normale che costituisce è la causa più comune;
- notevole curvatura della cornea o del cristallino ( maggiore che la norma);
- aumento del potere rifrattivo del cristallino (la lentina dell’occhio è più potente della norma).
Tradizionalmente la miopia si corregge con lenti (occhiali e lenti a contatto).
Gli occhiali sono il mezzo più diffuso nel mondo, di facile uso, ma comportano inevitabili problemi visivi che aumentano quanto più è forte la miopia che correggono.
L'immagine percepita dal miope è, infatti, rimpicciolita più la lente è forte ed è nitida solo nella porzione centrale a causa delle distorsioni (causate dalla periferia della lente stessa).
La qualità visiva migliora con l’introduzione di lenti per occhiali asferiche o con l’'applicazione delle lenti a contatto: queste non provocano rimpicciolimento o distorsione dell'immagine; consentono inoltre una visione nitida in tutte quelle situazioni in cui gli occhiali non sono proprio opportuni ( durante l’attività sportiva, al mare, in piscina).
È necessario , però, sottolineare che le lenti a contatto costituiscono sempre dei “corpi estranei” che inseriti sulla cornea all’interno del sacco congiuntivele e che richiedono una serie di accorgimenti nella
- prescrizione
- applicazione
- pulizia e manutenzione.
La prescrizione di una lente a contatto (sempre ma soprattutto in età pediatrica) andrà effettuata dalla figura professionale indicata dalla Legge: il MEDICO specialista in Oculistica che dopo aver controllato alcuni parametri fondamentali
- qualità e quantità del film lacrimale ( test di Schirmer, B.U.T. ,…)
- forma della cornea (topografia corneale meglio se con Orbscann)
- presenza di astigmatismo o irregolarità corneali (topografia , pachimetria)
- esistenza di congiuntiviti, blefariti, cheratiti, malattie generali, atopie
prescriverà la lente a contatto.
Dopo la prescrizione ci si recherà dall’ottico-contattologo per provare l’applicazione, comprare le lenti e liquidi conservanti. In questa fase la collaborazione tra Ottico e Medico Oculista è fondamentale.
Se queste necessarie precauzioni non vengono osservate ci troviamo spesso di fronte a grossi problemi oculari:
- abrasioni corneali
- ulcere corneali
- cheratiti-congiuntiviti
- ascessi corneali
- ipopion settico
cioè infezioni anche molto gravi.
A volte invece , soprattutto nei casi di ABUSO di lenti a contatto si verificano patologie di tipo cronico o vere e proprie distrofie , determinati dalla minor ossigenazione della cornea e dalle alterazioni del film lacrimale create dal maggiore stress a carico dell’ apparato lacrimale.
Per tutti questi motivi o semplicemente perché si vuole essere indipendenti dagli occhiali o dalle lenti a contatto, si può ricorrere alla correzione LASER (per i difetti lievi e medi) o alla chirurgia della miopia (per i difetti elevati).
Le tecniche laser di CHIRURGIA RIFRATTIVA danno risultati molto buoni nei difetti lievi e medi. Il laser ad eccimeri agisce modificando la curvatura della cornea e il suo potere rifrattivo, permettendo finalmente di mettere a fuoco l’immagine perfettamente sulla retina.
Il laser ad eccimeri può essere adottato in età pediatrica con precise indicazioni e sempre nei limiti della Deontologia professionale : gravi anisometropie tra un occhio e l’altro, gravi astigmatismi, mentre per gli altri trattamenti consiglio di aspettare sempre la stabilizzazione e la maggiore età.
L’indicazione e la scelta del tipo di intervento viene presa sempre dal chirurgo specialista , meglio se particolarmente in Chirurgia Rifrattiva sempre di comune accordo con entrambi i genitori ed in base a tutti gli esami preliminari necessari per una valida chirurgia.
Le variabili applicabili infatti per tipo e grado di miopia, per lo spessore corneale per l’aberrometria , topografia e tomografia corneale e naturalmente in base alle esigenze del nostro piccolo paziente.
La correzione della miopia grave o elevata (superiore cioè alle 15 quindici diottrie) mediante chirurgia avviene mediante l’impianto all’interno dell’occhio di una lente artificiale (IOL). La lente può essere aggiunta al cristallino naturale (IOL fachica ) nella camera anteriore (davanti all’iride) o nella camera posteriore (davanti al cristallino : PRL e ICL), oppure può essere impiantata direttamente al posto del cristallino (FACOREFRATTIVA).
Le tecniche con cristallino artificiale sono, quindi, più invasive ed espongono l'occhio a qualche rischio supplementare; consentono però di correggere le miopie molto elevate,nelle quali le procedure laser non sono attuabili, queste tecniche si utilizzano raramente in età pediatrica e solo in concomitanza di malformazioni o degenerazioni (cataratta congenita, cataratta polare posteriore, Glaucoma congenito, megalocornea...)
Concludendo nei bambini è sempre preferibile la correzione con gli occhiali.
Sono fondamentali alcuni accortezze per la scelta di un paio di occhiali in età pediatrica:
- la montatura deve essere in gomma riducendo al minimo le parti metalliche (viti)
- il margine superiore della montatura deve sempre arrivare al sopracciglio, per evitare che il bambino, veda al di fuori della lente guardando in alto
- le lenti devono esserein materiale organico ( infrangibili)
- la correzione del difetto deve essere sempre totale o quasi
- l’occhiale va indossato sempre, se è stato così prescritto dal MEDICO OCULISTA: è necessario infatti che al cervello arrivino immagini sempre più nitide, al fine di evitare spasmi accomodativi e stimoli al peggioramento del difetto rifrattivo.
Per le lenti a contatto in età pediatrica la maggior parte dei medici oculisti nel mondo preferisce prescrivere le giornaliere, usa e getta.
Nel caso in cui il bambino presenti due occhi differenti fra loro di valori superiori a quattro diottrie di miopia, si parlerà in tal caso di anisometropia e penseremo alla chirurgia rifrattiva con laser ad eccimeri(dispensata in questo caso a carico SSN in Regione Lombardia) : questo Al fine di ridurre la percezione di una differenza di grandezza delle immagini sulla retina, di consentire che una corretta FUSIONE delle immagini tra occhio destro e sinistro e quindi ottenere produrre una visione binoculare stereoscopica, tridimensionale.
Se l’anisometropia non viene adeguatamente compensata avremo l'esclusione, da parte del sistema nervoso dell'immagine proveniente dall'occhio peggiore e più miope: l'ambliopia, il cosiddetto "occhio pigro".
La miopia in età pediatrica va sempre ben compensata per un corretto sviluppo dell'equilibrio oculomotorio e somato sensoriale.
Il bambino miope presenta anche alterazioni della motilità oculare ( strabismi ) convergenti e soprattutto divergenti e verticali.
Un corretto, tempestivo costante approccio con l’ ORTOTTISTA ( che è oggi un vero e proprio tecnico laureato) e con il Medico specialista OCULISTA esorcizzerà la necessità di un intervento chirurgico.