Cross-linking corneale e cheratocono: ulteriori conferme
Un recente studio pubblicato su British Journal of Ophthalmology ha dimostrato, ancora una volta, che il cross-linking del collagene corneale è un metodo efficace e sicuro per fermare la progressione della malattia in pazienti con iniziale o moderato cheratocono.
I risultati di questo studio hanno dimostrato anche un miglioramento dei parametri visivi e topografici.
Sono stati reclutati per lo studio ventiquattro pazienti affetti da cheratocono bilaterale in fase precoce o moderata che manifestavano una progressione della malattia. L'obiettivo era quello di valutare l'efficacia dei raggi ultravioletti di tipo A in associazione con la riboflavina nell'arrestare la progressione del cheratocono.
Nello studio, un occhio del paziente è stato sottoposto a cross-linking con riboflavina 0,1% e raggi UV-A mentre l'occhio controlaterale, pure affetto da cheratocono, non è stato trattato.
Alla visita di controllo dopo 18 mesi, è stata riscontrata una significativa differenza fra gli occhi trattati e quelli non trattati. Negli occhi trattati, l'acutezza visiva è migliorata, ma sono migliorati anche i valori della curvatura corneale (la cornea si presentava meno curva rispetto agli occhi non-trattati), con relativa riduzione dell'astigmatismo e delle aberrazioni visive.
Per quanto riguarda gli effetti indesiderati del trattamento, solo uno dei ventiquattro occhi trattati ha manifestato delle erosioni corneali ricorrenti. Nessun'altra complicazione è stata attribuita al trattamento di cross-linking.