Caffè e glaucoma

Lo so, nessuno vorrebbe sentirselo dire - soprattutto dopo che siamo andati in giro sorseggiando caffè - ma uno studio condotto su 120.000 persone ha collegato l'assunzione di tre tazzine di caffè al giorno con lo sviluppo del temuto glaucoma esfoliativo.


Le immagini mostrano ciò che vediamo noi oculisti quando osserviamo il fondo oculare. La piccola immagine circolare, più chiara, è il nervo ottico. Variazioni dell'aspetto del nervo ottico, supportate da altri esami strumentali, consentono di diagnosticare il glaucoma anche in fase precoce.

Un gruppo di ricercatori della Harvard School of Public Health - che aveva già condotto uno studio più piccolo che aveva associato la caffeina ad un lieve aumento del rischio di sviluppare glaucoma primario - ha rilevato che gli abitanti dei paesi scandinavi, che consumano più caffè degli altri, hanno il più alto tasso di glaucoma esfoliativo del mondo. Nella costante ricerca delle cause che possono determinare il glaucoma esfoliativo, si è sospettato che i due fattori potessero essere correlati. Il sospetto nasceva anche dalla consapevolezza che la caffeina influenza i livelli di omocisteina nei nostri occhi, e che i livelli di omocisteina sono spesso elevati nei soggetti con glaucoma esfoliativo.

Il glaucoma esfoliativo è la principale causa di glaucoma secondario ad angolo aperto nel mondo. Rappresenta il 7-12 per cento di tutti i casi di glaucoma. Secondo le più accreditate ipotesi, il glaucoma esfoliativo è causato dalla dispersione di particelle all'interno dell'occhio, che bloccano i canali di uscita dell'umore acqueo (il liquido che determina il tono dell'occhio). Ciò determina un aumento della pressione oculare che, a sua volta, danneggia il nervo ottico e crea irreversibili danni alla vista. La diagnosi di glaucoma esfoliativo, però, non vuol dire che si è destinati irrimediabilmente alla cecità!

Sono molte le ricerche che mirano a conoscere le cause del glaucoma esfoliativo e, nello studio in esame, sono stati esaminati i fattori di rischio più noti.

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METODO - I ricercatori hanno analizzato i dati di 78.977 donne e 41.202 uomini, tutti inizialmente non affetti da glaucoma, che si erano sottoposti a visite oculistiche dal 1980 al 2008. Hanno chiesto informazioni sulle loro abitudini riguardo il caffè (e gli altri alimenti contenenti caffeina) e poi, esaminando le loro cartelle cliniche, hanno valutato l'eventuale insorgenza di glaucoma nel lungo arco di tempo preso come riferimento, in particolare hanno centrato la loro attenzione sulle cartelle ove vi era la diagnosi di glaucoma esfoliativo o di sospetto glaucoma esfoliativo. Hanno quindi analizzato anche i pazienti con elevata pressione oculare, alterazioni del nervo ottico e/o danni del campo visivo. Ovviamente, veniva preso in considerazione solo il consumo di caffè normale, non quello decaffeinato.

RISULTATI - Coloro che bevevano tre o più tazze di caffè al giorno avevano una significativa, maggiore probabilità di sviluppare glaucoma esfoliativo.

CONCLUSIONE - Bere molti caffè aumenta il rischio di sviluppare glaucoma esfoliativo e, quindi, il rischio di sviluppare disturbi seri della vista.

Quello appena descritto è un grande studio prospettico che si inserisce nel dibattito sempre più ampio sugli aspetti positivi e negativi del caffè. "La vita senza i piaceri della vita è vivere la morte" ha detto qualcuno. E poi, sepolta nella memoria, trovo questa piccola gemma del passato: "I maggiori consumatori di caffeina hanno minori probabilità di essere colpiti da ipertensione, diabete, colesterolo alto e infarto del miocardio".

Il messaggio davvero importante che è opportuno trasmettere, come epilogo di questa breve dissertazione, è a mio avviso il seguente: fate periodicamente dei controlli per il glaucoma, anche se non avete mai bevuto un caffè! Sono state stimate 44,8 milioni di persone affette da glaucoma ad angolo aperto in tutto il mondo nel 2010, ed entro il 2020 ne saranno 58,6 milioni. Ora, forse non possiamo dire con assoluta sicurezza che c'è una relazione diretta fra l'assunzione di caffè ed il glaucoma e che nessuno dovrebbe più bere caffè (proprio ieri ho comprato il Nespresso, per sentirmi come George Clooney...) ma, almeno per ora, mi piacerebbe che i risultati di questo studio potessero promuovere la consapevolezza sui pericoli del glaucoma e che la ricerca continuasse ad indagare sui potenziali pericoli delle enormi quantità di caffè e caffeina che beviamo, mangiamo o ci strofiniamo sul nostro corpo.

Allora, chi vuole un caffè? Offro io, naturalmente!; -)

 

Lo studio, "Relazione tra consumo di caffeina e caffè e glaucoma esfoliativo o sospetto glaucoma", è pubblicato sulla rivista Investigative Ophthalmology and Visual Science.
Data pubblicazione: 07 ottobre 2012 Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2016

6 commenti

#5
Foto profilo Dr. Antonio Pascotto
Dr. Antonio Pascotto

Sarà stata la tua tappa fissa quando eri alla Nunziatella...

#6
Foto profilo Utente 271XXX
Utente 271XXX

Gentilissimo Dottor Pascotto,
Le vorrei chiedere di aggiungere una considerazione al suo interessantissimo articolo sul caffè e sul glaucoma.
Le chiedo un suo parere sul decaffeinato e sul tè.
Sembrerebbe di poter dedurre dal suo articolo che il primo non sia associabile all'aumento di rischio di glaucoma mentre il secondo sì.
Tuttavia ho letto che gli effetti positivi del caffè, cui anche Lei accenna, in realtà non sono dovuti alla caffeina, ma ad altri elementi contenuti in quella bevanda.
Non potrebbe verificarsi anche il contrario: ovvero che gli effetti negativi del caffè sull'occhio non siano dovuti alla caffeina, ma agli altri elementi contenuti nel caffè? E quindi che anche il decaffeinato sia da considerare come possibile rischio per il glaucoma?
Seconda osservazione: il tè contiene caffeina ma anche vari elementi non presenti nel caffè. Non potrebbe accadere che dalla combinazione di questi elementi vengano neutralizzate le cause negative che possono favorire il glaucoma? E che quindi il tè non sia da considerare pericoloso per chi ha il glaucoma?
Grazie.

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