Blefaroplastica migliora la vista.

La chirurgia palpebrale migliora anche la vista

La blefaroplastica superiore e la correzione della ptosi palpebrale comportano significativi miglioramenti anche nella vista, nella visione periferica e, indirettamente, nella qualità di vita, nonostante siano spesso considerati una semplice procedura estetica.

Ptosi palpebrale: quali effetti ha sulla vista?

L'intervento di blefaroplastica, invece, non è quasi mai coperto dal Sistema Sanitario Nazionale, in quanto ritenuto facoltativo per il paziente.

In uno studio pubblicato su Ophthalmology, sono state analizzate le informazioni di numerose pubblicazioni precedenti per ottenere informazioni sulle alterazioni anatomiche e funzionali che determinano la decisione di intervenire chirurgicamente.

Guarda il video: A cosa serve la blefaroplastica?

Le alterazioni comprendono:

  • distanza del margine palpebrale dal riflesso corneale minore di 2 mm;
  • perdita del campo visivo, dalla parte superiore, di almeno 12 gradi o del 24 per cento;
  • difficoltà o compromissione della vista nella lettura o in altre attività svolte da vicino;
  • tendenza al sollevamento del mento (testa all'indietro) da parte del paziente a causa dell'oscuramento dell'asse visivo, per la presenza della palpebra davanti al forame pupillare;
  • sintomi di disagio o di affaticamento degli occhi dovuti alle palpebre cadenti.

Per tutte queste ragioni, l'intervento di blefaroplastica non dovrebbe essere procrastinato quando sono già presenti i sintomi ed i segni clinici.

Si eviterebbe, così, di lasciare il paziente in difficoltà nella propria vita di relazione e nelle proprie attività produttive.

👉🏻L'esperto risponde: Blefaroplastica: quali sono i rischi?

Data pubblicazione: 09 dicembre 2011 Ultimo aggiornamento: 04 novembre 2016

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